Libri di R. Guarini
Il racconto dei racconti ovvero il trattenimento dei piccoli
Giambattista Basile
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2010
pagine: 668
Pochi italiani sanno che alcune delle più belle fiabe del mondo, da "Cenerentola" al "Gatto con gli stivali", un po' prima di finire dentro i libri di Perrault e di Grimm, dove tutti lo scoprimmo da bambini, erano giunte all'orecchio del napoletano Basile (1575-1632), che all'inizio del Seicento le acciuffò e inguainò nella sua lingua, infilandole in quel "Cunto de li cunti" che fu definito da Croce "il più bel libro italiano barocco". Ancora oggi, infatti, per la maggior parte degli italiani, questo libro straordinario, insieme regale e cencioso, gentile e brutale, fastoso e plebeo, resta un capolavoro sconosciuto.
Quaderni. Volume Vol. 5
Paul Valéry
Libro
editore: Adelphi
anno edizione: 2002
pagine: XI-503
In questo quinto volume vengono affrontati quegli aspetti della vita spirituale che il giovane Valéry aveva respinto bollandoli come irrazionali, ma che vediamo assumere un'importanza sempre maggiore a mano a mano che l'autore avanza nella maturità. In particolare, nei due capitoli centrali, "Eros" e "Theta", dedicati all'amore e alla religione, troviamo passi di grande intensità, in cui viene rivelato a che punto Valéry fosse consapevole dell'intima tensione, della inestinguibile inquietudine che provocavano in lui le due esperienze più estreme: l'esperienza erotica e l'esperienza mistica.
Il racconto dei racconti ovvero il trattenimento dei piccoli
Giambattista Basile
Libro
editore: Adelphi
anno edizione: 1994
pagine: 668
Pochi italiani sanno che alcune delle più belle fiabe del mondo, da "Cenerentola" al "Gatto con gli stivali", un po' prima di finire dentro i libri di Perrault e di Grimm, dove tutti lo scoprimmo da bambini, erano giunte all'orecchio del napoletano Basile (1575-1632), che all'inizio del Seicento le acciuffò e inguainò nella sua lingua, infilandole in quel "Cunto de li cunti" che fu definito da Croce "il più bel libro italiano barocco". Ancora oggi, infatti, per la maggior parte degli italiani, questo libro straordinario, insieme regale e cencioso, gentile e brutale, fastoso e plebeo, resta un capolavoro sconosciuto.