Biografie e storie vere

“Un conservatore rivoluzionario” è la storia di militanza politica in Penisola Sorrentina di Raffaele Esposito. Un racconto di vita che si intreccia in maniera indissolubile con le vicende del territorio, della sua amata Piano di Sorrento, dove sono impiantate salde le sue radici. Il testo ripercorre gli eventi che hanno visto un ragazzino organizzare il primo sciopero in una scuola media della Penisola Sorrentina e diventare poi leader dei comitati studenteschi, durante gli anni di frequentazione dell’Istituto Nautico. Esponente di spicco della sinistra peninsulare ha vissuto, non senza sofferenze, i relativi cambiamenti, dal Partito Comunista Italiano, all’esperienza dei Democratici di Sinistra, fino al Partito Democratico. Questo testo rappresenta una preziosa memoria storica, in cui emerge l’orgoglio di appartenenza, la propensione al bene comune da promuovere e costruire con determinazione, attraverso l’associazionismo e la cittadinanza attiva. Infine le pagine sono farcite di episodi particolari e curiosi della vita privata e pubblica dell’autore.

1968, Vietnam del Sud. George Armstrong Custer è l’uomo giusto nel posto giusto. Nessuno, più del giovane generale, è adatto ad affrontare la guerra sporca e spietata che si combatte nelle giungle e nelle risaie del martoriato paese asiatico. Idolatrato dai suoi uomini, amato o odiato dai suoi sottoposti, il comandante del 7° Reggimento di Cavalleria Corazzata si ritrova a dover affrontare l’esercito nordvietnamita e i combattenti Viet Cong nel corso di quello che si preannuncia come lo scontro decisivo del conflitto. Ma anche nell’infuriare della battaglia, il generale porta con sé un misterioso fardello: il ricordo di un abominio che credeva relegato per sempre nelle tenebre del suo passato, e che invece si rivela pronto a uscire di nuovo dall’ombra per tormentarlo. E l’orrore si aggiunge all’orrore.

Il titolo di questo volume prende le mosse dal fortuito ritrovamento delle rivelazioni di Antonio Princi, che vedremo sarà uno dei compagni di Musolino, ma anche colui che lo tradirà tentando di farlo arrestare.

Questa biografia, pensata per tanto tempo, vuole essere una rivisitazione della mia storia vista ripensando agli eventi che ho vissuto come vittima e protagonista. Tutti gli eventi raccontati sono sempre presenti nella mia mente come se li vivessi oggi. Alcuni eventi vorrei poterli rivivere perché molto belli, mentre altri per poterli affrontare con scelte e comportamenti diversi. Indietro non si torna, ma posso e voglio guardare al futuro con ottimismo e speranza. Con un QRCODE che dà la possibilità di scaricare un PDF accessibile ai non vedenti.

Racconti, aneddoti ed annotazioni turistiche relative ad oltre mezzo secolo di esperienze condotte in campeggio ed a contatto con la natura e le bellezze paesaggistiche e culturali.

"In questo libro ho voluto raccogliere trentaquattro anni di lavori tra i più significativi. Alcuni mi hanno dato grande soddisfazione, altri meno, alcuni realizzati per clienti le cui vicissitudini li hanno destinati all’oblio, ed infine altri che sono rimasti incompiuti, sulla carta, cestinati. Soprattutto questi ultimi, a parer mio, non meritavano questo destino. Questo libro quindi vuole anche essere un riscatto dall’oblio, un modo per riportare in vita, per lasciare un piccolissimo segno, in questo mondo ridondante di immagini." (Mario Delucis)

Prima di compiere ventisette anni, Kwame Onwuachi, vincitore del James Beard Award, aveva già aperto — e chiuso — uno dei più chiacchierati ristoranti d’America, oltre ad aver avviato un’attività di catering con i soldi guadagnati vendendo caramelle in metropolitana. Figlio di un padre violento e di una madre cuoca, Onwuachi cresce nel Bronx, dove conosce la realtà delle gang e lo spaccio di droga. Da adolescente, viene spedito a vivere per quasi due anni con il nonno in un remoto villaggio della Nigeria per “imparare il rispetto”. Le difficoltà incontrate durante il college lo portano a un soffio dal baratro. Ma è l’amore per il cibo a salvare Kwame, che studia al Culinary Institute of America, la principale scuola del settore, e fa la gavetta nei migliori ristoranti stellati di New York, come il Per Se e l’Eleven Madison Park, fino a partecipare in TV a Top Chef. Onwuachi condivide la straordinaria storia della sua formazione culinaria in un memoir brutalmente onesto che intreccia temi sociali e cultura gastronomica, razzismo e riflessione sulle radici della cucina nera, e si inserisce nella tradizione ereditata da quel ‘Kitchen Confidential’ che ha consacrato Anthony Bourdain.