Libri di V. Natale (cur.)
Spiritelli, amorini, genietti e cherubini. Allegorie e decorazioni di putti dal Barocco al Neoclassico
Libro: Copertina morbida
editore: Silvana
anno edizione: 2016
pagine: 144
Un originale volume dedicato ai piccoli protagonisti di tante opere d'arte classiche, decorazioni ed affreschi: putti, amorini, cherubini e spiritelli. Dalle sembianze in genere di graziosi e paffuti bimbetti, questi soggetti hanno conosciuto enorme fortuna nel Rinascimento e via via nei secoli successivi, riempiendo case e chiese, quadri e sculture, prevalentemente a scopo decorativo. Nel catalogo, curato da Vittorio Natale, sono documentati dipinti, sculture in terracotta, in marmo, in legno policromo, mobili, stampe, bronzi e argenti. Fra gli autori presenti, Guido Reni, Isidoro Bianchi, Bartolomeo Guidobono, Guglielmo Caccia detto il Moncalvo, Francesco Cairo, Francesco Ladatte, Pietro Piffetti, Michele Antonio Rapous, Ignazio e Filippo Collino, ma anche artisti internazionali quali Carle Van Loo, Camillo Rusconi e di Paul Heermann.
Angelo Cignaroli. Vedute del Regno di Sardegna. Catalogo della mostra (Torino, settembre 2012 - gennaio 2013)
Libro: Copertina rigida
editore: Silvana
anno edizione: 2012
pagine: 239
Il volume, curato dalla Fondazione Accorsi-Ometto e da Vittorio Natale, è dedicato alla vasta produzione di vedute piemontesi di Angelo Cignaroli, che costituisce, almeno dal punto di vista quantitativo, la più ricca mappatura iconografica del Piemonte della seconda metà del Settecento. Questi dipinti, non solo particolarmente significativi per la storia dell'arte, ma anche preziosi come fonti per la storia del territorio, sono oggetto qui per la prima volta di una specifica iniziativa editoriale. Le oltre 150 opere catalogate sono state organizzate secondo un criterio topografico diviso per province, quasi a voler suggerire un "viaggio pittoresco" attraverso i territori del Regno di Sardegna. Le ricerche condotte in quest'occasione hanno permesso di meglio focalizzare anche il ruolo del più noto Vittorio Amedeo, padre di Angelo, non solo come paesaggista, ma anche come pittore di vedute. Il volume documenta finalmente in modo esaustivo l'attività vedutistica di due indiscussi protagonisti dell'arte piemontese della seconda metà del Settecento.