Libri di Trilla Martini

Bambini e adulti vivono e lavorano serenamente nella casa-albergo che sta sul ciglio della montagna a sbirciare il vuoto. Ma il tempo passa, i bambini ora sono ragazzi e la scuola li ha condotti nella vicina città di pianura. Tra nuove amicizie e affari di cuore si disperdono. Sarà però sufficiente il Natale per farli ritornare, tutti uniti, lassù.

Don Bernardino sa che avrà un figlio maschio. Ogni tanto sulla faccia placida, come per un tic nervoso, compaiono occhi brillanti come le biglie di vetro dei giochi infantili. È un lampo e la faccia si riassopisce; ma in quella frazione di secondo ogni cosa ed ogni persona, ogni atteggiamento ed ogni espressione vengono assorbiti, giudicati, catalogati. L'autrice costruisce una società caratterizzata da regole rigidamente precise sullo sfondo di una umanità discutibile. Una società che ... così deve essere, e che, forse, già esiste.

Dal precedente romanzo "Mektub (è scritto)" l'autrice isola un personaggio femminile ricco di contrasti che qui diventa protagonista. Protagonista davvero.

"... Il mio deserto è così pieno di luce da crearti in pochi giorni due rughe verticali sulla fronte contratta ... Ti copre gli occhiali con la finissima polvere di quarzo o di silice, ti sbiadisce irreversibilmente i colori degli abiti, ti infila la sua sabbia nel colletto e nelle tasche e nelle pagine del libro ..." Una giovane biologa, disillusa e sola, ha bisogno di tutto ciò per raggiungere l'equilibrio giusto al fine di imparare a vivere. Ed è mektub: su, tra le stelle, è già tutto scritto.