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Libri di Pietro Massimo Busetta

La rana bollita. Perché il Sud non si ribella

La rana bollita. Perché il Sud non si ribella

Pietro Massimo Busetta

Libro: Libro in brossura

editore: Rubbettino

anno edizione: 2024

pagine: 174

Come mai una Comunità, maltrattata per anni da un Paese dimostratosi ostile, per la collusione tra classe dirigente nordica e quella dominante estrattiva meridionale, per la quale l’unico progetto di sviluppo sembrerebbe riguardare l’emigrazione di oltre 100.000 tra giovani e adulti ogni anno, non si ribella? Come mai la mancanza di infrastrutture non fa scattare alcuna reazione? Come mai si subisce una sanità che costringe i più fortunati, nei casi più delicati, a prendere un aereo per poter avere un buon servizio e gli altri, spesso, a trattamenti inadeguati? E tollera un processo formativo mancante di asili nido, di lotta alla dispersione scolastica, di tempo pieno? E dopo l’approvazione dell’autonomia differenziata, ha una reazione che sembrerebbe timorosa e debole? Perché non capisce che ormai è una colonia interna? Queste le domande che pone questo libro e con parole semplici risponde ad un ampio pubblico. Dopo l’elencazione degli schiaffi subiti e quelli annunciati si evidenziano le mancanze succedutesi nell’infrastrutturazione materiale e immateriale, nell’assenza dei diritti, le insurrezioni fallite degli ultimi anni e infine le possibili evoluzioni, ripercorrendo quella che sembra essere la cronaca di una morte annunciata. L’obiettivo del saggio è svegliare le coscienze per evitare che le ingiustizie subite e le differenze di sviluppo portino a una rabbia diffusa, che sfoci in una richiesta di separazione già molto sentita da una parte non marginale della popolazione o a forme violente di ribellione. Prefazione di Luca Bianchi. Postfazione di Giuseppe Savagnone.
18,00

Il divario economico italiano. Nord e Sud dal 1860 al 1992

Il divario economico italiano. Nord e Sud dal 1860 al 1992

Enrico Maraventano

Libro: Libro in brossura

editore: Giannini Editore

anno edizione: 2023

pagine: 136

Il testo propone la ricostruzione delle vicissitudini storiche, quali cause scatenanti della sempreverde questione meridionale: quel poco invidiabile divario che rende la realtà socio economica del Mezzogiorno d'Italia ben distante non solo dai livelli di welfare europeo, ma addirittura dagli standard del Centro-Nord. L'intero saggio ha per "protagonista" non un eroe né un paladino, bensì un indicatore economico, quello da me ritenuto il più eloquente: il Prodotto Interno Lordo; sul quale è incentrato il percorso di analisi storico-economica. Al fine di eludere i fenomeni di "statistica patriottica" dei dati a noi pervenuti dagli studi della metà dell'800, in grado di contaminare gli studi sin da principio, nel testo è dedicato il primo paragrafo alle condizioni dell'economia preunitaria; successivamente è proposta una comparazione delle politiche economiche di guerra tra le macro regioni del Paese. In conclusione un intero capitolo sarà dedicato all'unico momento di rivalsa dell'economia meridionale avvenuta mediante la rivoluzionante novità della tecnostruttura "CASMEZ", ovvero la Cassa per il Mezzogiorno. È fornita in definitiva una narrazione libera dai luoghi comuni che hanno leso l'immagine del territorio osteggiandone le potenzialità di sviluppo, impreziosita dalle rilevazioni tecniche di studiosi ed accademici del segmento. Il lavoro, pur non spaziando in uno studio a tutto tondo sui molteplici indicatori socioeconomici necessari per una completa analisi del settore, vanta comunque di solidità scientifica, proponendo un elaborato la cui qualità proposta trova fondamento sin dalla selezione delle fonti documentali, quest'ultime utilizzate filtrando elementi dal carattere evidentemente acritico d'(ab)uso comune". Prefazione di Pietro Massimo Busetta. Postfazione di Felice Cavallaro.
20,00

La rana e lo scorpione: ripensare il Sud per non essere né emigranti né briganti

La rana e lo scorpione: ripensare il Sud per non essere né emigranti né briganti

Pietro Massimo Busetta

Libro: Libro in brossura

editore: Rubbettino

anno edizione: 2023

pagine: 198

Un appello alla mobilitazione civile e democratica per evitare che il Paese si spacchi. La metafora dantesca dei gironi infernali usata per classificare le responsabilità o irresponsabilità di Enti e persone. Senza sconti per nessuno e senza peli sulla lingua si chiamano in causa i tanti che a voce si dichiarano a favore del Mezzogiorno. Tra passato, presente e futuro si mette in evidenza come l'approccio verso le problematiche del Mezzogiorno sia stato sempre "leggero". Sotto la lente il Governo Draghi e le ultime elezioni, parlando di quello che viene definito lo scippo del Recovery Plan, non dimenticando il fallimento della Lega, della "rivoluzione"” dei Cinque stelle e il fenomeno "Reddito di cittadinanza". Uno sguardo alla prospettiva del Mediterraneo, una forte critica a una pubblicistica nazionale mirata a far sentire i meridionali inferiori. Infine, l'appello ai liberi e forti per evitare l'ipotesi Cecoslovacchia, o l'ipotesi Jugoslavia. O peggio l'ipotesi Catalogna. Prefazione di Massimo Villone. Postfazione di Gaetano Savatteri.
18,00

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