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Libri di Rachele Farina

La Resistenza taciuta. Dodici vite di partigiane piemontesi

La Resistenza taciuta. Dodici vite di partigiane piemontesi

Anna M. Bruzzone, Rachele Farina

Libro: Libro in brossura

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2016

pagine: XV-320

"Ma, insomma, se sapessero solo cos'han fatto le donne!". A vibrare così è la voce di una delle dodici partigiane piemontesi le cui testimonianze sono state trascritte e raccolte qui da Anna Maria Bruzzone e Rachele Farina. Erano gli anni settanta del secolo scorso e, nonostante fossero passati decenni dalla fine della guerra, ancora "non si sapeva". O meglio, il prevalente "manierismo resistenziale" conveniva, nell'ufficialità degli anniversari, sul "prezioso" contributo delle donne alla lotta di Liberazione, ma non si spingeva ad accreditarne l'indispensabilità. Concentrata sulle vicende politico-militari, la storiografia continuava a ignorare una parte essenziale dell'accaduto. Grazie al libro di Bruzzone e Farina, oggi riproposto in una nuova edizione, la soggettività femminile ha invece preso la parola, determinando una svolta nella percezione collettiva della Resistenza. Si è abbandonata la logica subalterna del puro affiancamento - supporto logistico, ruoli di staffette, vivandiere, infermiere, infine custodi memoriali delle imprese maschili - per restituire piena dignità di azione, lungimiranza, caratura morale e civile a chi aveva esposto la propria giovinezza a ogni rischio, quanto e talora più dei compagni in armi, e nel dopoguerra non aveva preteso medaglie o riconoscimenti. La Resistenza troppo a lungo taciuta di queste donne, in gran parte di origini proletarie, è stata risarcita solo dal loro tardivo racconto.
28,00

Costantino Costantini. La bella palazzina e il suo misterioso architetto

Costantino Costantini. La bella palazzina e il suo misterioso architetto

Rachele Farina

Libro

editore: Book Time

anno edizione: 2013

pagine: 168

Protagonisti di questa storia sono una palazzina posta sulla riva di Cadimare presso La Spezia e il suo architetto, Costantino Costantini che, a metà degli anni Trenta, passò dalla fama più esaltata ed esaltante alla censura più completa del suo operato e del suo nome. Intorno a loro la vita di due borgate marinare del golfo spezzino, Cadimare e Fezzano, che vivono in prima persona le vicende nazionali e internazionali che caratterizzano le sorti degli anni Trenta e Quaranta. Anche per l'ampia e completa prefazione di Marzia Ratti, il lettore avrà così a disposizione un aiuto in più per comprendere a fondo capitoli rimasti censurati della sua e della nostra storia contemporanea, con le sue "amnesie", i suoi scontri di personalità, l'eccezionale quantità di documenti taciuti o trascurati, con problemi che vivono ancor oggi, come quelli che qui risaltano della categoria degli architetti. La trascuratezza nella ricostruzione del passato e delle vicende odierne, caratterizzate dai problemi delle dismissioni militari, chiaramente complesse, come ci informa nella sua postfazione Lorenzo Forcieri, grava su tutti noi, amministratori e amministrati, oggi certo non in un clima di tristezza disperata, ma di coscienza della necessità di capire le incombenze che tutti noi dobbiamo affrontare in una razionale confidenza, se possibile, tra ceti diversi e tra giovani e anziani.
20,00

Artigliè. La singolare origine di un rione del Fezzano secondo la memoria di Bruno Reboa

Artigliè. La singolare origine di un rione del Fezzano secondo la memoria di Bruno Reboa

Rachele Farina

Libro: Libro in brossura

editore: Giacché Edizioni

anno edizione: 2007

pagine: 48

Bruno Reboa si rivela subito un uomo che, costretto dal lavoro e dai casi della vita ad allontanarsi dal luogo natio, ha mantenuto intatta la sua "coscienza di paese". Egli, infatti, con i suoi racconti orali ha permesso di far riscoprire tradizioni ed antiche espressioni dialettali che devono ricuperare il loro giusto valore senza subire la mortificazione di un presente stravolto da amnesie collettive. L’Autrice ed io siamo convinte che l'evoluzione umana sia avvenuta tramite il rapporto con la dimensione del passato, sviluppato attraverso la Memoria individuale e collettiva che ci permette di recuperare le radici delle nostre culture. Così conosciamo per esperienza il valore della Memoria quale veicolo di cultura col suo flusso di esperienze tramandate da quel fascinoso "mondo dei vecchi" che avevano la passione per il respiro della vita e sapevano guardare, conversare, svelare, spiegare, stupirsi, e soprattutto comunicare. Un mondo dal profondo soffio poetico, dove il paesaggio era l'irripetibile scenario che raccontava l'identità dei luoghi, con i suoi abitanti, unici e veri attori di una comunità attraversata da sogni, speranze, fatiche, rinunce, cupi dolori, ma anche confortata dal sentimento dell'amicizia, dalla solidarietà e dal rispetto per l'altro. Così quel "ricordare" di Bruno Reboa, portato alla luce da Rachele Farina, non ci dà soltanto risposte ad episodi di vita paesana ed a toponimi dialettali come il caso di "artiglié", ma ci travolge di emozioni evocando un universo dal profilo semplice, che sapeva scandagliare la profondità dei sentimenti. Oggi, capitati in un universo mediatico che ci intossica quotidianamente di neologismi tecnologici, di linguaggi astrusi, ci è confortante inoltrarci nel giardino della Memoria per bere "la fresca acqua della fonte perenne che scorre dalla palude di Mnemosine..." (Giuliana Calvellini Barsanti) Con stampe d'epoca.
7,00

La Resistenza taciuta. Dodici vite di partigiane piemontesi

La Resistenza taciuta. Dodici vite di partigiane piemontesi

Rachele Farina, Anna M. Bruzzone

Libro: Copertina morbida

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2003

pagine: 312

Il libro riunisce le testimonianze autobiografiche, raccolte in interviste registrate, di dodici donne partigiane piemontesi: Nelia Benissone, Lucia Canova, Albina Caviglione, Anna Cinanni, Teresa Cirio, Tersilla Fenoglio, Lidia Fontana, Rita Martini, Elsa Oliva, Rosanna Rolando, Maria Rovano e Maria Rustichelli. Chiamate dalla storia a combattere in un mondo in sfacelo, queste donne si esposero senza esitare a tutti i rischi della guerra partigiana. I valori e i caratteri del mondo femminile, sviluppatisi durante la millenaria soggezione e in risposta a questa, diedero anche alla nostra Resistenza una ricchezza che non avrebbe raggiunto altrimenti.
28,00

Simonetta. Una donna alla corte dei Medici

Simonetta. Una donna alla corte dei Medici

Rachele Farina

Libro

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2001

pagine: 134

Attraverso la ricostruzione accurata e piena di sensibilità della vita di Simonetta Vespucci Cattaneo, rivive il mondo del Rinascimento italiano nelle sue espressioni più alte dal punto di vista artistico e letterario, ma anche nella concreta realtà dei rapporti mondani dove, tra alleanze, intrighi e tradimenti, si incrociavano principi e banchieri. Rivive soprattutto con le sue feste e le sue giostre il mondo della Firenze medicea, dove Simonetta trascorse l'ultima e più significativa parte della sua vita.
9,30

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