Libri di Roberto Calcagnile

Alcune ragazze albanesi vengono rapite portate in Italia e avviate alla prostituzione, ad opera di un'imponente organizzazione criminale che controlla l'Europa. La crudeltà e l'efferatezza che regna nel mondo del crimine si palesa in tutta la sua brutalità. Un poliziotto olandese infiltrato nell'organizzazione, un giovane italiano coraggioso e un ex pararescueman scioccato dalle atrocità commesse dalle tigri di Arkan durante il conflitto serbo-bosniaco incideranno fortemente sui destini di queste giovani donne. "Vuoti a perdere" è una storia forte di crimine e malvagità. È storia di donne sfruttate, indotte a prostituirsi, schiavizzate. Ma è anche speranza, è anche una lama di luce che squarcia l'oscurità e fa sentire la potenza del bene in tutta la sua disarmante possanza.

Non esiste migliore saggezza dell'esperienza vissuta sulla propria pelle! Un abecedario di considerazioni e aneddoti narrato dalla voce garbata e ironica dell'autore di questa piacevole raccolta di riflessioni. Con la serena constatazione di riconoscere le nostre più comuni debolezze e virtù, attraverso il percorso dei quotidiani accadimenti. Un libro frutto della passione di vivere.

Storia di due fratelli, dove la farà da padrone un cattivo sentimento di rivalità e invidia che porterà uno dei due ad un gesto di inconsulta tragicità. La vita dei due uomini sarà segnata da questo crudele episodio. Chi ha portato a compimento l'atto efferato si crogiola in un rimorso devastante, ignaro che alla fine della sua vita lo attende una sorpresa del tutto inaspettata. La trama è anche un pretesto per sviscerare alcuni aspetti negativi dell'uomo, quelli che gli orientali definiscono demoni interiori. L'avidità e l'ingordigia che spesso serpeggia tra gli esseri umani, rovinando ciò che di più prezioso abbiamo: l'armonia e l'amore con i propri simili. Inseguendo improbabili ricchezze e vane glorie, perdiamo di vista i valori che dovrebbero reggere l'intero impianto dell'esistenza umana. È un invito a riflettere, in un'epoca ormai sempre più frenetica, dove un terremoto mediatico non fa altro che promuovere falsi miti che servono ad alimentare i guadagni e a mortificare i sentimenti.