Libri di Stefano Bonfanti

Inizia una miniserie tutta a colori in cui il simpatico cinghiale dalle zanne blu fronteggia nientemeno che... la fine del mondo! E non stiamo parlando del nuovo smartphone con wifi satellitare e foto a mille gigapixel, ma dell'unica e vera Aporcalisse! Un misterioso vortice nel cielo sta risucchiando la città, mentre dei loschi figuri - ma con occhiali molto cool - cercano di estorcere a Zannablù informazioni delle quali non ha la benché minima idea. Un arcano artefatto sembra avere a che fare col nostro protagonista e col suo acerrimo nemico Giotto, nonché con la fine del creato così come lo conosciamo. Cosa fare? Forse l'unica soluzione è un viaggio nel tempo per andare da chi aveva già previsto tutto: gli antichi Mayal. Troveremo risposte o soltanto bastonate sul grugno?

Il nostro cinghiale dalle zanne blu finisce a lavorare in un cimitero della Transilvania. Tra vampiri, zombi, lupi mannari e avvocati (tutti rigorosamente maiali), Zannablù si trova ad affrontare un'avventura dal sapore horror ma sicuramente spassosa e demenziale.

E se Biancaneve fosse racchia, Cappuccetto Rosso una psicopatica e i tre porcellini si mettessero in lista per un indistruttibile alloggio popolare? Zannablù, baby sitter interinale, si ritrova a far la guardia a un bimbo incontenibile. Il papà è stato chiaro su due cose: la prima è che se al pargolo succedesse qualcosa di male, il nostro cinghiale verrà passato a fil di lama. La seconda è... non aprire mai quel libro! Ma cosa ci sarà mai di sbagliato nel leggere un inoffensivo libro di fiabe, se tanto più è l'unico modo di intrattenere il piccoletto senza fargli distruggere la casa? Inutile dirlo: la raccomandazione era ben fondata. Il libro mannaro risucchierà il bambino nel suo mondo fatato, intrappolandolo fra "C'era una volta..." e regni lontani lontani. L'unica chance per il baby sitter è gettarsi a sua volta nel varco dimensionale e andarlo a cercare...

Sedicesimo volume della collana "Zannablù" e sua settima parodia. La celebre saga dell'Uomo col Cappello diventa qui l'ambientazione di una commedia degli equivoci, in cui imperversano gli ormai familiari cinghiali e maiali del mondo di Zannablù. Il nostro cinghiale dalle zanne color cobalto vede da sempre nel Professor Indiana Porks il suo mito personale, tanto che la sorte beffarda lo obbliga a celarsi sotto le sue mentite spoglie, per partire alla ricerca di un artefatto di cui nessuno sa niente. Inseguito da un battaglione del Terzo Reich che si cela dietro bislacche coperture, sarà per lui dura sia la missione in sé, sia capire cosa deve fare e perché...

Sono gli eroi (con gli stomaci) più potenti della Terra, un team ben allenato al servizio della più spietat-ehm, generosa multinazionale del multiverso. Più o meno. Come sempre quando c'è di mezzo Zannablù, gli imprevisti e i disastri non tardano a colpire, e questa volta avranno come bersaglio i supereroi che tutto il mondo ama, ma che ogni tanto vorrebbero anche prendersi una pausa...

Quando il mondo, o la provincia di Bergamo, è invasa da non-morti bramosi della carne dei viventi, chi come Zannablù è particolarmente dotato di grasso e deliziosa ciccia è comprensibilmente preoccupato. Per fortuna ha dalla sua parte l'eroico (?) vice-sceriffo Flick Grugnes e una serie di bizzarri personaggi che a qualcuno potrebbero ricordare la più famosa saga a base di zombie della Terra... Ma sì, il Festival di Sanremo! Con il suo carico di esseri senza cervello (e anche di zombie), una delle parodie più amate del nostro zannuto eroe ritorna a colori, in grande formato, in 4K, streaming e presto anche nel vostro frigorifero. Se Zannablù non lo avrà svaligiato prima!

Questa è una storia capace di far venire i sudori freddi al Re del Brivido in persona! Una piccola, pacifica città può essere teatro di avvenimenti orribili. Avvenimenti come le misteriose sparizioni di innocenti bambinetti, o l'avvistamento di un terrificante clown... O per caso i clown sono di più? E uno non ha forse un inconfondibile profilo zannuto? Per fortuna, tra un hamburger e un milkshake, l'eroico (?) e squattrinato Zannablù è pronto a rimettere al loro posto entità mostruose varie e assortite, nonché a scoprire complotti vecchi di decenni. Ma niente paura, al suo fianco avrà un "inseparabile" gruppo di "amici" che lo aiuteranno in tutto e per tutto! O, almeno, gli daranno il loro sostegno sui social. Le parodie di Zannablù ritornano con un caposaldo dell'horror che ha terrorizzato intere generazioni quanto e più di un piatto di pasta scotta. Anche voi galleggerete... nel sangue? No, nella salsa.

Zannablù Gold: due volumi classici di Zannablù in raccolta a colori. Stavolta è il turno di Maiali dei Caraibi: un'esilarante parodia a base di pirati, vascelli, maledizioni, ricchi tesori e consulenze aziendali, interpretata immancabilmente dai suini del mondo di Zannablù. Il nostro eroe, nascosto sull'isola di Tortuga per sfuggire alla leva militare, si ritrova – suo malgrado – a bordo della "Merla Nera", la nave pirata del terribile Capitan Barbunta. Alla testa di un manipolo di ammutinati, il pirata vorrà liberarsi di una strana maledizione che li affligge. La loro sorte e quella dell'ex-proprietario della nave, il prode Capitan Ke Sballow, è immancabilmente legata ad un misterioso talismano, di cui Zannablù sa qualcosa... La seconda storia è uno spaghetti western in piena regola. Per un pasticciaccio legislativo, il mondo dei maiali e dei cinghiali così come lo conosciamo si è trasformato in una terra di frontiera del selvaggio ovest. Zannablù, catapultato in un mondo di colt, cavalli e proiettili, avrà a che fare con gente per la quale le parole "fiducia" e "lealtà" altro non sono che grugniti, mentre l'unica brama di tutti è arrivare all'oro.

Ecco il quarto e conclusivo volume della miniserie «Le Cronache del Porcomondo», saga che ha tenuto col fiato sospeso i lettori più affezionati di Zannablù, nonché tutti gli appassionati di storie in cui uno squinternato manipolo di suini cercano di salvare (o conquistare) il mondo mediante una macchina del tempo e un potentissimo artefatto. Tutto iniziò con l'Aporcalisse, quando il pianeta Terra stava per essere risucchiato da misteriosi vortici cosmici. Ma lo scaltro Giotto, una volta appresi i segreti del viaggio intertemporale, aveva salvato il mondo e nel contempo lo aveva reso sua proprietà personale. Non distinguendo bene la padella dalla brace, il nostro eroe Zannablù fa di tutto per salvare capra (la sopravvivenza del pianeta) e cavoli (la libertà dei terrestri). Nel frattempo il nuovo despota mondiale, non contento di quello che ha già, parte alla volta del pianeta Prospero con smanie di conquista interplanetaria. Questo quarto volume riparte da quindici anni dopo, coi nostri eroi trattenuti da un piccolo inconveniente: una lunga pennichella criogenica...

Per evitare una tragica fine, il cinghiale decide di recuperare la linea con un'alimentazione moderata e un'attività fisica costante. Ma è più facile a dirsi che a farsi, specie se, come Zannablù, si è affetti da un'inguaribile fannulloneria e una smisurata passione per le lasagne. In effetti, cos'altro potevamo aspettarci da un cinghiale? Una commedia fantasiosa in cui anche il più morigerato di noi potrà sorridere riscontrando tante di quelle debolezze che ci insidiano di fronte ai piaceri della tavola, mentre l'ambizione di avere un corpo sano e in forma vacilla e la tentazione avanza.