Libri di Susan Faludi
Nella camera oscura
Susan Faludi
Libro: Libro in brossura
editore: La nave di Teseo
anno edizione: 2019
pagine: 520
“Nell’estate del 2004 sono partita alla scoperta di una persona della quale conoscevo ben poco: mio padre. Il progetto scaturiva da un risentimento, il risentimento di una figlia abbandonata, e la caccia aveva come obiettivo un furbacchione che si era sempre fatto beffa delle leggi, che con grande destrezza si era sottratto a un mucchio di cose: doveri, affetti, responsabilità, rimorsi. Stavo preparando un atto di accusa, raccoglievo elementi di prova in vista di un processo. Solo che a un certo punto la pubblica accusatrice è diventata una testimone.” Così ha inizio la straordinaria indagine di Susan Faludi sulla storia e l’identità di suo padre – e sull’idea stessa di identità nel mondo contemporaneo – a partire dalle dolorose vicende del suo passato famigliare: dopo molti anni di silenzio e di distanza – il padre è infatti residente in Ungheria da tempo – un giorno l’autrice scopre che l’uomo, ormai settantaseienne, ha affrontato un intervento di chirurgia per cambiare sesso. In che modo questo nuovo genitore, che sostiene di essere “una vera donna”, è legato al padre violento, silenzioso e irascibile che lei aveva conosciuto, il fotografo che aveva costruito un’intera carriera sulla falsificazione delle foto? Può questo inatteso presente cambiare il passato, addirittura redimerlo? In un viaggio nei recessi di un’infanzia e di una generazione, attraverso l’Ungheria e un labirintico mondo di storie oscure, Susan Faludi conduce una ricerca coraggiosa e dettagliata, cavalcando con inclemente ritmo narrativo su confini storici, politici, religiosi, di genere, per arrivare a porre la domanda di un uomo e di un’intera epoca: si può scegliere la propria identità o non c’è modo di sottrarvisi?
Il sesso del terrore. Il nuovo maschilismo americano
Susan Faludi
Libro: Copertina rigida
editore: Isbn Edizioni
anno edizione: 2008
pagine: 407
Attraverso un'impressionante mole di dati, articoli e dichiarazioni, Faludi dimostra che, grazie a stampa e tv pronte a esaltarsi perfino del passato da wrestler di Rumsfeld, la tragedia è stata sfruttata per restaurare categorie che si speravano seppellite per sempre. Quelle incarnate dai miti dell'uomo forte e guerriero e della donna debole, indifesa e sottomessa. Una reazione che affonda le radici nel puritanesimo, nei miti machisti della conquista del West e negli scenari texani di Bush. Di fronte allo shock, gli USA non hanno saputo fare altro che chiudersi a riccio, riconducendo l'evento allo schema logico della guerra tra le quattro mura di casa, in ogni famiglia. Il risultato è il ritorno a un ottuso patriottismo misogino, la descrizione di una svolta reazionaria terribilmente simile nelle intenzioni a quella dei Paesi islamici più retrogradi.

