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Libri di Mladen Dolar

La seconda morte dell'opera

La seconda morte dell'opera

Mladen Dolar, Slavoj Žižek

Libro: Libro in brossura

editore: Casa Ricordi

anno edizione: 2019

pagine: 360

25,00

La voce del padrone. Una teoria della voce tra arte, politica e psicoanalisi

La voce del padrone. Una teoria della voce tra arte, politica e psicoanalisi

Mladen Dolar

Libro: Libro in brossura

editore: Orthotes

anno edizione: 2014

pagine: 222

Plutarco racconta la storia di un uomo che, spennando un usignolo e vedendo che c'è attaccata ben poca carne, gli dice: «Sei fatto soltanto di voce – e nient'altro». Togliere le penne del significato che coprono la voce, smontare il corpo da cui la voce sembra emanare, resistere al fascino del canto delle Sirene e della loro voce, concentrarsi sulla voce e nient'altro: ecco la difficile missione affrontata da Mladen Dolar in questo lavoro seminale. La voce non ha rappresentato un argomento di grande rilevanza filosofica fino agli anni Sessanta, quando Derrida e Lacan l'hanno posta al centro delle proprie riflessioni. In La voce del Padrone Dolar va oltre Derrida e la sua teoria del “fonocentrismo”, riprendendo e sviluppando la tesi di Lacan che considera la voce come una delle principali incarnazioni dell'oggetto (objet petit a). Secondo Dolar, al di là delle due concezioni più comuni della voce come veicolo di significato e come fonte di ammirazione estetica, c'è un terzo livello di comprensione: la voce come oggetto, come leva del pensiero. Egli studia l'oggetto voce su più piani – la linguistica della voce, la metafisica della voce, l'etica della voce e la voce della coscienza, la relazione paradossale tra voce e corpo, la politica della voce – ed esamina gli usi della voce in Freud e Kafka. Con questa opera fondamentale Dolar elabora una teoria filosofica della voce in quanto oggetto-causa lacaniano.
17,00

La seconda morte dell'opera

La seconda morte dell'opera

Mladen Dolar, Slavoj Žižek

Libro

editore: LIM

anno edizione: 2019

pagine: 357

L’opera va in analisi grazie alle intuizioni e provocazioni di due tra i massimi filosofi del mondo d’oggi: Mladen Dolar e Slavoj Žižek rileggono la storia di una delle forme più complesse del teatro occidentale alla luce delle teorie di Jacques Lacan. Nata già morta in quanto celebrazione fantasmatica della tragedia greca, l’opera officia la sua “seconda morte” agli inizi del Novecento proprio in concomitanza con l’avvento della psicanalisi. Ne nasce un libro che affronta alcuni temi fondamentali (amore, morte, pulsioni, perversioni) concentrandosi su due autori paradigmatici come Mozart e Wagner. Un saggio illuminante e controverso per rimettere in discussione tutte le nostre certezze su opera e dintorni. II volume è introdotto da una prefazione di Carlo Lanfossi, che interpreta in chiave lacaniana alcuni aspetti della musicologia italiana, e da una postfazione di Alberto Toscano, che considera il saggio di Dolar e Žižek nel contesto del pensiero critico contemporaneo.
25,00

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