Libri di Paola Bosca

"Anche quest'anno giunge al traguardo una nuova edizione del Concorso di Poesia e Racconti Brevi Vox animae, la sesta, realizzata dallo staff operativo dell'Associazione Culturale I Rumori dell'Anima. Vogliamo intanto ringraziare tutti gli autori che, copiosamente, hanno partecipato e resa possibile la Manifestazione grazie all'invio dei numerosi testi, fra racconti e poesie, che vanno a comporre questa preziosa Antologia. Come consuetudine, abbiamo cercato di rendere la veste di quest'ultima gradevole e colorata, impiegando un carattere tipografico e spaziature di ampio respiro, corredandola di icone e lineature grafiche, mirando a conferire maggior pregio e rispetto ai singoli testi così inseriti in una cornice che ne esalta, a nostro avviso, i contenuti rendendone più gradevole la lettura..." Introduzione di Tommaso Pantuso.

"Conosco Paola da molto tempo e apprezzo di lei molte cose, come amica e come essere umano. È un ossimoro di forza e fragilità corredate da un'idea di lealtà, semplicità, schiettezza e onestà intellettuale che ci hanno posti in sintonia e amicizia per tutti questi anni. Come le dico sempre, i suoi scritti sono carne viva, sono poesie che io assimilo a racconti, spesso crudamente narrati, che rispecchiano il coraggio, le prese di coscienza di un'esistenza vissuta a testa alta e senza compromessi nell'affermazione di verità credute o sperate, spesso perdute nelle pieghe della mutabilità del presente e delle sue incertezze..." Prefazione di Tommaso Pantuso.

Raccolta di poesie e racconti di Autori Vari. Anche per questa Edizione del Premio, oltre 70 Autori con il loro talento e più di 140 scritti danno vita alle loro emozioni. Le finalità sono rivolte a principi di solidarietà e il ricavato del concorso viene devoluto in beneficenza.

Dopo la trilogia "I Rumori dell'Anima", l'autrice Paola Bosca presenta la sua nuova raccolta di poesie dal titolo "Nel Ventre della Luna". Sonorità introspettive, gridi di donna, di donna vera alle prese con le proprie emozioni. Tutto ruota intorno ai suoi pensieri che si materializzano in versi, a volte dolci a volte duri.

In un'epoca dove tutto sembra scorrere cosi velocemente, Paola Bosca parla e scrive emozioni altrettanto intense e veloci, scinde principi eterni e profondi da amori impuri sino a parlare di esperienze forti "fast food" come sesso di una notte, "bed and breakfast", che molto spesso è solo "bed" senza nemmeno il tempo di una colazione. Colorita a volte nelle espressioni, più soft in altre, accentua amore per i figli, per i genitori, premia i legami di sangue, scredita le false attese di amori che spesso sono ingannatori e contraddittori. Promuove i suoi pensieri, senza false remore, spinta dal desiderio di esprimere completamente e fino in fondo se stessa. Tenera e dura, affronta tutti i temi che sono dilemmi per ciascuno di noi, la vita e la morte. Spavalda, senza paure, non importa se amata o criticata, non teme giudizio, dà voce al suo "Io", cosi com'è, di getto, senza pensare grida, urla "l'amore all'amore", la ricerca introspettiva di quella quiete, che solo il rapporto umano può donarti. La complementarità dell'uomo e della donna.

In questo secondo volume de "I rumori dell'anima", la fase più acuta del dolore è passata, quel dolore così violento, che ti lasciava con le spalle al muro, paralizzata/o, senza respiro e senza più forze, credevi di non farcela; invece quel grande amico "il tempo", ti ha dato la sua mano. Ora sei in quella fase, dove la nostalgia, la malinconia, ti tengono ancora legata/o al passato e nello stesso tempo, un sorriso nuovo appare sul tuo volto, un sorriso rivolto alla vita, che prepotente bussa di nuovo al tuo cuore e ogni giorno che passa, ne sei sempre più affascinata/o, innamorata/o, e tu come una bambina/o insicura/o, rifai i primi passi per andargli incontro, di nuovo sei nata/o... ma ancora non lo sai.

"Ho sempre sentito il bisogno di scrivere le mie emozioni, sin da piccola, è come se volessi imprimere la mia vita con forza, gioia, amore, passione, dolore, tutto nero su bianco. Con la nascita di mia figlia ho intensificato, carta e penna sempre a portata di mano, ogni suo gesto, ogni sorriso, la sua prima parola, mi riempivano d'amore e quella felicità la dovevo assolutamente scrivere, le prime lettere a lei e per lei, tutto ciò mi rendeva tranquilla e cosi è stato col dolore, che ad oggi, sono convinta che scriverlo, è stata la mia cura. Poi è arrivato il contratto con una casa editrice, e lì mi sono bloccata, ho annullato tutto, riposto carta e penna in un cassetto per anni, fino a che dentro me, è "ri-esplosa" la voglia, il cuore urlava ciò che l'anima dettava, ed ho riaperto quel cassetto."