Libri di Zhongshu Qian
Uomini bestie demoni. Quattro racconti tradotti dal cinese
Zhongshu Qian
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2013
pagine: 172
Accade a volte che i contorni siano sfocati, e che la natura delle cose sia mutevole e cangiante: uomini che si sentono dei, bestie che si comportano come uomini e demoni dai sentimenti umani animano le pagine della raccolta "Uomini bestie demoni" di Qian Zhongshu, che viene qui proposta nella traduzione integrale italiana. I regni dell'umano e del divino si intrecciano e convivono, mentre personaggi d'ogni sorta cercano affannosamente di tirare le redini delle loro vite, risultando invece semplici burattini nelle mani dell'autore. I racconti propongono un panorama umano sempre attuale, consentendo al lettore di guardare allo sviluppo delle vicende con occhio ironico, ma allo stesso tempo compassionevole, perché vi sono situazioni che valicano i confini dello spazio e del tempo: la Cina della prima metà del Novecento diventa un qualsiasi posto in un qualsiasi tempo, e il lettore viene inevitabilmente assorbito dalle vicende narrate, diventando egli stesso uno dei tanti personaggi che le abitano.
Fortezza assediata
Zhongshu Qian
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
pagine: 528
Sul finire degli anni Trenta Fang Hongjian, giovane di buona famiglia, colto e intelligente ma incapace di prendere in mano il timone della propria vita, rientra nella Cina occupata dai giapponesi dopo un lungo "soggiorno di studi" in Occidente. In realtà ha bighellonato per l'Europa e tutto quello che è riuscito a procurarsi è un falso diploma di dottorato, acquistato per corrispondenza per soddisfare le aspettative di chi lo ha finanziato e della famiglia. Dal momento in cui sbarca dal transatlantico nel porto di Shanghai la sua vita è un susseguirsi di avventure professionali e sentimentali dalla tonalità tragicomica, in una perenne fuga da situazioni in buona parte create da lui stesso e dalla sua inettitudine. Capolavoro di narrativa parodistica e di finezza psicologica, Fortezza assediata (1947) gioca con le tradizioni letterarie e la filosofia sia orientali sia occidentali, satireggiando la classe media e gli intellettuali cinesi in un periodo di profonda trasformazione. Irriverente e coltissimo, dietro l'andamento picaresco nasconde una riflessione universale sulla condizione dell'uomo, sospeso tra idealismo e realismo, dentro e fuori la "fortezza assediata" della propria esistenza e delle relazioni sociali. Tutto ciò in una lingua brillante e dai molteplici registri, che alterna acute metafore, citazioni erudite e giochi di parole, efficacemente resa da Maria Gottardo e Monica Morzenti in questa prima versione italiana di un testo fondamentale della letteratura cinese del Novecento.

