Libri di Roberto Mario Danese
Amnesie d'autore. Un secolo di parole e immagini per raccontare i disturbi della memoria (1920-2020)
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2023
pagine: 312
Il libro indaga le forme di rappresentazione letteraria e audiovisiva dei vuoti di memoria causati da deficit neurologici (Alzheimer e altre forme di demenza) o da traumi psichici (dovuti a fenomeni collettivi di portata storica o a eventi personali) e la loro manifestazione linguistica dal 1920 post-bellico al 2020 post-pandemico. I temi delle malattie degenerative, del dolore e della morte sollevano interrogativi bioetici che romanzi, film e altre forme espressive consentono di avvicinare da prospettive inedite e feconde, con una complessità di sguardi che si propone di affiancare e integrare la letteratura medica specialistica. Il fatto creativo permette di approfondire i dilemmi etici connessi a queste tematiche e può incidere a fondo sulla nostra comprensione delle loro implicazioni e sulla necessità di elaborare risposte condivise, oltre a favorire un dialogo interdisciplinare che abbracci campi del sapere distanti come la bioetica, le scienze cognitive, le teorie culturali, la critica letteraria, la Visual Culture, la linguistica. Studiosi che operano in ambito medico e umanistico hanno inteso intrecciare le proprie competenze per restituire la voce alle donne e agli uomini che l'amnesia ha messo a tacere.
Non ricordo. Amnesie, vuoti di memoria, rimozione nella letteratura e nel cinema noir
Libro: Libro in brossura
editore: Aras Edizioni
anno edizione: 2020
pagine: 249
La perdita di memoria, l'amnesia, la rimozione sono di fatto alcuni degli espedienti più intriganti della narrativa d'indagine, del thriller, del noir. Spesso le tensioni dei personaggi si giocano non solo sulla scena del crimine, ma anche successivamente nel chiuso di una stanza dove un indagato, o un testimone, deve affrontare un lasso di tempo di cui non si ricorda o di cui non vuole ricordare nulla. Il tema del vuoto di memoria — nelle sue varie espressioni, dall'amnesia alla rimozione alla patologia vera e propria — può legarsi a sintomi da sindrome post-traumatica, ma può anche configurarsi come una strategia — più o meno consapevole, più o meno elaborata — di sopravvivenza o d'inganno. Sono molti gli scrittori e i registi che si sono cimentati con queste tematiche. Attraverso una selezione di casi, da Alfred Hitchcock ad Agatha Christie, dallo smemorato di Collegno di Sciascia a La versione di Barney di Richler, e altri ancora, si offre una panoramica sufficientemente ampia per analizzare il fenomeno.