Libri di SARA RODOLAO

"Parlare di Sara Rodolao, della sua poesia, dei suoi romanzi è viaggiare in uno straordinario mondo sconosciuto, nel quale ad ogni passo ci si imbatte in emozioni e sentimenti".

Ambientato in un triangolo geografico che va da Scilla - nella magia dello Stretto di Messina - alla Liguria, fino alla Torino degli anni '60, il romanzo narra con toni intensi e coinvolgenti la storia di Rocco Cetrara e di tre generazioni della sua famiglia. Rocco, figlio del mare, come egli stesso si definisce, viene portato lontano dalle onde azzurre, verso la nebbia, su uno dei tanti treni della speranza. L'incontro faticoso tra Nord e Sud; un'umanità intera costretta ad un esodo forzato dalla necessità; la ricerca di condizioni di vita meno pesanti; lo struggente arrivo in un quartiere-dormitorio che immalinconisce al primo istante se paragonato alle case del Sud, ricche di colori e profumi, povere ma dignitose e pregne di tradizioni e di umana solidarietà.

Cecilia Collia è una donna forte, determinata a difendersi dalla propria ignoranza. Schiacciata da un padre-padrone e da una madre incapace di amare, dovrà entrare ancora bambina nel mondo del lavoro, riuscendo però con i propri sforzi a diventare, dopo molte cadute e "rinascite", una donna di cultura. Tra il profumo di rose nella stanza e una tazza di tisana ai fiori di malva, si srotola un lungo percorso di ricordi che portano la protagonista a rivivere la sua vita travagliata, in un viaggio a ritroso nel tempo sulla carrozza di un treno che, partendo dal Sud, sfreccia verso Nord, costeggiando il mare, mentre il buio ingoia gli ultimi respiri del giorno.

Nella Calabria del secondo dopoguerra, don Orlando - proprietario terriero per eredità e non per vocazione e uomo dalle mille contraddizioni, succube solo della propria immaginazione e dei suoi tormenti - vive in compagnia della domestica, Rosaria, in un'enorme casa vuota in cui riecheggiano i passi di chi vi ha camminato prima di lui: la madre con la sua malinconia e il padre con la sua crudeltà. Don Orlando, oltre alla ricca fortuna e alla sconfinata proprietà, ha però ereditato anche una malattia dai propri genitori: l'ossessione. Il suo male si indirizza così verso la giovinezza di Giulia Bianchino, splendida e ribelle ragazza che lavora nei campi e a cui il padre di don Orlando ha rovinato irrimediabilmente la vita. Giulia Bianchino non accetta le imposizioni della società di cui è prigioniera, vuole la libertà, il diritto di scegliere e di amare. È il pensiero di Giulia il tarlo di Orlando, un tarlo che rosicchia la sua mente e lentamente distrugge il suo corpo, una tortura che logora il suo spirito e la sua carne e lo trasforma continuamente da demonio in angelo custode, da uomo concreto in fantasma di se stesso.

Sara Rodolao anche in questa raccolta ha saputo creare atmosfere magiche nelle quali è incantevole lasciarsi andare ed assaporare tutto il meglio che esse sanno creare, mentre le emozioni catturano e coinvolgono grazie alla forza espressiva della parola ed alla musicalità del verso. Ho assaporato con gli occhi del cuore tutti i toni di colore sulla tavolozza della sua poesia, dove si sposano felicemente l'essenza della parola, la sua gentilezza, il suo ritmo e quant'altro ci rende più ricchi, dopo esserci lasciati andare nel mare delle emozioni. La delicatezza, la sensibilità, la gioia di vivere, l'Amore per sé e per gli altri sono solo alcune tra le infinite qualità che rendono questa Sua raccolta poetica armoniosa ed avvincente. Si avvertono subito i segni delle emozioni che, destate dai loro anfratti più nascosti, vogliono uscire in comunione con la loro essenza con tutto il Creato, mentre la musica della sua anima entra in sintonia con quella di chi con tanto piacere legge, lasciandosi cullare dalla sua incredibile ricchezza interiore.