Libri di Pino Cimino
Autobiografia poetica di un finto ferroviere. Poesie (1995-2018)
Pino Cimino
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2020
pagine: 142
«Ironico, con 15mg di Rosavin in corpo. Riflessivo, magari con una bottiglia di Passito di Pantelleria innanzi. Crudo, come un cavolfiore affettato sottilmente. Ardito, con o senza trincea. Innamorato ma anche filosofo, anticonformista, sovversivo ed insopportabilmente contestatore. Cosi è Pino Cimino e così è la sua Poesia. Ma sempre e comunque in treno! Abbiamo spiegato all'Autore, a più riprese, che il treno non è uno scrittoio ma, purtroppo, abbiamo fallito. L'esordio letterario di Pino Cimino è una selezione del suo vasto corpus poetico che spazia nell'ambito di un arco temporale di 23 anni (1995-2018).»
Un monito all'Italia contemporanea dalla Trieste asburgica. Analisi storica e politica di alcuni scritti di Ruggero Timeus e Attilio Tamaro
Pino Cimino
Libro: Libro in brossura
editore: Aviani & Aviani editori
anno edizione: 2020
pagine: 108
Nel 1914, alla vigilia dell’ingresso in guerra del Regno d’Italia, l’irredentista triestino Ruggero Timeus pubblica un libro, intitolato Trieste, con il quale accusa il tentativo di denazionalizzare i territori italofoni dell’Impero Asburgico ad opera dello stesso governo imperiale. Il libro, di una sconcertante attualità, creerà storicamente una scissione definitiva, da tempo presagita, con l’irredentismo culturale di Scipio Slataper e Giani Stuparich. Qualche anno dopo, precisamente nel 1920, a conflitto mondiale terminato, un nuovo libro di denuncia viene scritto da un altro irredentista triestino: il Prof. Attilio Tamaro. Sopravvissuto agli orrori della guerra, ravvisa la necessità di una forma di Stato che assicuri al cittadino equità sociale e tutela, non lesinando acute critiche al comunismo.
Coronavirus governamentale
Pino Cimino
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2020
pagine: 102
Libertà personali soppresse, diritti scardinati, la Carta Costituzionale calpestata, il volto delle persone cancellato, arresti domiciliari di massa senza regolare processo, l'assordante silenzio degli intellettuali, televisione irrimediabilmente monoargomentativa, il territorio nazionale tornato ai tempi del Risorgimento e delle suddivisioni locali, onesti cittadini trattati come spregevoli criminali: cos'altro ci vuole per far capire agli italiani ciò che sta realmente accadendo?