Libri di V. Carrassi
Essere marxisti in filosofia
Louis Althusser
Libro: Copertina morbida
editore: edizioni Dedalo
anno edizione: 2017
pagine: 256
Che cosa è la filosofia? Che cosa la distingue dalle scienze? E, soprattutto, che cosa vuol dire essere marxisti in filosofia? Questi i principali interrogativi su cui riflette Louis Althusser nel suo libro scritto nel 1976, ma pubblicato postumo solo nel 2015 e ora tradotto in italiano. L'autore sottopone a una critica puntuale e rigorosa tutta la tradizione filosofica occidentale: da Platone a Kant, da Hegel a Heidegger, nessuno ne esce indenne. Se con Epicuro, Machiavelli e Spinoza si fa strada una diversa idea di filosofia, è però con Marx che si aprono prospettive realmente nuove e promettenti. In realtà, secondo Althusser, Marx non ha fondato l'ennesima filosofia, ma una rivoluzionaria scienza della storia che spiega finalmente come nascono, si evolvono e si trasformano le pratiche umane. Solo il marxismo, pertanto, può contrapporsi seriamente all'ideologia dominante e fornire un efficace strumento teorico con cui sovvertire l'ordine politico e sociale.
Strutture antropologiche dell'immaginario. Introduzione all'archetipologia generale
Gilbert Durand
Libro: Libro in brossura
editore: edizioni Dedalo
anno edizione: 2009
pagine: 584
Tra le più importanti opere contemporanee di antropologia, il libro di Gilbert Durand rappresenta una sintesi delle ricerche sulle strutture e sulla tipologia dei contenuti simbolici, quali risultano dai miti e dai frequenti rimandi alle arti, alla letteratura e alle diverse civiltà. Una sorta di "giardino" delle immagini, ordinato come la "botanica" di Linneo. Un repertorio organizzato attorno ad alcuni grandi schemi strutturali. Qui l'immaginario si manifesta in una retorica profonda, che conferisce il primato allo spazio "figurativo", sostituendo ai processi della spiegazione discorsiva classica, processi esplicativi spaziali e topologici.
L'impostura politica nel Medioevo
Gilles Lecuppre
Libro: Libro rilegato
editore: edizioni Dedalo
anno edizione: 2007
pagine: 472
Il Medioevo osservato nella prospettiva dell'impostura politica, giocata in particolare sull'identità di personaggi che si fingono re, principi e signori d'ogni sorta. Abbracciando un periodo di quasi cinquecento anni - dagli albori del XII alla fine del XV secolo -, l'opera esamina in tutte le sue sfaccettature un fenomeno caratteristico delle vicende politiche dell'Europa tardomedievale, spia emblematica di tutta una temperie sociale e culturale. Seguendo un percorso "cronologico", l'autore individua innanzi tutto i presupposti di una civiltà propensa all'insorgere dell'impostura, quindi ritrae i protagonisti della messinscena, infine delinea le diverse tappe lungo le quali si snoda un'impresa votata al fallimento, ma comunque in grado di sollevare questioni essenziali riguardo al processo in atto di fondazione dello Stato moderno. Pur tra le lacune, le reticenze e le falsificazioni dei testimoni - ma forse proprio in virtù di ciò - il discorso procede secondo un itinerario coerente in grado di offrire uno spaccato esemplare dei meccanismi che sottendono il dibattito politico, anche al di là dell'età medievale. Più in generale, dall'esteso ventaglio di episodi presi in considerazione, emerge un quadro molto complesso, uno scenario ricco di spunti di riflessione intorno a concetti di primario rilievo, quali la realtà e la finzione, la verità e la menzogna, la fede e l'illusione.
Adulteri e cornuti. Storia della sessualità maschile tra Medioevo e modernità
Maurice Daumas
Libro: Libro rilegato
editore: edizioni Dedalo
anno edizione: 2008
pagine: 477
A detta dello stesso autore, questa ricerca prende spunto da un enigma che abbraccia circa tre secoli di storia europea, nella lunga transizione che dal Medioevo porta agli albori della Modernità. L'enigma è rappresentato dall'ambigua e paradossale centralità assunta da un tema apparentemente frivolo, le "corna". Se da un Iato c'è l'adulterio, che tutte le leggi condannano come una delle colpe più gravi, seria minaccia al buon ordine della società, dall'altro le corna ne costituiscono il lato ludico, faceto, la rielaborazione "mitica" di un argomento scottante. Nella realtà è la donna a pagare il prezzo della repressione, dato che all'uomo è concessa una libertà di costumi che rende l'adulterio un fenomeno tipicamente maschile, emblema della subalternità femminile. L'uomo, d'altra parte, assume il ruolo del protagonista: vittima di una pretesa tendenza al tradimento della donna, ma soprattutto eroe incontrastato di una cultura propriamente rinascimentale, tanto ossessionata dall'argomento "corna" da farne materia privilegiata di riso ed evasione. In quest'ampia e dettagliata analisi - che si avvale di un ricco e puntuale apparato documentario e bibliografico - le sfere della realtà e della finzione, del desiderio e della paura, della norma e della trasgressione si intrecciano per disegnare la geografia sessuale e sentimentale di un'intera epoca.
Gli etruschi. Alle origini della nostra civiltà
Jean-Marc Irollo
Libro: Libro rilegato
editore: edizioni Dedalo
anno edizione: 2008
pagine: 177
Riemersi da un millenario oblio nel Rinascimento, gli etruschi hanno rappresentato negli ultimi secoli una materia di studio tanto affascinante quanto sfuggente. Questioni ancora in parte insolute, quali le origini di questo popolo o la sua lingua, si affiancano alla tangibile bellezza dei dipinti e delle sculture, provenienti soprattutto dalle necropoli, e agli innegabili contributi culturali e artistici ereditati dalla civiltà romana. L'autore ci guida nell'esplorazione di un mondo che già i contemporanei avevano giudicato con un misto di meraviglia e riprovazione, in particolare per uno stile di vita non esattamente conforme ai canoni "classici" di stampo greco-romano, basti pensare all'emancipazione della donna. L'uno dopo l'altro sfilano gli aspetti salienti della civiltà etrusca, dall'arte alla religione, dall'economia alla politica, dalla società ai costumi; ambiti nei quali riscontriamo piccole o grandi singolarità da cui emerge una chiave di lettura alternativa dell'Antichità. Sospesi fra una vitalità e una passione per la natura senza eguali, e una fatale attrazione verso la morte, individuale e di tutta la loro civiltà, gli etruschi risultano un soggetto quanto mai attuale.
Un Medioevo greco. Bisanzio tra IX e XV secolo
Évelyne Patlagean
Libro: Copertina rigida
editore: edizioni Dedalo
anno edizione: 2009
pagine: 474
Un volume che getta nuova luee sulla storia dell'Impero bizantino, troppo a lungo ritenuto un inerte residuo della Romanità antica. Prendendo in esame l'epoca che va dal IX al XV secolo, l'autrice delinea un'immagine di Bisanzio molto più vivace e complessa di quanto generalmente si creda; ne emerge il quadro di una compagine sociale e politica coinvolta in pieno dai coevi fenomeni che nel frattempo stanno ridisegnando l'Europa latino-germanica. Concentrando la sua attenzione sui legami familiari, sui vincoli di fedeltà e sull'organizzazione dei poteri, la Patlagean mostra come sia del tutto lecito parlare di dinamiche feudali anche tra i confini dello Stato bizantino, sgombrando così il campo dalla visione, mutuata dall'opera antesignana di Marc Bloch, di un Medioevo esclusivamente "figlio delle invasioni". Anche grazie all'ausilio di una ricchissima e variegata documentazione bibliografica, nonché di un corredo cartografico e genealogico di assoluto rilievo, ripercorriamo nel dettaglio le tappe di una vicenda perennemente in bilico tra la conservazione di un passato prestigioso e le esigenze di un presente che impone nuovi assetti.
Un ateo racconta la fede. Storia di un'invenzione che ha cambiato il mondo
Matthew Kneale
Libro: Libro rilegato
editore: edizioni Dedalo
anno edizione: 2014
pagine: 267
Fin dalla preistoria l'uomo ha manifestato l'innata tendenza a spingersi oltre i confini della realtà visibile e immaginare entità, mondi e fenomeni soprannaturali. Un'immaginazione nutrita in primo luogo dalle paure, dalle ansie e dai pericoli che hanno scandito il cammino delle civiltà umane. È innanzitutto da un bisogno di rassicurazione - ci dice l'autore - che sono nate e si sono sviluppate le credenze essenziali su cui i vari popoli hanno costruito le loro religioni nel corso del tempo. Poche ma potenti idee - quali la divinità (una sola o molte), il peccato, la profezia, l'aldilà, la fine del mondo, il premio e il castigo eterni - continuamente rielaborate hanno dato forma ed espressione ai nostri peggiori incubi, così come ai nostri sogni più luminosi. Il libro si interroga sui presupposti e i moventi che stanno alla base della fede e delle sue manifestazioni, soffermandosi sullo spettacolo unico ed emozionante che l'immaginazione religiosa imbastisce da millenni per tutti, credenti o atei.
La ricerca della felicità. Dall'età dell'oro ai giorni nostri
Georges Minois
Libro: Libro rilegato
editore: edizioni Dedalo
anno edizione: 2010
pagine: 376
L'età dell'oro, epoca fuori dal tempo e dalla storia, ritrae la felicità perfetta, la beatitudine di uomini e donne che hanno tutto ciò che vogliono. Al pari dell'equivalente sacro del paradiso terrestre, si tratta di un mito antichissimo ma costantemente attualizzato, un sogno che accompagna fedelmente l'uomo, un'utopia che assume forme e contenuti diversi a seconda dei contesti, ma che si scontra fatalmente con la dura e imperfetta realtà. Malgrado le magnanime speranze ogni volta riposte, quella della ricerca della felicità è la storia di uno scacco, di un inseguimento che non ha mai fine, di una corsa generosa verso un obiettivo privo di una vera consistenza. Da Esiodo ai filosofi antichi, dal pessimismo medievale all'ottimismo del Rinascimento, dagli auspici della Rivoluzione francese alla concezione borghese della felicità, dalle utopie ideologiche del XX secolo fino alle moderne conquiste della scienza e della tecnica, si snoda un itinerario di vertiginosi alti e bassi, di generose impennate e di rovinose cadute. L'umanissimo desiderio di ricercare la felicità, evolvendosi nello spazio e nel tempo, ci aiuta a comprendere l'uomo e la sua storia.
Il desiderio del vino. Storia di una passione antica
Jean-Robert Pitte
Libro: Libro rilegato
editore: edizioni Dedalo
anno edizione: 2010
pagine: 308
Nessun frutto della terra e del lavoro umano ha mai incontrato nella storia il successo arriso al vino. Assurto ben presto a ingrediente caratterizzante della dieta mediterranea, esso si è caricato di tutta una serie di connotazioni simboliche che ne hanno fatto un punto di riferimento nella cultura e nell'immaginario di tanti popoli, in particolare nella sfera religiosa. Bevanda consacrata tanto dalla mitologia greca quanto dalla tradizione ebraica e cristiana, il vino si è imposto come una sorta di ponte fra il nostro mondo e l'aldilà, fra l'umano e il divino, grazie alla sua peculiare capacità di rallegrare, di esaltare, di inebriare, dunque di condurre chi lo beve in un'altra dimensione, magari fino all'oblio della sua condizione terrena. Niente come il vino incoraggia la convivialità, il piacere dello stare insieme e del confrontarsi in tutta franchezza, ma esso può anche trasformarsi in pericolosa fonte di perdizione, come è attestato da tanti episodi di provenienza biblica, letteraria o folklorica. Nel ripercorrere le tappe salienti di una vicenda storica che ha contrassegnato profondamente la nostra cultura, l'autore delinea inoltre un itinerario geografico, che ci mostra come il vino sia riuscito ad ampliare progressivamente la sua area di influenza, tanto da dar luogo a una "mondializzazione felice che favorisce il calore umano e il dialogo tra i popoli". La trattazione è completata da un ricco apparato iconografico. Prefazione di Paolo Scarpi.
Il sociologo e lo storico. Dialogo sull'uomo e la società
Pierre Bourdieu, Roger Chartier
Libro: Libro in brossura
editore: edizioni Dedalo
anno edizione: 2011
pagine: 112
Pierre Bourdieu incontra lo storico Roger Chartier e insieme danno luogo a un serrato e appassionante dibattito su questioni di notevole rilievo e di grande attualità. Il libro ripropone cinque conversazioni radiofoniche andate in onda nel 1988, nel corso delle quali, con l'immediatezza e la schiettezza che solo il dialogo può offrire, la sociologia e la storia si confrontano a tutto campo, evidenziando punti di contatto e divergenze insanabili, ma soprattutto due differenti prospettive da cui osservare e studiare l'uomo e la società del nostro tempo. Chartier incalza Bourdieu sui temi portanti della sua riflessione teorica, dandogli l'opportunità di esprimersi, con agguerrita e sofferta lucidità, sui nodi più controversi e più scottanti della sua opera. Un dialogo che investe le basi stesse del fare sociologia e del fare storia, interrogandosi sulla validità dei loro metodi, sulle condizioni nelle quali operano, sul loro ruolo nella società. Un libro prezioso, un brillante ^costruttivo scambio intellettuale, un'occasione per riflettere a fondo sul mondo nel quale viviamo. Prefazione di Mirella Giannini.
Antropologia. Dal locale al globale
Mondher Kilani
Libro: Libro in brossura
editore: edizioni Dedalo
anno edizione: 2011
pagine: 480
A diciassette anni dalla sua prima uscita, questa introduzione all'antropologia, in edizione aggiornata e ampliata, non si presenta come un semplice manuale. È bensì un'opera che problematizza e sottopone a critica i fondamenti epistemologici, l'apparato concettuale e il senso di una disciplina che riflette, forse più di qualsiasi altra, i fenomeni complessi che caratterizzano il nostro tumultuoso presente. Al tempo stesso, nella maniera più chiara e piana possibile, ne presenta e analizza gli oggetti empirici, i metodi, i contenuti, le scuole, considerando inoltre il suo ruolo nel più ampio contesto delle scienze sociali. L'antropologia, a parere di Kilani, può ancora costituire un punto di vista specifico sul reale nella misura in cui è capace di pensare e articolare i rapporti tra locale e globale, tra continuità e discontinuità, tra unità e diversità del genere umano. Se essa, come ritiene l'autore, è principalmente impresa di traduzione fra culture, i suoi scopi sono tradurre nel linguaggio di un sapere scientifico globale e comunicabile la varietà dei saperi e delle culture locali e contribuire così alla comprensione e alla risoluzione dei conflitti contemporanei.
La stregoneria. Storia di una follia profondamente umana
Colette Arnould
Libro: Libro rilegato
editore: edizioni Dedalo
anno edizione: 2011
pagine: 430
Argomento ampiamente frequentato dalla storiografia (e non solo), la stregoneria ha sempre suscitato notevole curiosità in un vasto pubblico, una curiosità talvolta morbosa, che ha spesso nuociuto alla qualità degli studi ad essa dedicati. Il merito di quest'opera risiede innanzitutto nel rigore scientifico con cui l'autrice interroga la storia e ne trae interpretazioni che investono l'uomo nelle pieghe più intime e oscure del suo immaginario e del suo inconscio. Il libro va dritto al cuore del problema, ripercorrendo le tracce di una storia che affonda le radici nell'antichità e giunge fino ai nostri giorni, dopo aver caratterizzato in forme diverse il Medioevo e l'epoca moderna. Medea e Circe sono le mitiche progenitrici di una figura, quella della strega (e, in minor misura, dello stregone), che riesce a catalizzare su di sé alcuni nodi cruciali della vicenda storica dell'Occidente, in un groviglio nel quale religione, superstizione e magia convivono. Una lucida e penetrante analisi storico-culturale, capace di svelare meccanismi e moventi di un fenomeno da cui abbiamo ancora molto da imparare. Prefazione di Massimo Centini.