Libri di R. Peluso
Lessico crociano. Un breviario filosofico-politico per il futuro
Libro: Copertina morbida
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2016
pagine: 769
Cosa resta di Croce oggi? "Il Lessico crociano" che qui si presenta muove da questa domanda. Il progetto editoriale ha avuto inizio nel 2013, quando alcuni dei più autorevoli studiosi italiani e stranieri e una nuova generazione di interpreti di Croce sono stati invitati dalla curatrice a redigere un piccolo essenziale "lessico" concettuale del pensiero crociano. E così hanno preso forma le "voci" che qui si leggono e che spaziano dall'arte alla politica, dalla logica alla storia, dando testimonianza della variegata e complessa fisionomia intellettuale del pensatore che più e meglio di altri ha rappresentato nel Novecento lo spirito della filosofia italiana, anche al di fuori dei confini nazionali. Superata la stagione ideologica che ha visto schierati su due fronti avversi i "liquidatori" e i "difensori" ad oltranza del crocianesimo, e verificata pure l'insufficienza di una storiografia "monumentale" e "antiquaria" applicata alla carne ancora viva dell'eredità di pensiero crociana, il tempo è propizio per leggere finalmente Croce in modo positivamente "barbarico", vale a dire da figli di nessuna scuola e con occhi nuovi. E verificare, di conseguenza, non la banale profetica attualità o la irredimibile inattualità dei contenuti quanto la benefica vitalità di un impianto metodologico e in generale di un approccio autenticamente cosmopolitico alle questioni del mondo.
Humanitas mundi. Scritti su Karl Jaspers
Hannah Arendt
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2015
pagine: 98
"Come tornare a casa": questo provava Hannah Arendt ogni volta che, in occasione dei suoi ritorni in Europa, faceva visita a Karl Jaspers a Basilea. Prima un legame di discepolato, poi un sodalizio intellettuale, infine una profonda amicizia: ecco le tappe di un irripetibile confronto umano e spirituale durato più di quarant'anni e qualche volta messo alla prova da aspre polemiche, come quelle sulla "essenza tedesca" negli anni trenta e sulla "questione della colpa" negli anni quaranta. Espressione di questa singolare amicizia filosofica tra un uomo e una donna, prima ancora che tra due grandi personalità del pensiero del Novecento, sono i tre contributi arendtiani dedicati a Jaspers qui presentati per la prima volta al pubblico italiano: lo "Jaspers cittadino del mondo?" (1957) che propone una lettura della storia universale jaspersiana in chiave cosmopolitica; "Il futuro della Germania" (1967), in cui la Arendt, sulla scia di Jaspers, denuncia i rischi della democrazia tedesca post-bellica; infine "Jaspers a ottantacinque anni" (1968), un toccante ritratto del filosofo un anno prima della morte, da cui emergono due vibranti testimonianze arendtiane sulle esemplari virtù della "fedeltà" e della "gratitudine".