Libri di Simone Filippetti
I signori del futuro. L'Italia di Giovanni Tamburi
Simone Filippetti
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori Electa
anno edizione: 2022
pagine: 250
Dagli anni Settanta fino ai primi anni Duemila, Giovanni Tamburi, guru di Piazza Affari, grande regista finanziario ma poco conosciuto al grande pubblico, è stato un silenzioso artefice del successo del Made in Italy: dalla Moncler dei celebri piumini alla Prysmian dei meno famosi cavi sottomarini, ha lanciato aziende diventate le numero uno al mondo. Nel 2019 Simone Filippetti ha raccontato la sua storia in un fortunato libro, I signori del lusso, che ripercorreva con gli occhi di Tamburi quattro decenni di storia economica d'Italia. Questo nuovo libro arriva dunque dopo pochissimo tempo ma, tra pandemie e conflitti, siamo di fronte a un mondo stravolto, a una rivoluzione economica, sociale e politica: il virus Covid-19 e la guerra della Russia contro l'Ucraina hanno fatto accelerare la Storia. Che cosa succederà al Made in Italy? Sopravviverà nel mondo post Covid diviso da quella che ha tutto l'aspetto di una nuova cortina di ferro? C'è ancora spazio, nell'economia globale e bipolare, per la piccola e media impresa che ha fatto la fortuna dell'Italia e adesso sembra faticare a stare al passo con i tempi? Dall'agricoltura fantascientifica del figlio di Giulio Natta al serbatoio tecnologico di start-up di Marco Gay; dalla superstar Fedez alla Londra che mangia italiano, il «Romano a Milano» sta tratteggiando l'Italia del domani. Vero erede di Enrico Cuccia, Tamburi è riuscito a mettere insieme i patrimoni delle grandi famiglie italiane e le imprese: il capitalismo senza capitali ha trovato la soluzione al suo eterno dilemma. Prendendo le mosse da dove finiva il precedente libro, I signori del futuro prova a immaginare, attraverso le geniali intuizioni di Tamburi, quale sarà il destino dell'Impresa Italia e a delineare una politica industriale per un Paese che, negli ultimi vent'anni, non l'ha mai avuta.
Un pianeta piccolo piccolo. La fine della globalizzazione
Simone Filippetti
Libro: Copertina morbida
editore: Il Sole 24 Ore
anno edizione: 2021
pagine: 304
Nell'estate del 1982 un pescatore di perle turco scopre per caso un antico relitto vecchio di 3mila anni. Nello scafo, c'era dello stagno che veniva dall'Afghanistan ed era diretto a Micene in Grecia. Nell'età del Bronzo, il Mediterraneo era un grande mercato unico. La prima globalizzazione della Storia crollò perché era un sistema troppo fragile. Trenta secoli dopo, nel 2020, la Storia si ripete: la globalizzazione moderna si inceppa. Un'epidemia segna la fine di un mondo, della globalizzazione "madre e matrigna". Un periodo storico, plasmato dalla TurboFinanza si chiude e un nuovo ordine mondiale sorgerà: è la fine della Movida Economy, dei negozi tradizionali, del lavoro in ufficio e dei ristoranti, ultima incarnazione del consumismo. Sorge l'era della Home Economy: dalla spesa al lavoro, tutto si farà in casa. La Società Matrix, tutti chiusi nel proprio bozzolo virtuale, sta per diventare realtà. Il Coronavirus, capace di interrompere 70 anni di pace e prosperità nel mondo occidentale, farà crollare il castello della globalizzazione costruito sul cemento, in apparenza solido, della finanza?
I signori del lusso. Giovanni Tamburi e l'impero del Made in Italy
Simone Filippetti
Libro: Copertina rigida
editore: Sperling & Kupfer
anno edizione: 2019
pagine: 235
A Porto Santo Stefano, sull'Argentario, in una giornata d'estate di fine anni Settanta inizia la cavalcata di un giovane romano: Giovanni Tamburi. Oggi Tamburi è un guru di Piazza Affari: investitore, merchant banker, consulente. Personaggio sconosciuto al largo pubblico, è uno dei registi dietro al successo di Moncler, il caso mondiale del lusso, e dell'atteso sbarco in Borsa del fenomeno Eataly di Oscar Farinetti. Dalla Ferrari ai cacciaviti preferiti da Valentino Rossi, da Alpitour a iGuzzini, passando per gli abiti di Hugo Boss e gli yacht della Azimut-Benetti, TIP, Tamburi Investment Partners, un po' investment bank, un po' merchant bank, un po' fondo di investimento, ha messo in piedi un polo del Made in Italy. Ricco di retroscena, "I signori del lusso" ripercorre quarant'anni anni di Piazza Affari, dalla Bastogi alla Pirelli Cavi di Marco Tronchetti Provera fino alle alleanze e alle battaglie con Carlo De Benedetti. Questa non è solo la storia di Giovanni Tamburi & Alessandra Gritti, la donna più importante della finanza italiana, ma anche uno spaccato della politica economica, dei mali (tanti) e dei pregi (pochi ma ammirati) di un Paese che ogni giorno affonda nel declino, ma che svetta anche con i suoi marchi osannati in tutto il mondo. Tamburi ha escogitato un modo originale per finanziare le aziende, senza chiedere un euro al già tartassato contribuente: ha coagulato oltre cento famiglie ricche (non ricchissime) e le ha convinte a investire. L'Italia produce gioielli di imprese a cui però una pericolosa ritrosia ad aprirsi e una perenne mancanza di capitali impediscono di fare quel salto a industria globale in grado di sorreggere l'intero Paese. Tamburi e la sua TIP stanno in piccolo cercando di «fare sistema» in un Paese dove è facilissimo litigare e difficilissimo allearsi per contare di più.
Serenissimi affari. I veneti in Borsa tra splendore e declino
Simone Filippetti
Libro
editore: Marsilio
anno edizione: 2014
pagine: 128
Da Luxottica a Safilo, dalla galassia Marzotto a quella dei Benetton, da De Longhi a Nice, questo libro raccontata la storia (anche la più recente), delle maggiori imprese operanti nelle Venezie, i territori della Serenissima. Mettendo impietosamente in fila i numeri, "Serenissimi affari" è la foto-storia di un modello industriale che aveva dato nel corso degli anni '80 e '90 i suoi frutti migliori: protagoniste sono le imprese che furono di successo e oggi soffrono la crisi del Paese, ma anche quelle che hanno vinto la sfida della globalizzazione, divenendo invece, campioni internazionali. La direzione da seguire ora, è quella di un ripensamento del modello imprenditorial-industriale che inauguri un nuovo ciclo di ripresa, in un territorio industriale che resta privilegiato per almeno due motivi: capitali decisivi per il suo sviluppo nei mercati borsistici e un sistema bancario che non chiude i rubinetti, nemmeno di fronte a pesanti piani di ristrutturazione. "Serenissimi affari" si chiude là dove, per molti degli imprenditori veneti, protagonisti di questa storia, inizia un futuro pieno di incognite, che dovrà per forza di cose segnare una profonda discontinuità con il loro passato anticipando, come è sempre stato, le traiettorie del mondo delle imprese a livello nazionale.