Libri di Renzo Foa
L'Europa che non è stata. Intervista a Alexander Dubček
Renzo Foa
Libro: Libro in brossura
editore: Succedeoggi Libri
anno edizione: 2024
pagine: 140
Alla fine del 1987 Renzo Foa – all’epoca firma di punta del quotidiano l’Unità di cui avrebbe assunto la direzione tre anni dopo – ottenne una clamorosa intervista da Alexander Dubček che vent’anni prima, era stato protagonista e vittima della Primavera di Praga, ossia quella grande rivoluzione che aveva tentato di emendare democraticamente il socialismo prima di essere spazzata via dai carri armati di Mosca. Si era nel pieno della Perestrojka, vale a dire quel convulso processo riformatore tramite il quale Michail Gorbaciov stava cercando di trasformare la morente Unione Sovietica. Proprio la “riformabilità del comunismo” è il tema di fondo dell’intervista. La storia ha dimostrato – come in questo volume testimoniano sia l’introduzione di Stefano Folli sia la postfazione di Andrea Graziosi – che il fallimento di quel processo non è solo insito nell’idea socialista della società ma anche nell’indisponibilità reale dell’Occidente, all’epoca, di sostenere il progetto di Gorbaciov. La riproposizione di questo storico documento, è un monito a cogliere l’importanza della solidarietà ideale tra concezioni sociali anche molto diverse ai fini della crescita comune dell’Occidente.
Noi europei. Un dialogo tra padre e figlio
Renzo Foa, Vittorio Foa
Libro: Libro in brossura
editore: Fondazione Liberal
anno edizione: 2009
pagine: 99
In cattiva compagnia. Viaggio tra i ribelli al conformismo
Renzo Foa
Libro: Libro in brossura
editore: Fondazione Liberal
anno edizione: 2007
pagine: 184
Il mondo è farcito di "maestri di morale", di persone sempre pronte a dirti quel che devi pensare e come devi comportarti. Cioè il conformismo. Meglio allora le cattive compagnie: rare, trascurate e spesso dimenticate figure che ti propongono pensieri scomodi e sollevano problemi quasi sempre irrisolvibili. E che non affidano all'usura del tempo i conti con la verità. Sono i ribelli a quella volgare formula che è il "senso comune". Come Joseph Roth che lanciò, inascoltato, l'allarme sul nazismo che stava divorando l'Europa. Come Arthur Koestler e tutti coloro che incontrò sulla sua strada, da Nina Berberova a Margarete Buber Neumann, la prigioniera nel Gulag e nei lager. Come Victor Kravchenko, il primo "grande rinnegato", che lasciò la Russia di Stalin per duellare a distanza con Joseph Davies, l'ambasciatore di Roosevelt a Mosca che credette alla colpevolezza di Bucharin. Come tanti altri personaggi del Novecento - Osip Pyatnizky, David Rousset, Jacques Rossi, fino a Imre Nagy e Aleksander Dubcek - che per convinzione o anche solo per caso ruppero con il comodo vizio del compromesso delle idee e dei comportamenti. Come Patrice Lumumba, travolto dalla fiducia che aveva nella parola "libertà". A tutte queste cattive compagnie e alle altre, come Reagan, de Gaulle e Oriana Fallaci, il passar del tempo ha dato ragione, nel loro eterno scontro con "i maestri di morale", con i "sacerdoti del conformismo", con chi ha paura di ogni cambiamento.
Il decennio sprecato. Ma è davvero impossibile cambiare l'Italia?
Renzo Foa
Libro: Libro in brossura
editore: Fondazione Liberal
anno edizione: 2005
pagine: 204
Del disordine e della libertà. Padre e figlio tra incertezze e speranze
Vittorio Foa, Renzo Foa
Libro
editore: Donzelli
anno edizione: 1995
pagine: 128
Ho visto morire il comunismo
Renzo Foa
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2010
pagine: 205
Renzo Foa è stato un lucido osservatore della realtà impegnato nella costante ricerca della verità. Una ricerca che lo ha condotto gradatamente dalla critica - maturata attraverso l'esperienza di corrispondente dai paesi del "comunismo reale" - alla rottura con "l'Unità" e al distacco totale nei confronti del partito e dell'ideologia, fino a quella "traversata nel deserto" che è stata la sua vicenda umana e professionale degli ultimi anni. "Ho visto morire il comunismo" raccoglie alcuni scritti che segnano le tappe fondamentali del percorso di Foa: le riflessioni sul Vietnam e la Cambogia, dopo gli anni dei grandi reportage in Estremo Oriente, quando la politica estera era divenuta per lui mestiere e passione; gli incontri con Gorbaciov, Dubcek, Jaruzelski e Mario Chanes; i ritratti delle sue "cattive compagnie": Patrice Lumumba e Margarete Buber-Neumann, Viktor Kravcenko e Arthur Koestler, Ronald Reagan e Karol Wojtyla, personalità molto diverse tra loro ma accomunate dalla ribellione al conformismo e dall'attaccamento alla libertà. Queste pagine di storia, raccontate con una rara onestà intellettuale, ci restituiscono l'essenza della ticetca di Renzo Foa, "un uomo del suo tempo lo definisce Lucetta Scataffia nell'introduzione - uno di quei giovani che hanno creduto che con la politica si potesse risolvere tutto; per questo si può considerare la sua vita come emblematica, attraversata com'è dal dramma delle ideologie del Novecento". Introduzione di Lucetta Scaraffia.