Libri di Roger Ballen
The Uncanny Lens-La lente inquietante
Joel-Peter Witkin, Roger Ballen
Libro: Libro rilegato
editore: Fallone Editore
anno edizione: 2024
pagine: 188
The Uncanny Lens è libro fotografico che accompagnerà l’esposizione di 60 opere degli artisti Joel-Peter Witkin e Roger Ballen presentate al pubblico internazionale in esclusiva assoluta, con la curatela di Fortunato d’Amico e sotto la direzione artistica di Fulvio de Pellegrin e Paolo Dolzan. Le fotografie sono corredate dall’intervento di critici d’arte e filosofi: Sergio Fabio Berardini, Alessio Caliandro, Fortunato D’Amico, Fiorenzo Degasperi, Fulvio de Pellegrin, Paolo Dolzan, Sergio Poggianella, Mauro Zanchi, Michelangelo Zizzi. La distanza tra Joel-Peter Witkin e Roger Ballen è forse solo una coordinata geografica che individua i luoghi del loro operare (Witkin in USA e Ballen in Sud Africa), dato che entrambi esprimono con l’arte gli aspetti più oscuri della condizione umana e questo progetto offre al pubblico l’eccezionale opportunità che dischiude un dialogo privato instaurato tra i due artisti. Le opere selezionate dagli stessi autori condurranno il pubblico in un viaggio di luoghi interiori dove le affinità operative e formali proiettano la fotografia oltre i confini della documentazione, per diventare un potente strumento di esplorazione psicologica e sacrale.
Boyhood
Roger Ballen
Libro: Libro rilegato
editore: Damiani
anno edizione: 2022
pagine: 112
Questa nuova edizione del libro Boyhood di Roger Ballen, pubblicato per la prima volta nel 1979, è arricchita da nuove ed inedite immagini scattate dall'artista negli anni '70 e un testo introduttivo scritto dall'autore. Unanimi nel giudizio, André Kertész, Bruce Davidson ed Elliott Erwitt definirono queste fotografie come un raro ed intimo spaccato dell'infanzia, capaci di ricollegarci con il nostro vissuto da bambini. Le 70 fotografie in bianco e nero presentate in Boyhood sono state scelte da un corpus di quasi 15.000 scatti realizzati da Ballen nel corso di 4 anni in tutti i continenti. In ognuna delle fotografie l'intento dell'artista era cogliere gli aspetti della fanciullezza così come è concepita in ciascuna delle società con cui si è confrontato. Il risultato è un'ode corale ad un periodo, quello dell'infanzia, che valica le distanze sociali e territoriali e ne ricostruisce un'immagine universale.