Libri di Simona Bellucci

"L'opera che abbiamo realizzato e che abbiamo il piacere di presentare al lettore ha una valenza di grande significato per Umbertide, perché in questo unico volume si è voluto raccogliere la summa degli studi e delle conoscenze finora elaborate da chi ha dedicato il proprio tempo, la propria passione nonché, a volte, la propria professione alla conoscenza del territorio, che è presupposto necessario, la conditio sine qua non, per la sua valorizzazione. Intendiamo la conoscenza del territorio nel senso più ampio del termine, ovvero geologico-naturalistica, storico-artistica, linguistica ed antropologico-culturale. Per questo motivo il volume è il risultato di un lavoro collettivo, perché soltanto una pluralità di esperti poteva produrre un'opera così sfaccettata..." Dall'Introduzione a cura di Simona Bellucci e Sestilio Polimanti

Una cittadina, Umbertide in provincia di Perugia, in grado di trasformarsi costantemente e che sa inserirsi nella modernità, temperata, tuttavia, dall'attaccamento al passato, in un quadro in cui il conservatorismo sa coniugarsi con l'innovazione, capace di reggere il confronto con altre realtà del Paese considerate più avanzate. "Umbertide nel XX secolo" si lega idealmente alla collana di Codovini e Sciurpa, che hanno ricostruito la sua storia dalle origini alla seconda guerra mondiale e che rendono il suo passato uno dei più studiati, anche rispetto a centri ben più grandi. Il volume contiene molte integrazioni al testo con schede biografiche, retrospettive storiche e un ampio quadro nominativo e statistico delle elezioni, amministrazioni ed associazioni cittadine.

Non è propriamente un libro. Non è neanche un diario. È un quaderno di pensieri lasciati in cattività che si muovono fra le pagine. Appunti ironici, pungenti... talvolta anche un pò amari, proprio come lo spirito fiorentino di chi li ha scritti. Lei: è una tassista, lui: è il marito e poi, c'è l'altro: il taxi. Intorno a questo triangolo, gira un mondo fatto di pensieri intimi, di ipocondria, di strani clienti, di libertà e di passione. Una scrittura senza pretese, senza alcuna "sfumatura di..." ma, calda, sincera e divertente.

La società e l'economia di Umbertide, in tutto il periodo compreso fra l'Ottocento e il Novecento, sono scarsamente dinamiche, immerse nell'immobilismo che è la nota caratterizzante di una regione marginale come l'Umbria, in cui, con l'eccezione di Terni, non è presente l'industria, l'artigianato è di modeste dimensioni, l'agricoltura è ancorata ad un sistema produttivo antiquato. In quest'ultimo settore, il contratto di mezzadria rivela in tutta evidenza la sua arretratezza, ma il fatto di essere considerato indispensabile al mantenimento della pace sociale fa sì che sia la scelta prevalente di gestione della terra da parte dei propietari.