Libri di Pippo Degrandi

Uno sguardo retrospettivo ai successi, alle grandi glorie, ai protagonisti e alle iniziative che hanno reso grande il Centro Nazionale Sportivo Libertas. Testimonianze, racconti, interviste e immagini del passato di un Ente che da sempre sa stare al passo con i tempi, migliorandosi e rinnovandosi per il bene degli atleti che gli si affidano. Un racconto di come lo sport pone sfide sempre più grandi e regala immense gioie a chi sa accettare e trarre insegnamento dalle sconfitte più clamorose.

"Cerchi apPARIScenti" è un cammino a posteriori all’interno di quanto offerto dai Giochi ospitati, per la terza volta nella storia, dalla Ville Lumiere. Non un elenco di vincitori e sconfitti, per il quale sono più che sufficienti le cronache di quei giorni, ma un tentativo di approfondimento duplice: dei risultati e degli insegnamenti. Partendo dai primi, sviscerati attraverso il giusto puntellamento garantito in qualsiasi analisi dalle cifre ma per arrivare ai secondi, forse gli unici capaci di tramandare qualcosa che non sia puramente statistico. Senza pretese di completezza e tantomeno di ricerca della verità assoluta. Anzi, paradossalmente inseguendo quasi il contrario: cioè proporre, di ogni sfaccettatura presa in esame, anche il famoso rovescio della medaglia grazie al quale andare oltre la prima impressione che, a dispetto dell’antico detto, non sempre è quella che alla fine davvero conta.

"Saper reagire ai momenti di sbandamento è una delle prime qualità che si richiede a un buon rugbista"... Dall'oratorio allo scudetto, il percorso umano e sportivo di cinque ragazzi, ognuno d'un continente diverso, avviati al rugby in un cortile parrocchiale alla periferia sud-ovest di Torino da un prete vulcanico e capaci, dopo quindici anni di scalata, di arrivare sulla vetta tricolore senza venir meno ai principi e ai valori con cui, quasi per scherzo, il lungo viaggio è cominciato.

Esistono attività fisiologicamente complementari, nel senso che una richiama (e sublima) automaticamente l’altra: pensare e camminare, specie se si è fatti in un certo modo, appartengono abbondantemente a tale categoria. Questo libro nasce per confermarlo e a suo modo estenderne il significato. È il resoconto dettagliato, sotto forma di diario e in uno spazio temporale volutamente circoscritto, di quanto passa nel cervello camminando o, meglio ancora, grazie al cammino. Frugando nel proprio io, con l’umiltà di non dare nulla per scontato ma anche la presunzione che una simile introspezione possa servire da punto di riferimento o spunto di riflessione anche per gli altri. Un percorso figlio d’un cambio di vita radicale e poi diventato itinerario mentale quasi indispensabile, con risultati sorprendenti almeno quanto imprevedibili.