Libri di Vittorio Melis
Sardo. Luce degli dei
Vittorio Melis
Libro: Copertina morbida
editore: PTM Editrice
anno edizione: 2006
pagine: 384
Asmara finalmente ti ho ritrovata
Vittorio Melis
Libro: Libro in brossura
editore: Montedit
anno edizione: 2019
pagine: 340
L'opera descrive il ritorno dell'autore nella capitale dell'Eritrea, Asmara, sua città natale nella quale ha trascorso i primi anni della sua infanzia. Per ben due anni consecutivi l'autore, ha visitato località, monumenti, cimiteri, luoghi di culto, mercati, immergendosi tra la gente eritrea, a cui è legato da una profonda vicinanza di affetti, e con cui ha avuto modo di conversare, soprattutto con gli anziani. Tutto ciò collegato con i racconti dei propri genitori, di parenti, di colleghi e amici degli stessi genitori e di amici dello stesso autore che hanno vissuto a lungo in Eritrea, l'autore ha cercato di ripercorrere gli impervi sentieri della Storia dell'epoca coloniale e post coloniale italiana, di "rivivere" quella realtà e di scoprire quale impronta hanno lasciato i coloni italiani nel suolo della primogenita colonia e nel cuore del popolo eritreo. Per capire se quel periodo coloniale è stato un passato di vergogna o un passato di cui essere orgogliosi.
Aldo Scardella. Il dramma di un innocente
Vittorio Melis
Libro
editore: PTM Editrice
anno edizione: 2010
pagine: 432
La sera tardi dell'antivigilia di Natale del 1985, veniva ucciso da un commando di tre malviventi incappucciati e armati di pistole, il titolare del Bevimarket mentre si apprestava a chiudere la sua rivendita di liquori, in via dei Donoratico, a Cagliari. Sei giorni dopo veniva arrestato un giovane studente universitario, il ventiquattrenne Aldo Scardella, che abitava a circa centocinquanta metri dal luogo del delitto e completamente estraneo alla vicenda. Sequestrato alla sua famiglia, Aldo, senza alcuna prova, veniva incarcerato e segregato in una cella di isolamento, dapprima nel carcere di Oristano e poi in quello tristemente famoso di "Buoncammino" di Cagliari, e impedito anche di incontrare l'avvocato, scelto dalla sua famiglia, per poter predisporre una benché minima difesa. Dopo 185 giorni di dura segregazione passati tra sofferenze inaudite, disperazione, impedito persino di assistere alla Messa della Santa Pasqua, mai interrogato dal giudice istruttore, sordo alle sue disperate grida di innocenza, privato dapprima della libertà e poi della dignità, diritti inalienabili di ogni individuo, Aldo veniva riconsegnato cadavere alla sua famiglia in quell'infausto 2 luglio 1986. Il romanzo rivive il dramma di questo innocente, la cui vita è stata spezzata da una "Giustizia" ingiusta, spietata e superficiale, e il cui martirio è obbligo raccontare per un doveroso tributo alla sua memoria.

