Libri di Riccardo Dri
La tana di Psiche
Riccardo Dri
Libro: Libro in brossura
editore: Youcanprint
anno edizione: 2024
pagine: 312
Immergiti in un viaggio attraverso i secoli alla scoperta dell'anima umana, un argomento tanto antico quanto affascinante. Da Platone a Jung, il dibattito sulla natura dell'anima ha attraversato epoche e filosofie, plasmando il nostro modo di comprendere l'esistenza stessa. Straordinario che Freud non abbia quasi mai usato la parola "psiche", bensì al suo posto la parola "anima" (die Seele), probabilmente proprio per la sua grande conoscenza dei testi antichi. Straordinario che in tutta la Bibbia la parola "anima" non compare mai, proprio non esiste. Straordinario che i Greci (Platone in prima fila) abbiano concepito non solo un'anima dell'uomo, ma anche un'anima del mondo. Tutta la storia dell'anima è stata straordinaria, ed essa può indicarci cosa nel tempo è andato perduto e cosa deve essere riconquistato. Un viaggio straordinario attraverso la storia e la filosofia, che ci invita a riflettere su ciò che siamo stati, su ciò che siamo, e su ciò che possiamo ancora diventare. Un invito in particolare per gli psicologi, che confondono ancora la psiche con l'Io, il quale ultimo non è una sostanza eterna, ma ha solo tre secoli di vita.
Depressione
Riccardo Dri
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2019
pagine: 280
L'estinzione del desiderio è la premessa dell'apatia rispetto alla propria vita. E d'altra parte, cosa si potrebbe desiderare in un deserto dove non c'è nulla da volere? Un tempo il pericolo nasceva dai sensi di colpa generato dal conflitto tra permesso e proibito. Oggi invece, che tutto è permesso, complice l'ideologia consumistica e performativa imperante, la depressione nasce dal senso di inadeguatezza (l'obiettivo delle performance, la competizione, lo spingersi sempre di più per migliorare le nostre prestazioni e l'efficienza). Infatti la costruzione antropologica del "tu puoi" (i comandamenti) è infinitamente più costrittiva del "tu devi". L'auto-costrizione è più potente di una costrizione esterna, perché nessuno può andare consapevolmente e volontariamente contro se stesso. E le psicologie moderne lavorano per adattare il neo-disadattato, ma a vantaggio dell'adattatore.
Dei tre tracolli. Filosofia delle grandi metamorfosi che hanno cambiato la storia dell'umanità
Riccardo Dri
Libro: Libro in brossura
editore: Progetto Cultura
anno edizione: 2007
pagine: 218
Dia-ferenze
Riccardo Dri
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni del Faro
anno edizione: 2014
pagine: 243
Nel mondo vi sono tante dia-ferenze. Da dove vengono? La prima, quella che si manifesta già solo guardandoci allo specchio, è che il mondo è dia-ferito in maschio e femmina. Sarà questa l'espressione fondamentale della natura? Platone ci narra dell'androgino nel suo celebre Convito, un essere ermafrodita (andro-maschio, e gyné, femmina) che esisteva prima che Zeus tagliasse in due gli uomini "come si fa con le sogliole". Platone non poteva sapere che non si trattava solo di un mito. Ciascuno di noi, prima di venire alla luce, è stato maschio e femmina per almeno 6-7 settimane. Dunque l'originario è l'intero. Infatti l'originario è un in-dia-ferente, perché tutte le dia-ferenze vengono dopo, molto dopo. Bisogna attendere il linguaggio, perché solo il linguaggio, nominando le cose, instaura le dia-ferenze:, "saranno tutti nomi tutte quelle cose che hanno stabilito i mortali, convinti che fossero vere: nascere e perire, essere e non essere, cambiare luogo e mutare luminoso colore" (Parmenide DK 8 38-41). L'intero non ha dia-ferenze: "Un tempo fui giovinetto e giovinetta, arbusto e uccello, muto pesce di mare che guizza tra i flutti" (Empedocle DK 68B 17).
Viaggio nella follia. Se il cùculo cade dal nido
Riccardo Dri
Libro
editore: Eden Editori
anno edizione: 2015
pagine: 210
Le scienze dello spirito, e in particolare la psichiatria, intendono proporsi come scienze sul modello della medicina. Ma già Aristotele riconosceva erronea questa impostazione, pensando alla medicina non come a una scienza, ma come a un'arte. Il problema nasce dal fatto che non c'è ancora una differenza riconosciuta tra malattia del corpo e malattia della mente, perché mentre lo studio che si occupa della malattia del corpo si esercita su entità misurabili, lo studio che intende occuparsi dello spirito non ha superfici. Infatti gli eventi psichici sono inosservabili e non esistono test diagnostici. Ciò induce a pensare che l'istinto segreto della scienza sia la paura dell'incalcolabile. Tutti questi enigmi riconducono all'enigma della soggettività e sono quindi inseparabilmente connessi all'enigma della tematica e del metodo delle scienze dello spirito. Se la scienza vuole essere oggettiva, deve per ciò stesso prescindere dalla soggettività: solo che nelle scienze dello spirito la soggettività è il loro oggetto, e il loro statuto è aporetico fin dalle premesse. Sorge il legittimo sospetto, dunque, che la "cura" proposta dalla psichiatria debba convertirsi in un "prendersi cura" e che la nozione stessa di malattia mentale vada rivisitata, se non abrogata, come non smettono di predicare gli psichiatri Thomas Szasz e Allen Frances, per i quali la malattia mentale non esiste.
Schizophrenia
Riccardo Dri
Libro: Copertina morbida
editore: Youcanprint
anno edizione: 2016
pagine: 200
Sia Kraepelin che Bleuler credevano che la schizofrenia fosse la conseguenza di una alterazione di ordine chimico, anatomico o patologico del cervello. Ma Bleuler confessa che la natura della maggior parte dei disturbi mentali è tuttora oscura e che non sappiamo che cosa sia realmente il processo morboso schizofrenico. E Kraepelin, che pensava di averne provato l'universalità etnografica si era sbagliato, perché aveva confuso il delirio di un primitivo con quello dei suoi pazienti. Per parlare propriamente, gli schizofrenici non esistono che grazie alle virtù pratiche della nostra attività di classificazione. Questo volume sostiene che, come già Bleuler riconosceva, tutti si nasce con innumerevoli identità, di cui solo una ci è nota, quella che chiamiamo "Io" o "Me", che è un prodotto del pensiero. L'"Io" ha il compito di amministrare e contenere tutte le altre che, pari a quella egemone, a nostra insaputa ci abitano. Perché abbiamo molte identità? La funzione delle mille identità consiste nel rendere l'uomo adattabile alle mille varie circostanze della vita, che nell'uomo si presenta multiforme in base alla variabilità del mondo, e che nell'animale è invece unidirezionale, in base alla staticità dell'ambiente specifico dove stimoli e reazioni hanno un unico possibile esito. Quando la psichiatria capirà che l'anima non è una cosa?
Dallo Speculum alle Aenigmate (Dissertatio de foemina)
Riccardo Dri
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2016
pagine: 364
Questo non è un libro per le donne, e neppure sulle donne, ma semmai accanto alle donne. Mette al proprio centro un enigma irriducibile a qualunque sapere maschile, l'enigma della femminilità, come lo chiamò Freud. Psiche, inconscio, sentimento e sesso, sono eventi femminili, si incardinano dentro il ciclo nascita, crescita, riproduzione e morte, le forme mitologiche della finitudine: la donna ci mette al mondo (nascita), ci allatta (crescita), è la nostra compagna di letto (riproduzione), e ci riaccoglie nel suo grembo nel nostro ultimo viaggio (morte). Il ciclo della vita (e della morte) non può essere che femminile. L'uomo ha relazioni, la donna è relazione, il suo corpo è fatto per due, anche se non genera. L'uomo ha una soggettività, la donna ne ha due (l'Io e la specie). L'uomo ha affetti, la donna ama. Questo amare, assai prima di essere sentimento, è una forma cognitiva ignota all'uomo, che per legittimarsi ha bisogno di istituire saperi. Eppure, se ascoltiamo Agostino, non si conoscerà mai nulla se non tramite l'amore (non intratur in veritatem nisi per caritatem).
L'autismo è un umanismo
Riccardo Dri
Libro
editore: Eden Editori
anno edizione: 2017
pagine: 210
Questo è qualcosa di più di un libro sull'autismo (d'altra parte ce ne sono migliaia), ma questo testo ha qualcosa di unico: è un libro di filosofia dell'autismo. Questo scritto è volutamente di immediata comprensione, certo non esente da tecnicismi quando non se ne è potuto fare a meno, ma basato su criteri diamentralmente opposti a quelli dei soliti libri sull'autismo che l'autore ha studiato in grande numero.
Scacco matto alla politica in tre mosse. Marx, Nietzsche, Arendt
Riccardo Dri
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2017
pagine: 104
"Platone e Aristotele, se scrissero di politica, lo fecero come per regolare un ospedale di pazzi; e se fecero sembiante di parlarne come di una gran cosa, fu perché sapevano che i pazzi ai quali parlavano si figuravano di essere re e imperatori. Essi entrano nei loro principi per moderare la loro pazzia e renderla il meno dannosa possibile." (H. Arendt) "L'istinto gregario, una potenza oggi divenuta sovrana, è qualcosa di fondamentalmente diverso dall'istinto della società aristocratica; e dipende dal valore delle unità quel che poi significherà la somma... Tutta la nostra sociologia non conosce altro istinto di quello del gregge, ossia degli zeri assommati, dove è virtuoso essere zero." (F. Nietzsche) "Quanto meno mangi, bevi, compri libri, vai a teatro, al ballo e all'osteria, quanto meno pensi, ami, fai teorie, canti, dipingi, verseggi, ecc., tanto più risparmi, tanto più grande diventa il tuo tesoro, il tuo capitale. Quanto meno tu sei, quanto meno realizzi la tua vita, tanto più hai; quanto più grande è la tua vita alienata, tanto più accumuli del tuo essere estraniato." (K. Marx)
Nietzsche legge Platone
Riccardo Dri
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2018
pagine: 244
Questo libro confronta il pensiero di Platone e quello di Nietzsche, tradizionalmente l'inaugurazione della filosofia come metafisica e la sua lenta ma inesorabile dissoluzione. Dopo la pubblicazione in Italia dell'"Introduzione ai dialoghi platonici", il corso che Nietzsche tenne a Basilea nei semestri invernali 1871-72 e 1873-74 e nel semestre estivo 1876, gli esperti si sono chiesti se non fosse il caso di rivedere questa netta contrapposizione. Il dibattito che ne derivò mostrò che l'idea inizialmente ipotetica e indiretta, cioè che nelle sue più importanti e radicali tesi Nietzsche era sempre stato un platonico, era solidamente fondata. In questo volume i due filosofi sono stati analizzati mediante una ricostruzione comparativa dei loro testi, ma si è tentato anche di identificare il più plausibile criterio ermeneutico con cui leggere impensabili similitudini e comprendere le vere ragioni delle residue distanze. Il risultato della comparazione mostra la fondazione etico-politica del loro pensiero, incardinata nelle figure del re-filosofo (per Platone) e di Zarathustra (per Nietzsche), mentre il loro nemico comune fu la cultura dominante del loro tempo.
Il nichilismo
Riccardo Dri
Libro: Copertina morbida
editore: Youcanprint
anno edizione: 2018
pagine: 348
Il nichilismo: il concetto più frainteso della storia. Chi vuole leggere un libro intitolato "Il nichilismo" sa che non si troverà di fronte un messale per la domenica. Tutti i testi che si occupano di questo argomento, infatti, ruotano attorno alla "morte di Dio". Proprio al contrario questo libro, facendo qualche passo indietro, non si chiede tanto e preliminarmente perché Dio muore, ma perché Dio nasce: qui la sua originalità. Se gli dèi, come le filosofie ottimiste, socratiche, edificanti, non sono stati che "rimedi", questo testo si interroga sul "rispetto a che" essi siano stati rimedi. La finitezza e, più in concreto, la mortalità dell'uomo, è la risposta. Esso sottotitola: "Dalla sventura all'opportunità", alludendo al fatto che dopo il tramonto di tutti i valori tradizionali, convenzionali e supremi, vissuto con sgomento e disorientamento, è giunto il momento che tale naufragio cominci a lavorare per noi.
Dallo Speculum alle Aenigmate (Dissertatio de foemina). Volume 2
Riccardo Dri
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2018
pagine: 204
"'Nell'eredità materna di ciascun essere umano' si trovano fusi assieme 'l'estremo amore come l'odio' che conduce a pensare il nostro essere come una 'portentosa indistinguibilità originaria'. Di qui la vita che si è disgiunta dal corpo materno 'resta tuttavia suo possesso inalienabile': l'uomo si libra tra questi due aspetti conflittuali tra l'essere un uno e l'essere un frammento di un tutto, un Uno-Tutto, limite e illimite, a partire da quella radice femminile che discende dal corpo di donna, da cui percepisce di esserne figlio e fratello insieme, figlio di una nascita e fratello nel suo appartenere, come la madre, al genere umano. 'E a questo punto, perché no, si può parlare di incesto universale.' [...] Non cercammo l'altra metà, bensì con infinito stupore scoprimmo un'entità inscindibile nell'incomprensibile tutto. Così eravamo fratelli nel mito, prima che l'incesto fosse sacrilego." (Andreas Louise Salomé)