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Libri di Renzo Ulivieri

Calci e sputi e colpi di testa

Calci e sputi e colpi di testa

Paolo Sollier

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2022

pagine: 130

C’è il calciatore disciplinato, che non si espone pubblicamente e risponde alle interviste con frasi di circostanza imparate in anni di carriera: luoghi comuni ripetuti come mantra nelle dichiarazioni domenicali del dopo partita. E poi c’è Paolo Sollier, il comunista. A Cossato i tifosi lo chiamano “Ho Chi Minh”. A Perugia “Mao”. Quando segna alza il pugno al cielo, simbolo distintivo delle sue idee e tratto identificatore delle sue origini proletarie. Piemontese, militante e compagno, Sollier negli anni Settanta passa dal calcio di periferia ai grandi palcoscenici della Serie A. Con il Perugia di Castagner, conquista una storica promozione nella massima categoria. “È il tempo in cui si gioca con un portiere ‘murato in porta’, un libero staccato di venti metri. Un calcio, come diceva Socrates, ‘che si concede il lusso di far vincere il peggiore: non c’è niente di più marxista o gramsciano del calcio’.” Sollier diventa un riferimento per la moltitudine di studenti e lavoratori impegnati nelle contestazioni, decisi a “cambiare il mondo”. Invece dello Champagne, ai compagni regala libri: le poesie di Pavese, di Lee Masters, di Evtusenko, di Prévert, i romanzi di García Márquez, i fumetti di Corto Maltese. Diventa l’esempio di come certe istanze possano entrare nel mondo del calcio, che in Italia è per antonomasia lo sport più popolare, ma i cui protagonisti-idoli sono spesso molto lontani dal popolo. Questa è la sua storia, dentro e fuori dal campo. Prefazione Renzo Ulivieri.
12,00

Sarri prima di Sarri. Storie e segreti di un'incredibile carriera

Sarri prima di Sarri. Storie e segreti di un'incredibile carriera

Francesca Muzzi

Libro: Libro in brossura

editore: Ultra

anno edizione: 2019

pagine: 95

«Nario, che faccio?». L'odore dello spogliatoio sa di umidità, scarpe da calcio e magliette tutte sudate. Maurizio Sarri non può scegliere posto migliore per prendere in mano la sua vita, dare una pedata al posto fisso e seguire il suo cuore. Forse è cominciata lì la sua incredibile carriera, o forse dalla curva della Scarpaccia, quando si accende l'ultima sigaretta prima di arrivare a Stia. O magari da quel posto macchina davanti allo stadio di Tegoleto, che pretendeva fosse sempre lasciato libero per lui. Andare a scovare Sani prima di Sarri è come mangiare pane e porchetta. Quella di Monte San Savino, che offrì ai tifosi della Sangiovannese, servita sulle tribune dello stadio Fedini. Sa di buono, di genuino. Sa di un allenatore che è arrivato in cima perché si è fatto un mazzo così. Sani ha vinto da dilettante e da professionista, ma ha ingoiato anche esoneri brucianti, e quando c'è stato bisogno non si è vergognato di andare a chiedere una panchina. Allenatore e amico, a volte un secondo papà per i suoi giocatori. Come quando andò a riprendere nello spogliatoio un calciatore che era scappato dal campo perché aveva sbagliato un rigore. Dentro questo libro c'è tutto quello che è stato prima che il mondo si accorgesse di lui. Testimonianze, segreti, aneddoti, sudore, gioie e lacrime di un uomo che ha rivoluzionato il calcio mentre molti non guardavano oltre il loro naso. Prefazione di Renzo Ulivieri.
11,50

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