Libri di P. Spinicci
Vedere le cose come sono. Una teoria della percezione
John Rogers Searle
Libro: Libro in brossura
editore: Raffaello Cortina Editore
anno edizione: 2016
pagine: XXVII-250
Molti hanno pensato e continuano a pensare che possiamo percepire direttamente soltanto le nostre esperienze soggettive e mai oggetti e stati di cose del mondo. Per John Searle questo è un errore tra i più grandi, da cui scaturisce gran parte delle confusioni che hanno contraddistinto la storia della filosofia della percezione. Se l'unica realtà per noi accessibile è quella delle nostre esperienze private, illusioni e allucinazioni hanno il medesimo status delle percezioni del mondo reale. Questo rende impossibile capire come il puro carattere esperienziale delle percezioni determini ciò che riteniamo di stare percependo, cioè come la fenomenologia fissi il contenuto percettivo. Per Searle possiamo dare un taglio netto agli errori del passato accettando il Realismo diretto, la posizione secondo cui è possibile percepire direttamente oggetti e stati di cose del mondo.
Percezione e attenzione
Edmund Husserl
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2016
pagine: 205
Si propone la traduzione, corredata da una Premessa di Paolo Spinicci e un'Introduzione di Andrea Scanziani, dei due testi principali, raccolti in "Wahrnehmung und Aufmerksamkeit". Si tratta di saggi scritti nel periodo che segue le "Ricerche logiche" (1901) e precede la pubblicazione delle "Idee" (1913). Sono anni di grande creatività per Husserl e queste pagine sono da un lato lo specchio dei mutamenti generali della sua filosofia negli anni che conducono alla svolta trascendentale, dall'altro un saggio concreto di quel lavoro fenomenologico che costituisce uno degli esempi più alti della filosofia analitica del primo Novecento. I temi - la filosofia della percezione e dell'attenzione, ma anche il rapporto con la dimensione del significato e della forma proposizionale - consentono al lettore di penetrare nel cuore della filosofia dell'esperienza di Husserl, di comprenderne la specificità filosofica, senza tuttavia pagare lo scotto di complesse (e talvolta estenuanti) considerazioni di carattere metodologico.