Libri di R. Sirri
Taumatologia e criptologia
G. Battista Della Porta
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 2013
pagine: 184
Da due manoscritti, uno conservato nella Biblioteca Corsiniana di Roma e un altro nella Scuola di Medicina di Montpellier, è stata trascritta un'opera di scienza nella quale Giambattista della Porta contava di raccogliere, attraverso lunghe schedature di tipo enciclopedico, gli esiti del suo operare di scienziato: un'opera per la quale aveva inventato il titolo di Taumatologia e aveva indicato come dedicatarlo alll'imperatore Rodolfo II, ma che per varie difficoltà, non riuscì a completare e mandare alla stampa. Questa edizione della Taumatologia - inserita com'è nella collana della Edizione Nazionale delle Opere di Giambattista della Porta - si presenta come recupero di un progetto culturale e nello stesso tempo come richiamo di una prossima data, 2015, che segnerà il quarto centenario della morte dell'autore. Il quesito principe che il Della Porta propone e riavvia ogni volta che se ne riesamina una pagina o un concetto, è se si sia integrato nella scienza rinascimentale o se invece sia rimasto ancorato al nozionismo medievale.
Teatro. Volume Vol. 4
G. Battista Della Porta
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 2003
pagine: VIII-380
Teatro. Volume Vol. 2
G. Battista Della Porta
Libro
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 2002
pagine: XXVI-550
Teatro. Volume Vol. 3
G. Battista Della Porta
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 2002
pagine: VIII-520
Teatro. Volume Vol. 1
G. Battista Della Porta
Libro
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 2000
pagine: XXVI-446
Ars reminiscendi
G. Battista Della Porta
Libro
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 1996
pagine: XXXII-108
Manuale di mnemotecnica, ma anche di retorica. Richiamandosi direttamente ai classici, il Della Porta reimposta il problema storico dell'arte della memoria e sposta la parte precettistica e valutativa verso una sostanziale teatralizzazione dell'immagine, concordando con la correlazione-equazione umanistica della pittura come poesia muta e della memoria come pittura parlante. I segni alfabetici sono figure, rinviano a immagini ferme, ma componendosi e scomponendosi, secondo le leggi della retorica, mimano movimenti di mente e di cose. E' aggiunta la traduzione italiana coeva, stampata nel 1566 e ristampata nel 1583.

