Libri di Saltas

"Dizionario 3000" è un insieme di scritti ordinati in base alle ventisei lettere dell’alfabeto internazionale, dalla ‘A’ alla ‘Z’. È chiaro che un dizionario, per sua stessa definizione, non può essere riassunto. Tutt’al più si possono dare delle indicazioni, offrire degli spunti, aprire delle brecce. Forse è più utile spiegarne il titolo. È un dizionario perché ad ogni lettera è abbinato un particolare argomento: può trattarsi dell’amicizia o della depressione, della paura o della finanza, del sesso o della religione, di un kamikaze o di un serial killer. Tutte 'situazioni' legate al passato prossimo appena trascorso, al presente nebuloso nel quale siamo immersi e a quel futuro che tutti vorremmo capire ma che pochi riescono a decifrare, in questo terzo millennio (da cui 3000) nel quale stiamo muovendo i primi passi.

Protagonista di questo scritto "atipico" e sicuramente "oltre i limiti del genere" è un professore di liceo, un certo Tampi, quarantenne impegnato nella scrittura dell'ultimo romanzo dell'era Gutenberg. Dalla rievocazione di esperienze del passato ai contorni sfuggenti dei sogni, passando per dialoghi impossibili e riflessioni di ordine filosofico e letterario, la narrazione si va costruendo via via per accumulo di storie... Tampi, attraverso la scrittura, cerca di dare alla propria vita quel senso compiuto che sempre gli è sfuggito. Ma è un'operazione difficile, oltre che rischiosa, perché chiama in causa altri soggetti, primo tra tutti il lettore. Sullo sfondo di una Roma post apocalittica, piena di contraddizioni, dove i monumenti assistono muti e fieri alle rovine della civiltà degli uomini, l'ultimo manoscritto che "doveva" essere scritto viene perfino diffuso per strada durante un giorno speciale, Capodanno.