Libri di Roberto Mapelli
Lukacs maestro di pensiero critico
Istvan Meszáros
Libro
editore: Edizioni Punto Rosso
anno edizione: 2022
pagine: 380
"Per quanto lo stesso Lukács non sia riuscito a svolgere la critica radicale necessaria nei confronti dell'ordine sociale post-rivoluzionario, il rifiuto appassionato e intellettualmente coerente della prospettiva di un disarmante pessimismo è rimasto parte legittima e valida del suo discorso. Nel momento in cui il collasso definitivo dello Stato sovietico avrebbe minacciato anche il suo ultimo Prinzip Hoffnung, egli non era più in vita. L'implosione del sistema capitalistico di tipo sovietico ha concluso un'espe- rienza storica durata sette decenni, rendendo storicamente superate tutte le teorizzazioni e le strategie politiche concepite nell'orbita della rivoluzione russa - sia in senso positivo che come varie forme di negazione. Il collasso del sistema non è separabile dalla crisi strutturale del capitale iniziata negli anni settanta. Quella crisi dimostrò chiaramente la vacuità delle strategie prece- denti, fosse il progetto di Stalin di costruire il socialismo superando gli Stati Uniti nella produzione pro-capite di ghisa, o quello altrettanto assurdo del post-stalinismo di costruire una società comunista pienamente emancipata sconfiggendo il capitalismo con una competizione pacifica. Nel sistema capi- talistico di fatto non ci può essere alcuna "competizione pacifica"; neppure quando una delle parti in competizione continua a illudersi di essere libera dalle deformanti costrizioni strutturali del capitale nella sua forma storica- mente specifica".
Anni Cruciali. 1957-1968
Gino Benvenuti
Libro
editore: Edizioni Punto Rosso
anno edizione: 2021
pagine: 294
Prefazione di Roberto Mapelli.
Il lavoro nell'economia digitale globale. Il cybertariato diventa maggiorenne
Ursula Huws
Libro
editore: Edizioni Punto Rosso
anno edizione: 2021
pagine: 194
"Nel 2003, la Monthly Review Press ha pubblicato una raccolta dei miei saggi risalenti alla fine degli anni '70 con il titolo, The Making of a Cybertariat: Virtual Work in a Real World. Questo libro continua da dove si era interrotta quella, riunendo saggi scritti tra il 2006 e il 2013, un periodo tumultuoso nella storia del capi- talismo e dell'organizzazione del lavoro. Nella raccolta precedente, uno dei miei temi centrali era la straordina- ria capacità del capitalismo di sopravvivere alle crisi che periodica- mente minacciavano di distruggerlo, generando nuove merci. Proprio nel momento in cui la sua logica di espansione sembra desti- nata a generare una saturazione dei mercati e una conseguente crisi di redditività, trova nuove aree vitali da includere nel proprio ambito, generando nuove forme di produzione di nuovi beni e servizi per i quali si possono creare nuovi mercati. Siamo ora entrati in un periodo in cui le nuove ondate di mercificazio- ne avviate in periodi precedenti stanno raggiungendo la maturità. Le nuove merci sono state generate attirando nel mercato ancora più aspetti della vita che prima erano al di fuori dell'economia monetaria, o almeno di quella parte di essa che genera un profitto per i capitalisti. Sono ora emersi molti di questi campi di accumulazione, ciascuno con un diverso metodo di genesi delle merci, che costituiscono la base di nuovi settori economici ed esercitano impatti distintivi sulla vita quo- tidiana, inclusi lavoro e consumo. Includono biologia, arte e cultura, servizi pubblici e socialità".
Genova... con noi. Testimonianze e ragionamenti di alcuni protagonisti di Genova 2001
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Punto Rosso
anno edizione: 2021
pagine: 172
Contributi di: Mario Agostinelli, Marco Bersani, Raffaella Bolini, Eleonora Bonaccorsi, Valeria Carnevali, Claudio Jampaglia, Roberto Mapelli, Alessandra Mecozzi Sisinnio, Guido Milani, Alfi Nicotra.
Karl Marx. Valorizzare e spendere il suo Capitale nel XXI secolo
Alessio Olivieri, Roberto Mapelli
Libro
editore: Edizioni Punto Rosso
anno edizione: 2021
"Il bicentenario della nascita di Marx (2018) ha visto una vera e propria Renaissance. Con alterni risultati, come sempre. Analisi e studi molto seri accanto a macchiettismo e pressapochismo alquanto imbarazzanti. Così molti sono tornati ad insistere per un "ritorno a Marx", "che aveva già detto tutto e scoperto la vera natura del capitalismo", se si intende capire perché esso stia necessariamente crollando, indipendentemente dalla esistenza o meno di un soggetto (così caro a Marx) in grado di costruire un modello economico e sociale migliore e alternativo al capitalismo in rovina. Altri invece, come in molte occasioni nella storia del marxismo, hanno visto in Marx un grande classico, ormai pronto ad essere "riabilitato" dall'oblio (politico) imposto dal liberismo, ma per essere comodamente e innocuamente piazzato sugli scaffali dei libri importanti e fondamentali, che, inesorabilmente però, non si aprono più. Ecco noi pensiamo che queste due tendenze apparentemente antitetiche siano in verità assai solidali: concordi, cioè, nel trattare Marx non più come una strumento utilizzabile, cioè utile ad essere adattato e modificato a diverse situazioni tuttora urgenti di comprensione e trasformazione. Uno strumento, storicamente determinato e quindi mai perfetto, per capire, nella sua complessità generale la natura e la processualità aperta dello sviluppo della formazione sociale capitalistica. Non quindi una dottrina che di fatto spiega tutto del contesto attuale (che incredibilmente è stata formulata 160 anni fa in modo perfetto), e che ovviamente non necessità di alcuna correzione o aggiunta sostanziale, ne una elaborazione assolutamente chiusa nel suo tempo storico irrimediabilmente finito, perché assolutamente diverso si presenta il capitalismo di oggi rispetto a quello di cui testimoniava Marx. Pensiamo modestamente che Marx, ed in particolare il suo modo specifico di ragionare del modo di produzione capitalistico, sia ancora molto utile, forse proprio perché il suo tentativo, non a caso assai travagliato e contraddittorio, fu proprio quello di tentare di tenere insieme funzioni strumentali di analisi di un contesto generale che si sviluppa (mantenendosi attivo) dentro a contesti storici e sociali in grado di differenziarsi prepotentemente e di orientarsi in direzioni plurime e spesso imprevedibili. I saggi presenti in questo libro, senza alcuna pretesa di unicità o completezza, cercano di rintracciare in Marx (nelle letture di Marx che ci sembrano più efficaci) questo carattere strumentale aperto, capace di arricchire le possibilità di azione e di pensiero delle schiere degli attivisti anticapitalisti e socialisti del XXI secolo, ai cui, molto modestamente, siamo orgogliosi di partecipare."
Il privilegio della servitù. Il nuovo proletariato dei servizi nell'era digitale
Ricardo Antunes
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Punto Rosso
anno edizione: 2020
pagine: 314
Questo libro è un importante strumento per la comprensione della relazione tra capitale e lavoro. In Ricardo Antunes si incontrano due qualità raramente presenti nella stessa persona: una visione chiara della dinamica della ristrutturazione del capitalismo globale e un discernimento profondo di ciò che queste trasformazioni significano per i lavoratori.
Utopie reali
Erik Olin Wright
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Punto Rosso
anno edizione: 2020
pagine: 406
"In questo libro spero di contribuire a ricostruire la percezione di una possibilità per un cambiamento sociale in direzione dell'emancipazione indagando la praticabilità di tipi di istituzioni radicalmente differenti e di relazioni sociali che possano potenzialmente far avanzare gli obiettivi democratici ed egualitari storicamente associati all'idea di socialismo." (L'autore)
Capire la classe. Per «erodere» il capitalismo
Erik Olin Wright
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Punto Rosso
anno edizione: 2019
pagine: 316
Il mio approccio alla classe è fermamente innestato nella tradizione marxista, mentre nessuno di questi autori adotta un tale approccio e alcuni sono apertamente ostili al marxismo... Mentre ci possono essere circostanze di dibattito intellettuale dove sbaragliare l'oppositore è appropriato, in questi saggi il mio obiettivo è comprendere cosa sia la cosa più utile ed interessante, piuttosto che prioritariamente indicare cosa sia sbagliato nel lavoro di un particolare autore. Si potrebbe definire un'analisi centrata sulle virtù invece che sui difetti... La tradizione marxista è un prezioso e interessante corpus di idee perché individua con successo i reali meccanismi che riguardano un ampio raggio di problemi importanti, ma non costituisce un compiuto paradigma capace di spiegare esaustivamente tutto il sociale o sussumere tutti i meccanismi sociali sotto una cornice unitaria. Inoltre esso non ha un monopolio nella capacità di identificare i meccanismi reali, pertanto in pratica la ricerca sociologica fatta dai marxisti dovrebbe combinare meccanismi propriamente marxisti con qualunque altro processo causale sembri pertinente al fine in questione. Ciò che potrebbe essere chiamato "realismo pragmatista" ha sostituito la Grande Battaglia fra Paradigmi... Io continuo a ritenere che l'analisi di classe marxista sia superiore alle altre tradizioni rispetto ad uno spettro di questioni che ritengo di fondamentale importanza, specialmente quelle concernenti la natura del capitalismo, i suoi danni e contraddizioni, e le possibilità di una sua trasformazione. Ma anche rispetto a queste tematiche centrali del marxismo, le altre tradizioni analitiche hanno qualcosa da offrire.
Per un nuovo socialismo e una reale democrazia. Come essere anticapitalisti nel XXI secolo
Erik Olin Wright
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Punto Rosso
anno edizione: 2018
pagine: 198
"Il libro si spinge a fornire un legame solido tra un'analisi del capitalismo [...] e la costruzione di alcuni lineamenti fondamentali di un nuovo modello economico socialista centrato su una democrazia reale. E lo fa con tale precisione e perseveranza da far diventare questo quadro fungibile fin da subito a una sua trasformazione in un vero e proprio programma politico 'fondamentale'. Crediamo ovviamente che questo non avvenga a caso, vista la militanza dell'autore nella nuova 'ondata socialista' presente nel mondo anglosassone, in special modo negli Stati Uniti. Ma per noi rappresenta una salutare novità: lo sforzo continuo di declinare le analisi e i concetti, e quindi il lavoro intellettuale, alla sua possibile funzionalità politica, spendibile nel presente delle lotte e nell'organizzazione di alternative praticabili. Nel nostro Paese, in una situazione disastrosa, con la sinistra sociale e politica in estrema difficoltà, e realmente a corto di idee, di fronte a uno strapotere della destra, cosiddetta 'populista', che però è assai incline a difendere il peggior potere capitalistico, questa 'piccola' proposta di riaggregazione teorica e pratica ci pare [...] molto concreta e utilizzabile'." (dalla prefazione alla edizione italiana)