Libri di V. Nardoni
Con i baci che imparai dalla tua bocca. Poesie inedite. Testo spagnolo a fronte
Pablo Neruda
Libro: Copertina morbida
editore: Passigli
anno edizione: 2022
pagine: 128
A oltre quarant'anni dalla scomparsa di Pablo Neruda escono le poesie inedite ritrovate in quaderni e in altri fogli appartenenti agli archivi della fondazione che conserva l'intero patrimonio del grande poeta cileno. Procedendo infatti alla catalogazione completa dei documenti esistenti, si è visto che oltre alle otto raccolte uscite postume, ma già predisposte dallo stesso Neruda - tutte pubblicate dalla Passigli Editori nel corso di questi anni -, restavano altre poesie inedite, databili a partire dagli anni Cinquanta fino agli ultimi mesi di vita: poesie di varia ispirazione, tra cui spiccano alcune poesie d'amore, come "Cosa dà alla tua mano d'oro la foglia d'autunno che canta", la bellissima lunga poesia dedicata a Matilde Urrutia. Non è facile sapere per quale motivo non furono pubblicate. In alcuni casi si tratta certamente di poesie di grande rilievo, e nel complesso, pur con i limiti delle raccolte non riviste dagli autori, di un nuovo e importante tassello nella produzione del poeta cileno. Come scrive nella nota introduttiva Darío Oses, direttore della biblioteca e degli archivi della Fondazione a Isla Negra, «per la loro qualità letteraria e per il loro interesse, sono poesie che meritano senz'altro di essere aggiunte all'opera stampata e conosciuta di Pablo Neruda». Le poesie sono corredate da note dello stesso Oses che inquadrano i testi nell'ambito dell'opera di Neruda, dando conto dei supporti cartacei in cui comparivano e proponendone la datazione; inoltre, il volume è arricchito dalla prefazione del poeta spagnolo Pere Gimferrer, che si sofferma sull'importanza di questa edizione.
Venezia, un interno. Ediz. italiana e spagnola
Javier Marías, Hervé Bordas
Libro: Copertina morbida
editore: Mavida
anno edizione: 2012
pagine: 96
Può sembrare curiosa l'idea di un libro su Venezia, realizzato da un editore italiano, il cui testo è di uno scrittore spagnolo e le cui illustrazioni sono di un artista francese; a questa apparente stranezza, si potrà aggiungere che le fotografie di Hervé Bordas e lo scritto di Javier Marias non sono nati insieme, i due autori neppure si conoscono, e la sola cosa che sembrano avere in comune è il loro amore per Venezia. Javier Marias ha soggiornato a lungo negli anni giovanili nella città lagunare, al punto da poterla definire la sua "seconda città"; proprio a Venezia, fra le altre cose, ha scritto due dei suoi romanzi più importanti, "L'uomo sentimentale" e "Tutte le anime". Hervé Bordas, da quando è approdato a Venezia, non ha voluto più lasciarla, e nel cuore di Venezia, a due passi dal Teatro La Fenice, da anni dirige la sua galleria di grafica. Bordas, che proviene da una famiglia che tanto ha dato alla stampa originale del Novecento (il nonno è stato il più grande dei maestri litografi, quel Fernand Mourlot che ha realizzato centinaia delle più belle litografie di Braque, Picasso, Chagall, Mirò, Matisse ecc.), ha sempre affiancato alla sua professione l'attività di fotografo; ma non di fotografo in senso generico, bensì di fotografo di Venezia.
Poesie d'amore. Testo spagnolo a fronte
Federico García Lorca
Libro: Libro in brossura
editore: Passigli
anno edizione: 2006
pagine: 152
Se è vero, come scrive Gaetano Chiappini nella prefazione a questo volume, che "tutta la poesia di Federico Garda Lorca è poesia d'amore, dentro l'amore, sull'amore, per l'amore", è anche vero che è possibile, nell'ambito della sua ricca produzione poetica, scegliere e riunire quelle liriche nelle quali il tema amoroso appare in tutta la sua evidenza e, insieme, viene esemplificato in ogni suo risvolto umano e poetico. Il risultato è quello di un vero e proprio canzoniere amoroso, uno dei grandi canzonieri amorosi del Novecento, e, insieme, una nuova chiave di lettura che ci permette di penetrare in profondità nel mondo poetico del grande poeta spagnolo; un mondo complesso e affascinante, dove l'amore è la verità, la speranza, il bene, ma anche il male della vita. Poesia dell'amore, dunque, ma anche del disamore, che qui si offre ai lettori nella scelta e traduzione di Valerio Nardoni.
Il libro, oltre la duna
Andrés Sánchez Robayna
Libro: Libro in brossura
editore: Passigli
anno edizione: 2008
pagine: 137
"Quello che forse più colpisce in questo libro limpido, musicale e profondo di Andrés Sánchez Robayna - uno dei protagonisti della poesia spagnola contemporanea - è la sua grande ricchezza, poetica e concettuale insieme. Partendo dai dati concreti della propria geografia fisica - le Canarie, le loro dune, il loro mare, il loro vulcano - e interiore - un'infanzia e un'adolescenza rivisitate o meglio ricreate nel loro 'senso' verso la poesia -, l'opera si allarga in tutte le direzioni: e a compiere questo miracolo è proprio 'il libro', non solo quello della memoria individuale del poeta, ma quello in cui sfociano tutti i libri, questo e gli altri, nostri e non nostri: la nostra storia 'verticale', se vogliamo, in cui tutto arriva a coesistere, in una sorta di presente persistente. È così che il libro si apre oltre la duna, e i suoi versi sono intrisi sì di storia letteraria, ma non nel senso esteriore che si potrebbe pensare; l'hanno assunta in se stessi, nella loro sostanza e fisionomia, e sanno ora costruire non semplici se pur eleganti reminiscenze, ma un vero e proprio ponte che permette loro di rappresentare una storia sempre nuova e originale, quella dell'uomo e della sua opera. " (Fabrizio Dall'Aglio)
Sguardi
Javier Marías
Libro: Copertina morbida
editore: Passigli
anno edizione: 2010
pagine: 128
Se è vero che "Miramientos" sembra occupare un posto un po' defilato nell'opera letteraria di Javier Marias, è anche vero che questo volume, come scrive Elide Pittarello, "evidenzia una componente fondamentale della sua scrittura: la sfida all'esperienza pragmatica, la scommessa sulle identità fragili . incerte come la vita stessa . che ogni suo libro lancia con differenti dosi di immaginazione". Sono quattordici ritratti di scrittori di lingua spagnola osservati e anzi "perseguiti" attraverso le loro fotografie; e a questi quattordici se ne aggiunge un quindicesimo, e cioè l'autore stesso, che nel suo conclusivo "Autoritratto farsesco" si comporta allo stesso modo che negli altri casi. L'idea che sta infatti alla base di questo volume è di analizzare i volti e gli atteggiamenti, concentrarsi soltanto su queste fisionomie "parlanti" cercando di dimenticare tutto il resto, che sia la frequentazione personale con alcuni di loro - da Aleixandre a Benet, da Savater a Cabrerà Infante, da Martinez Sarrión a Mendoza - o che sia l'eco profonda e consapevole delle loro vite e delle loro opere - da Quiroga a Valle-Inclàn, da Borges a Bioy Casares, da Lorca a Cernuda, da Neruda a Victoria Ocampo. Prefazione di Elide Pittarello.
Non arrendetevi!
Stéphane Hessel, Lluìs Urìa
Libro: Copertina morbida
editore: Passigli
anno edizione: 2013
pagine: 59
In questo nuovo pamphlet, scritto alla vigilia della sua morte nel febbraio 2013, Stéphane Hessel riflette sui fenomeni di protesta che avevano trovato nelle pagine del suo celebre "Indignatevi!" la loro spinta ideale. Approfondendo le motivazioni che avevano ispirato quel fortunato appello, venduto in oltre quattro milioni di copie, in questo suo nuovo scritto Hessel si rivolge a quei movimenti che in tutta Europa hanno fatto della protesta la loro ragione d'essere, invitando vecchi e nuovi "Indignati" a non farsi incantare da pericolosi populismi: "Indignarsi non basta. Se qualcuno crede che per cambiare le cose basti manifestare per le strade, si sbaglia. E necessario che l'indignazione si trasformi in un vero impegno". È un invito alla società civile, e in particolare ai giovani, a una rinnovata partecipazione attraverso quelle istituzioni che in una democrazia sono un indispensabile tramite tra il potere e i cittadini: i partiti politici. Hessel non ha dubbi: "I partiti politici tradizionali si sono chiusi troppo in se stessi... Se volete che le cose cambino, il lavoro deve essere fatto con l'aiuto dei partiti. Perfino con i loro difetti, le loro imperfezioni, le loro insufficienze... Bisogna infiltrarsi nelle loro strutture per cercare di cambiarne il funzionamento dall'interno". Il padre della protesta spontanea degli "Indignados" invita insomma a non farla degenerare nell'anti-politica.
Detectives, mostri e fantasmi. Le grandi storie del brivido
Fernando Savater
Libro: Copertina morbida
editore: Passigli
anno edizione: 2021
pagine: 224
Con "Detectives, mostri e fantasmi" si chiude la trilogia che Fernando Savater ha dedicato all'«arte di raccontare storie». Come nei due precedenti volumi - "Pirati e altri avventurieri" e "Luoghi lontani e mondi immaginari" - Savater passa in rassegna un'ampia serie di opere, svariando tra cinema e letteratura, e lo fa soprattutto da appassionato e intelligente lettore che confessa i suoi amori più antichi e mai abbandonati. Protagonisti di questo terzo volume sono i grandi autori del 'brivido', in particolare Edgar Allan Poe e Agatha Christie, visti come due dei principali rappresentanti di una letteratura che da una parte non ha mai cessato di fondarsi sul 'mistero' nelle sue molteplici forme, ma dall'altra ha sempre voluto affrontarlo con tutte le chiavi che ha a disposizione, prima di tutte quelle della logica. Fra questi due versanti, si situano autori e personaggi indimenticabili, dal grande Sherlock Holmes all'epopea tragica di King Kong, dai maestri del racconto gotico come M. R. James e Lovecraft ad uno degli eroi dell'infanzia di Savater, il bambino William Brown con la sua banda di 'fuorilegge'. E poi: Ian Fleming e Michael Crichton, con le loro trasposizioni cinematografiche, e tanti altri autori noti e meno noti. Savater si mostra ancora una volta lettore onnivoro, ma non solo: ogni libro, ogni storia è un'occasione per riflettere non soltanto sulla letteratura e sulle differenze tra i diversi generi, ma anche sul nostro rapporto coi libri, sulla nostra capacità e volontà di leggerli fuori dai pregiudizi, e dunque senza tarpare le ali all'immaginazione e senza vergognarsi di provare piacere quando lo si prova, e semmai interrogandosi su questo piacere che la strana esperienza 'aggiuntiva' della lettura offre a tutti noi.
Maremoto. Testo spagnolo a fronte
Pablo Neruda
Libro: Libro in brossura
editore: Passigli
anno edizione: 2013
pagine: 64
Apparsa in soli 110 esemplari nel 1970, e corredata dalle xilografie dell'artista svedese Carin Oldfeldt Hjertonsson, la breve raccolta "Maremoto" è tra le meno conosciute del grande poeta cileno. Si tratta tuttavia di un'opera importante, che dal terrore della furia devastatrice si apre a una sorta di breve campionario di quelle creature marine che tanta parte hanno avuto nell'ispirazione poetica di Neruda. Se infatti "Maremoto" si avvicina, già nel titolo, ad altre poesie di quegli anni - come "Mareggiata nel 1968," "Terremoto in Cile" e "Cataclisma", raccolte in appendice alla presente edizione -, tutte connesse ai gravi sismi che avevano colpito il Cile a più riprese, è anche vero che, come scrive Valerio Nardoni nella prefazione, "nello spirito di Neruda, non c'è distruzione che non porti con sé il segno e la possibilità di una rinascita".
Mentre le donne dormono
Javier Marías
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2014
pagine: 193
Un fantasma degli anni Trenta più spaventato dei malcapitati a cui compare, un capitano dell'esercito di Napoleone durante la campagna di Russia, il protagonista de "L'uomo sentimentale" ritratto quando era ancora bambino, un maggiordomo bloccato in un ascensore, un caso di "doppio" a Barcellona che porterà alla rovina, un caso di "doppio" in Inghilterra che porterà all'orrore, un "ciccione schifoso" in adorante contemplazione di una donna dalla bellezza tanto ideale da apparire irreale... Sono solo alcuni dei personaggi di questi racconti scritti nell'arco di trent'anni che testimoniano un percorso narrativo in costante ascesa.
Non arrendetevi!
Stéphane Hessel
Libro: Copertina morbida
editore: Passigli
anno edizione: 2014
pagine: 69
In questo pamphlet, scritto alla vigilia della sua morte, Stéphane Hessel riflette sui fenomeni di protesta che avevano trovato nelle pagine del suo celebre "Indignatevi!" la loro spinta ideale. Approfondendo le motivazioni che avevano ispirato quel fortunato appello, venduto in oltre quattro milioni di copie, Hessel si rivolge a quei movimenti che in tutta Europa hanno fatto della protesta la loro ragione d'essere, invitando vecchi e nuovi "indignati" a non farsi incantare da pericolosi populismi: "Indignarsi non basta. Se qualcuno crede che per cambiare le cose basti manifestare per le strade, si sbaglia. E necessario che l'indignazione si trasformi in un vero impegno". È un invito alla società civile, e in particolare ai giovani, a una rinnovata partecipazione attraverso quelle istituzioni che in una democrazia sono un indispensabile tramite tra il potere e i cittadini: i partiti politici. Hessel non ha dubbi: "I partiti politici si sono chiusi troppo in se stessi... Se volete che le cose cambino, il lavoro deve essere fatto con l'aiuto dei partiti. Perfino con i loro difetti, le loro imperfezioni, le loro insufficienze... Bisogna infiltrarsi nelle loro strutture per cercare di cambiarne il funzionamento dall'interno". Prefazione di Matteo Renzi.
Pellegrinaggio
Clara Janés
Libro: Copertina morbida
editore: Passigli
anno edizione: 2016
pagine: 122
Lungo un itinerario che attraversa il cuore della Toscana, da Volterra a San Gimignano, da Certaldo a Bagno Vignoni, sulle tracce di quella stessa 'Toskana' che costituisce l'ambientazione di una delle opere dell'amatissimo poeta ceco Vladimir Holan, Clara Janés compie un pellegrinaggio esistenziale e poetico in cui confluiscono paesaggi, visioni, ricordi di una vita intera. C'è un viaggio reale, in queste pagine: quello che Clara Janés fa, "zaino a spalle", insieme a due amiche artiste, qui chiamate Esuvia e Amara; è c'è poi un altro viaggio, non meno reale, che si svolge insieme a questo: un viaggio nella bellezza che è insieme l'esperienza concreta, tangibile di quei "libri dell'antica pittura italiana che furono i miei maestri"; la bellezza come consolazione e la bellezza come senso ultimo dell'esistenza, perché, come dice Cioran in una riflessione posta in calce al libro, "L'amore per la bellezza è inseparabile dal sentimento della morte". Prefazione di Gaetano Chiappini, postfazione di Luca Pantani.
La guerra (1936-1937)
Antonio Machado
Libro: Copertina morbida
editore: Passigli
anno edizione: 2017
pagine: 72
È difficile capire per quale strana ragione la raccolta "La guerra", pur essendo stata pubblicata dallo stesso Antonio Machado, non sia poi stata inclusa nella sua integralità all'interno delle diverse edizioni della sua opera completa. Se la prima ragione di questa singolarità poteva risiedere nella lunga epoca franchista - dal momento che Machado, contrariamente al fratello Manuel, aveva aderito alla causa repubblicana e sarebbe poi morto proprio in seguito all'allontanamento da Barcellona e al faticoso viaggio verso la Francia -, resta invece più difficile darsi una spiegazione per le edizioni più recenti. Si tratta di un libro composito, dove, oltre alle poesie, tra le quali una famosa e splendida dedicata alla morte di Garcia Lorca (Il delitto fu a Granada), compaiono una serie di prose di diverso genere ma tutte legate al tragico periodo in cui sono state concepite, quello della guerra civile; un libro dunque molto particolare, ma non meno fondamentale per comprendere in tutta la sua complessità la figura di uno dei più grandi poeti del secolo scorso. Accompagna la nostra edizione un saggio di Jaume Pont - lo studioso catalano a cui va il merito di avere riportato l'attenzione su quest'opera - che inquadra perfettamente "La guerra" all'interno della sua cornice letteraria e storica.