Libri di Sergio Cardone

Molte cose accadono mentre l'autore segue la saga familiare dei giovani Wilkins di Marcantonio e Mathilda di Casesparse. Molte storie, alcune di piglio decisamente favolistico e altre legate al tempo in cui si svolgono i fatti narrati: la seconda metà del quattordicesimo secolo. Nel regno appenninico di Casesparse l'Utopia di un mondo libero da guerre e dalla miseria è un sogno che, poco alla volta, sembra trasformarsi in realtà.

Un racconto surreale che si dipana tra due momenti temporali che il protagonista, un gallerista di origini francesi, si trova a dover vivere a causa di un inopinato salto nel tempo, dal 2014 al 1944, in piena occupazione nazista dell'Italia centrale. Maurice, questo il suo nome, si troverà ad affrontare, per la sua obbligata adesione alla resistenza, situazioni pericolose, come altri momenti di amore per una giovane partigiana.

Molte cose accadono mentre l'autore segue la saga familiare dei giovani Wilkins di Marcantonio e Mathilda di Casesparse. Molte storie, alcune di piglio decisamente favolistico e altre legate al tempo in cui si svolgono i fatti narrati: la seconda metà del quattordicesimo secolo. Nel regno appenninico di Casesparse l'Utopia di un mondo libero da guerre e dalla miseria è un sogno che, poco alla volta, sembra trasformarsi in realtà.

È un romanzo giallo? Sì, certo, è un giallo. Ma è anche un romanzo che contiene altre storie. Prima di tutto ci sono le storie della persona uccisa, l'architetto Gianni Magnani, e del commissario di Polizia che indaga sul caso, Clorinda De Robertis, ma oltre a questo ci sono le storie delle donne amate dal Magnani: Claudia Berardini, Caterina Borgi ed Elisa Scaruffi. Poi c'è un libro che il marito del Commissario De Robertis, Giacomo Lorenzini, sta scrivendo sull'evoluzione umana, un saggio la cui conclusione sottolinea la difficoltà per la nostra specie di sfuggire alla banalità del male.

"Il bar della stazione" parla di una giornata vissuta in un bar di stazione da uno strano personaggio. Un uomo difficile da classificare, il cui passato però ha a che vedere con quello di una delle persone presenti in quel bar. La vicenda si sviluppa attraverso il riaffiorare di ricordi smarriti, ma non completamente svaniti. Il finale chiarirà le motivazioni dell'insolita prolungata permanenza di quell'uomo in un posto di passaggio come un bar di stazione e il ruolo degli altri protagonisti.

"Rumenta" è una storia che parla di diverse cose. Ci sono due ragazzini, Stefano e Mauro, che sognano di fare i musicisti, i cantautori in particolare, e che prendono strade diverse per poi rincontrarsi in una notte di marzo a Roma. C'è una ragazza, Chiara, che entra a sorpresa nella vita di Stefano durante un viaggio per Genova. C'è un concerto nell'area della festa nazionale di un partito di sinistra, a Genova, zona Fiera, che ha uno svolgimento inatteso. Poi c'è la riviera ligure di ponente e, sullo sfondo, la "rumenta" che con l'eccesso di produzione di beni, di imballaggi, di confezionamenti, ci avvelena l'esistenza da decenni. Più o meno da quando qualcuno decise che il PIL è più importante della salute e della bellezza.

Il calcio, l'amore tra due adolescenti, la politica, la vita in una borgata romana, la ricerca quasi poliziesca di un padre sconosciuto, un po' di musica, un po' di pittura. In un'atmosfera leggermente pasoliniana (ma solo leggermente) si svolgono le vicende narrate in questo secondo romanzo di Sergio Cardone dal titolo quasi simbolico: Il tè caldo nell'intervallo. Un titolo simbolico, perché tutte le avventure, piccole e grandi, del libro sono storie di "intervalli", di "segmenti", quelli della Storia e quelli della vita.