Libri di Rosella Simone
Quando caddero le stelle rosse. Viaggio negli ultimi giorni delle repubbliche socialiste
Rosella Simone
Libro: Copertina morbida
editore: Milieu
anno edizione: 2022
pagine: 232
9 novembre 1989, Berlino. Il Muro viene assaltato da una valanga di persone, per lo più giovani che ballano, ridono e picconano il cemento con ferocia e determinazione. Tra di loro ci sono due donne italiane, la giornalista Rosella Simone e la fotografa Simonetta Massaia Lamberti. Da sei mesi sono in viaggio lungo la Cortina di ferro e stanno testimoniando in diretta un cambio storico epocale, il crollo dell'Europa dell'Est. Due donne curiose che, mentre tramonta il dualismo che aveva organizzato il mondo dopo la seconda guerra mondiale (da una parte il capitalismo dall'altra il socialismo reale), si interrogano sul futuro. E soprattutto cercano di cogliere le varie sfumature di quello che accade oltre la schiera di telecamere e installazioni pronte a trasmettere al mondo le immagini uniche e indimenticabili della storia in diretta (la prima volta a memoria d'uomo e anche di donna). È il racconto di un mondo che collassa su se stesso, ma è anche un momento di incontro unico con la sua umanità dolente, abitanti dell'Est che spesso per la prima volta si affaccia oltre il confine. Una comunità variopinta, fatta di soldati e di furfanti, di avventurieri e di disperati, di sogni e di illusioni, in un mondo destinato a uniformarsi rapidamente. Partendo da alcuni articoli scritti e usciti tra il 1989 e il 1991 per "Il Secolo XIX", "Marie Claire" e "Panorama", Rosella Simone riprende il filo dei ricordi e ricostruisce il suo viaggio lungo la Cortina di ferro, tra i pochissimi italiani testimoni di quegli avvenimenti.
Donne oltre le armi. Tredici storie di sovversione e genere
Rosella Simone
Libro: Libro in brossura
editore: Milieu
anno edizione: 2021
pagine: 354
“Avevo voglia di parlare delle donne della mia generazione. Donne nate nel Novecento che hanno vissuto la loro epoca e che perciò si sono dovute misurare con regimi dittatoriali di destra e di sinistra e altre che di fronte alla prepotenza del capitale hanno cercato la loro libertà e quella di tutti anche con le armi ma che delle armi non hanno fatto un feticcio. Alcune sono mie amiche, altre le ho appena sfiorate ma tutte sono, in vario modo, legate alla mia vita.” Storie di donne che in vari angoli del mondo hanno scelto la lotta, in molti casi armata. Si parte dall’Italia con Nadia Ponti, condannata per la militanza nelle Brigate rosse a più ergastoli, lancia oggi questo imperativo “scomodarsi”, un andare verso l’altro che non è la cura ma inseguire il desiderio come possibilità di reinventare il mondo. Susanna Ronconi, condannata per Prima linea rivendica il diritto a una biografia degli sconfitti. Senza eroismi ma con risolutezza raccontano la loro vita anche altre donne: Enza Siccardi, anarchica, Ruth Torres (del Frente sandinista nicaraguense), Delia Cornejo (Frente Farbundo Martì), Petra Krause (tedesca internazionalista), Marisa (Frap), Diana Chuli scrittrice albanese che a vissuto la dittatura di Enver Hoxha e Clara Queroz in Portogallo sotto la dittatura fascista di Salazar. Infine c’è Nessrim Abdullah comandanta kurda sul fronte di Rojava. Da qualche anno il tema del rapporto tra donne e la militanza nei gruppi armati è diventato centrale nella memorialistica della storia politica novecentesca. Rispetto ad altri libri apparentemente analoghi, Rosella Simone affronta il tema con uno sguardo interno e utilizzando lo strumento dell’incontro, finendo per tracciare storie che vanno oltre il racconto della militanza politica e diventano affresco di un’epoca di emancipazione femminile.
Donne oltre le armi. Tredici storie di sovversione e genere
Rosella Simone
Libro: Libro in brossura
editore: Milieu
anno edizione: 2017
pagine: 308
"Avevo voglia di parlare delle donne della mia generazione. Donne nate nel Novecento che hanno vissuto la loro epoca e che perciò si sono dovute misurare con regimi dittatoriali di destra e di sinistra, insieme ad altre che hanno cercato la loro libertà e quella di tutti anche con le armi, ma che delle armi non hanno fatto un feticcio. Alcune sono mie amiche, altre le ho appena sfiorate ma tutte sono, in vario modo, legate alla mia vita; per questo la storia dei nostri incontri accompagna le storie che le altre mi raccontano con gli occhi di oggi e le parole di ieri." Da qualche anno il tema del rapporto tra donne e militanza nei gruppi armati è diventato centrale nella memorialistica della storia politica novecentesca. Rispetto ad altri libri apparentemente simili, Rosella Simone affronta il tema con uno sguardo interno e utilizzando lo strumento dell'incontro, finendo per tracciare tredici storie autobiografiche che vanno oltre il racconto dell'impegno politico e diventano un affresco di un'epoca di emancipazione femminile. Senza eroismi, ma con risolutezza, tredici donne raccontano la loro vita da epoche e angoli diversi del mondo, rivendicando il diritto a una biografia degli sconfitti: Enza Siccardi (anarchica), Petra Krause (internazionalista), Susanna Ronconi (Prima linea), Nadia Ponti (Brigate rosse), Franca Salerno (Nuclei armati proletari), Emanuela Bertoli (Autonomia operaia), Sylvia Ruth Torres (Frente sandinista, Nicaragua), Maria Delia Cornejo (Frente Farbundo Marti, El Salvador), Marisa e Aitano (Frap, Spagna), Diana Chuli (scrittrice albanese che a vissuto la dittatura di Enver Hoxha), Clara Queroz (in Portogallo sotto la dittatura fascista di Salazar). E infine c'è Nesrin Abdullah, combattente kurda in Rojava.