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Libri di Theresa Révay

La vita danza solo per un istante

La vita danza solo per un istante

Theresa Révay

Libro: Libro in brossura

editore: BEAT

anno edizione: 2018

pagine: 496

Abissinia, primavera 1936. L’intrepida reporter Alice Clifford, corrispondente per il New York Herald Tribune, è nelle terre dell’Impero d’Etiopia per documentare l’orrore della guerra che infuria da mesi. L’aviazione italiana, con il ricorso alle bombe all’iprite, ha ridotto allo stremo l’esercito del Negus. Il Leone di Giuda è in ginocchio e ormai nessuno può impedire agli italiani di entrare da vincitori ad Addis Abeba. Impulsiva e sfrontata, con i capelli biondi, le labbra carnose e gli occhi di un azzurro limpido, Alice ha scelto quell’esistenza sul filo del rasoio spinta dal desiderio di avventura e dall’urgenza di raccontare la verità ai lettori del New York Herald Tribune. L’infanzia segnata da un grave trauma, ha cercato d’imporre a sé stessa la solitudine quasi come una penitenza, avendo imparato a proprie spese quanto sia pericoloso lasciarsi consumare dagli altri. In Abissinia, tuttavia, quel rigore è destinato a durare poco. Due incontri la rendono consapevole della sua impossibilità di essere padrona di sé fino all’ossessione. Il primo con Karlheinz Winther, corrispondente del Völkischer, organo ufficiale del Partito nazionalsocialista tedesco. Uomo affascinante dal fisico imponente, Winther è oggetto di veri e propri racconti leggendari. Alcuni dicono che, incaricato di far saltare la Transiberiana durante la Grande guerra, sia stato arrestato dai russi e rinchiuso in un campo di prigionia in Siberia, dal quale però sia riuscito a fuggire raggiungendo a piedi la Mongolia in pieno inverno. Altri affermano che dopo un duello con un ufficiale delle SS, marito di una sua amante, sia stato costretto ad allontanarsi da Berlino. Il secondo incontro è con il principe Umberto Ludovici, un diplomatico italiano spedito in Abissinia da Galeazzo Ciano, un uomo con uno sguardo sincero, i modi e i tratti signorili e franchi, e un indomabile desiderio di libertà che ne fa quasi un adolescente smarrito.
18,00

L'altra riva del Bosforo

L'altra riva del Bosforo

Theresa Révay

Libro: Libro in brossura

editore: BEAT

anno edizione: 2015

pagine: 362

Un anno infausto il 1918 per Selim Bey e per l'intera Stamboul. Le navi da guerra degli Alleati hanno gettato l'ancora nel Bosforo, e la città freme di sdegno per quell'intrusione. Inglesi, francesi, italiani, persino greci. Un'invasione d'infedeli, l'umiliazione più grande. Certo, gli ottomani hanno perso la guerra e firmato l'armistizio con gli inglesi il 30 ottobre. Il triste spettacolo dei profughi ospitati nei cortili delle moschee - intere famiglie scacciate dal progressivo disfarsi di un Impero in decadenza - è, tuttavia, una ferita ancora aperta nel cuore di Selim e di sua moglie Leyla. A questo si aggiunga la scomparsa, e il ritorno a casa in circostanze ancora peggiori, di Ahmet, il loro piccolo di sette anni. Desideroso di andare a contemplare le corazzate nel porto, Ahmet ha superato il muro di cinta che protegge la loro proprietà e si è immerso nel dedalo della vecchia Stamboul. Dopo lunghe ore di angosciosa attesa, è riapparso in compagnia di un francese, Louis Gardelle, un ufficiale snello, asciutto, con i capelli neri ingrigiti sulle tempie e, alle mani, il tremito tipico dei combattenti con l'anima ammaccata dalle ostilità. Messo in tempo di guerra, Gardelle ha annunciato la buona e la cattiva novella. La buona: la ricomparsa di Ahmet, raccolto dal suo autista davanti al paraurti della sua macchina. La cattiva: la requisizione da parte dei francesi della casa in cui Selim e Leyla hanno vissuto da sempre...
15,90

Le luci bianche di Parigi

Le luci bianche di Parigi

Theresa Révay

Libro: Libro in brossura

editore: BEAT

anno edizione: 2014

pagine: 445

Nel febbraio del 1917 a San Pietroburgo la guerra civile è nell'aria. I negozi sono presi d'assalto, gli operai paralizzano la città a suon di scioperi e i rivoltosi chiedono a gran voce che lo zar restituisca la Russia al popolo. Solo la contessina Ksenija, figlia del generale dell'esercito Fèdor Sergueievitch, sembra non preoccuparsene. Per lei esistono solo ricevimenti, balletti e torte al cioccolato da dividere con la sorellina Masa davanti al caminetto. Quando suo fratello maggiore Sasa parte per il fronte, però, e il padre viene giustiziato da un gruppo di uomini "col busto bardato di cartucciere e in testa copricapi di pelliccia", Ksenija capisce che la Rivoluzione - qualunque cosa sia - non ama i ricchi, e scappa in Europa. La sfortuna, tuttavia, non l'abbandona. Durante il viaggio la ragazza perde anche la madre e, una volta sbarcata a Parigi, è costretta a ricamare vestiti giorno e notte per pagare l'affitto della mansarda in cui vive con la sorella. Una sera, però, si imbatte in un giovane fotografo di moda, Max von Passau, e avverte "lo strano presentimento" che quello sconosciuto avrà un ruolo importante nella sua vita. Tra i due è amore a prima vista. Un amore purissimo, travolgente, che va contro ogni logica. Perché lui è sposato e deve tornare a Berlino per alcuni affari di famiglia, e perché lei deve occuparsi del fratello Sasa, rientrato malconcio dal fronte, e della sorellina che sta muovendo i primi passi come modella...
16,50

La soffiatrice di vetro

La soffiatrice di vetro

Theresa Révay

Libro: Copertina rigida

editore: Sonzogno

anno edizione: 2007

pagine: 429

1945. Livia Grandi è la giovane erede di una famiglia di mastri vetrai di Murano. Sul letto di morte, il nonno le affida la formula segreta del celebre "chiaroscuro", eleggendola così a vera continuatrice dell'arte famigliare. Nel difficile periodo dopo il conflitto Livia si strugge per le sorti dell'azienda e per i sentimenti contrastanti che la legano a due uomini: l'affetto per il marito Francois e la passione segreta e divorante per Andreas, reduce di guerra. Hannah Wolf, discendente di una famiglia boema di industriali vetrai, a pochi mesi dalla fine del conflitto finisce in un campo di rifugiati. È incinta, vittima di uno stupro di gruppo, e partorisce una bambina che più che una speranza rappresenta un doloroso tormento: come si può amare il frutto di una violenza? Sarà proprio il "chiaroscuro" veneziano, e il comune amore per la millenaria arte della lavorazione del vetro, a unire i destini di queste due donne forti e appassionate.
18,00

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