Libri di Valeria Poti

Fiamma Volpini è una giovane donna di 34 anni appena compiuti. Vive una vita serena, con un lavoro che la soddisfa in pieno. Un’esistenza, la sua, fatta di piccole certezze e di comodi equilibri, anche emotivi, e di una sicura e consolidata routine. Finché un giorno accade l’impensabile: dalla casa madre della multinazionale dove Fiamma da anni lavora, giunge una donna incaricata di tagliare il 20% delle 100 teste presenti a libro paga. Dopo un iniziale smarrimento, Fiamma si ritrova ancora in organico ma con tutt’altra mansione: dovrà fare da segretaria alla tagliatrice di teste. Un turbine di emozioni negative, di afflizioni interiori e di vessazioni subite faranno di Fiamma la vittima prediletta della violenza e delle angherie della nuova direttrice delle risorse umane, portando Fiamma sull’orlo del baratro. Starà a lei decidere se soccombere definitivamente alle umiliazioni, pur di conservare il lavoro, o tentare la strada per una rivincita, in primis con se stessa. A guidarla nella sua scelta, la figura eterea e fonte di energia della nonna Olga, scomparsa il giorno del suo trentesimo compleanno, alla quale è rimasta agganciata in maniera indissolubile. [...]

Giugno 2024: inizia l'estate. In un clima ideale quanto irreale per il nostro tempo, la protagonista si mette in viaggio, attraversando la sua città, Terni, con un rinnovato disincanto. Giunge fino ad Arrone, nella valle del fiume Nera, per prelevare una persona speciale, una donna di quasi 90 anni. La porterà lungo gli argini del fiume, il vecchio Nahar, oggi Nera, per percorrere con lei una lunga camminata a ritroso nel tempo, controcorrente, fino al paese di origine dell'anziana signora, il piccolo borgo di Macenano. Tra luoghi incantati, natura rigogliosa, il canto regolare della corrente del fiume, le due donne rivivranno un passato fatto di ricordi autentici, semplici e genuini di un modo di vivere tanto lontano dai nostri giorni ma capace di gettare una luce nuova su quello che, col tempo e col progresso, abbiamo, tutti, inevitabilmente perso.

Liberamente tratto da una storia vera, narra le vicende di un funzionario di Polizia che, dopo l'8 settembre del 1943, per salvare le vite di 300 artigiani della provincia in cui presta servizio, viene deportato in Germania dove resterà quasi due anni internato in un lager nazista. La storia si evolve a spasso nel tempo, attraverso gli occhi e le riflessioni interiori della nipote Margherita che solo in età adulta scopre la verità sulla vita del nonno, morto a 94 anni senza aver mai parlato con nessuno della sua prigionia.