Lindau: I Draghi
Non c'è più religione? Le risposte di un filosofo
Marco Vannini
Libro: Libro in brossura
editore: Lindau
anno edizione: 2025
pagine: 96
Perché le chiese si svuotano? E per quale motivo, invece, fioriscono i corsi di meditazione e mille discipline che pretendono di avere un rapporto con lo spirito? Che cosa cercano i nostri contemporanei? Perché le religioni ufficiali non sembrano capaci di intercettarne i bisogni? Per rispondere a queste domande nessuno è più adatto di Marco Vannini, il grande studioso di Meister Eckhart e della tradizione mistica dell'Occidente. Le sue risposte conducono dritte a una conclusione: non è entrata in crisi la fede, ma la credenza, cioè quell'insieme di contenuti su cui si basa l'apparato dogmatico delle religioni. La sete di assoluto è sempre viva e forse soltanto l'esperienza della mistica è in grado di soddisfarlo.
Warren Buffett. L'investitore intelligente. Come arricchirsi quando gli altri perdono
Hélène Constanty
Libro: Libro in brossura
editore: Lindau
anno edizione: 2025
pagine: 172
Warren Buffett è un uomo d'affari geniale e atipico, per principi, strategie, stile di vita. Quando tutti si improvvisavano speculatori finanziari, lui continuava sulla sua strada: investire i propri soldi in modo sicuro, comprando quando la borsa scende e solo i titoli di aziende solide, gestite da amministratori capaci, che svolgono un'attività stabile e con prospettive favorevoli a lungo termine. Per questo non ha difficoltà a essere uno dei grandi azionisti della Coca-Cola e della Gillette e contemporaneamente il padrone di piccoli negozi a conduzione familiare. Warren Buffett è sempre stato un accanito e instancabile «lavoratore» del capitale che dalla pacifica e anonima città di omaha controlla una delle fortune più grandi al mondo.
La cultura dell'odio. Media, università e artisti contro Israele
Nathan Greppi
Libro: Libro in brossura
editore: Lindau
anno edizione: 2025
pagine: 422
Il 7 ottobre 2023 ha segnato una cesura nella storia d’Israele e del popolo ebraico: all’indomani del più grande massacro di ebrei avvenuto dopo la Shoah, in tutto il mondo si è fatto evidente un odio che fino a quel momento in molti non avevano voluto o non erano riusciti a vedere. Tra i principali focolai di questo sentimento vi sono ambienti che sarebbero preposti a contrastare il pregiudizio e l’intolleranza: i media, le università, il mondo dello spettacolo. Se in passato gli intellettuali e gli artisti si sforzavano di nascondere l’ostilità verso gli ebrei dietro la critica alle politiche israeliane, operando una distinzione tra antisionismo e antisemitismo, oggi l’odio fondato su basi etniche e religiose è assolutamente esplicito. Nathan Greppi svolge una disamina puntuale ed esaustiva dei molti modi in cui esso si manifesta nel mondo della comunicazione e in quello accademico, nella musica e nella letteratura, nel cinema e nei fumetti, nella convinzione che solo svelandone le radici e la natura si può sperare di contrastarlo e di costruire un dibattito più serio e proficuo. Prefazione Ugo Volli.
Mio signore, fa’ che qualcosa resti. Viaggio semiserio (molto serio!) intorno al «politicamente corretto»
Lino Sacchi
Libro: Libro in brossura
editore: Lindau
anno edizione: 2025
pagine: 168
Viviamo il tempo del «politicamente corretto» e dell’autofustigazione, di tabù ed egemoni fanatismi (il green su tutti), che mascherano un nuovo autoritarismo. Il tempo della bestia con sette teste e dieci corna, talora chiamata cancel culture, talora ideologia woke. Se non ti adegui, la condanna è, come minimo, l’esilio culturale, l’ostracismo ideologico. Ad esempio, dell’ignobile passato dell’Occidente non deve restare in piedi nulla, a cominciare dalle statue di statisti ed esploratori, generali, artisti e scienziati. Qualcuno vorrebbe bandire Mozart e Beethoven dall’insegnamento musicale per far spazio al rap. Altri eliminare dal dizionario pronomi, aggettivi e sostantivi tacciati di non essere inclusivi. Si assiste a una deriva verso il fasullo: falsi pacifisti inneggiano ad Hamas, donne con cromosoma xy picchiano sul ring donne con cromosoma xx. Non si salvano le istituzioni democratiche né le conquiste della medicina; i diritti sono branditi come corpi contundenti e i punti di vista si moltiplicano all’infinito, annullandosi. Così censurata, la civiltà occidentale appare sul viale del tramonto. Dalla ribellione a questo cupio dissolvi nascono queste pagine fatte di argomenti a volte irridenti e a volte impegnati, che sfidano con coraggio e orgoglio la mannaia più micidiale del nostro tempo: il negazionismo. Da qui un unico, doveroso avvertimento: questo libro non entrerà senza un warning in nessuna biblioteca pubblica.
Il grido segreto di un bambino. Maternità surrogata e il diritto di chi nasce
Anne Schaub-Thomas
Libro: Libro in brossura
editore: Lindau
anno edizione: 2024
pagine: 376
Il 16 ottobre 2024 il Senato ha approvato in via definitiva il disegno di legge per rendere la maternità surrogata «reato universale». La gestazione per altri – già vietata nel nostro paese dal 2004, con la legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita – sarà dunque punibile anche se un cittadino italiano vi ricorrerà in uno stato in cui la pratica dell’utero in affitto è legale. La pena prevista arriva fino a due anni di reclusione, a cui si aggiunge una multa fino a un milione di euro. Aldilà delle questioni politiche, giuridiche, culturali e sociali che solleva, la gestazione per altri pone seri problemi di natura etica, spesso frettolosamente accantonati. Da parte femminista si sottolinea soprattutto il pericolo di un uso strumentale, quando non di uno sfruttamento commerciale, del corpo della donna. Più rare, anche in ambito scientifico, sono invece le riflessioni dedicate all’esperienza che il bambino compie nel grembo materno e nei suoi primi mesi di vita. Anne Schaub-Thomas, psicologa e psicoterapeuta, sulla scorta delle più recenti scoperte delle neuroscienze e della sua esperienza clinica, ci spiega quale sia il grido richiamato nel titolo del libro e, con rigore e delicatezza, presenta gli studi che dimostrano quanto la vita prenatale e i primi mesi dopo il parto costituiscano un periodo di grandissima importanza sia per lo sviluppo psichico del bambino sia per la vita futura dell’adulto. È necessario e urgente, scrive, interrogarsi su quali siano le conseguenze a lungo termine di una pratica tanto artificiale e invasiva, che non può essere valutata soltanto in base al desiderio di avere un figlio trasformato nel «diritto ad avere un figlio», un diritto presunto la cui legittimità è tuttora da dimostrare.
Business plan e finanza non dicono tutto. Il percorso di crescita personale e organizzazione aziendale per imprenditori che desiderano il successo in azienda e nella vita privata
Silvia Ferrari, Marco Massari
Libro: Libro in brossura
editore: Lindau
anno edizione: 2024
pagine: 224
Cosa significa veramente avere successo come imprenditore? È possibile che il successo aziendale e la felicità personale siano strettamente legati? In questo libro rivoluzionario viene sfatato il mito che tutto dipenda da numeri e piani d’azione. Al contrario, gli autori sostengono che il business plan e la finanza, così come le altre funzioni aziendali classicamente intese, pur essendo fondamentali, non sono l’unico aspetto da considerare quando si tratta di gestire un’azienda. Quello che ci propongono e che può fare la differenza è un approccio diverso, che tiene conto anche dell’elemento «umano». Per questo affrontano temi quali l’importanza della crescita personale in ambito imprenditoriale, l’influenza dell’organizzazione aziendale nel successo dell’impresa, la necessità di un equilibrio tra vita professionale e privata, l’utilità di tecniche e strategie specifiche per gestire lo stress e mantenere la motivazione. Non mancano esercizi pratici e molti utili consigli. Prefazione di Helios Pu.
I profeti dell'Apocalisse. La civiltà occidentale sta distruggendo il mondo?
Giancarlo Genta, Paolo Riberi
Libro: Libro in brossura
editore: Lindau
anno edizione: 2024
pagine: 354
Dall’inizio del Novecento sono decine le apocalissi annunciate in Occidente: apocalissi nucleari, tecnologiche, climatiche, per citarne solo alcune. Ma quante se ne sono poi effettivamente realizzate? Gli autori di questo volume analizzano con dovizia di dati e dettagli nove previsioni catastrofiche − tra le altre, la sovrappopolazione mondiale, la mancanza di risorse, le epidemie, la fine del capitalismo − arrivando alla conclusione che in realtà si tratta di «apocalissi percepite», ovvero «rappresentazioni soggettive che gli uomini di oggi formulano e divulgano in merito alla fine del loro mondo». Questo non significa naturalmente che tutto stia andando per il meglio, ma che i problemi, quando esistono e sono seri, hanno caratteristiche assai diverse da quelle soltanto «immaginate» e richiedono soluzioni che spesso non sono affatto quelle prospettate. È dunque davvero necessario – come spesso si sente dire – stravolgere il nostro stile di vita e cancellare le più profonde radici della nostra civiltà? Una seria riflessione si impone. «I pericoli ci sono e i disastri possibili ci sono stati e sono sempre dietro l’angolo. Ma anziché ingigantirli e dichiararci impotenti, se non regredendo e rinunciando alle nostre conquiste, dobbiamo affrontarli con raziocinio e intelligenza. Che sono da sempre le nostre armi migliori. Non esistono catastrofi decisive, ma sfide». (dalla Prefazione di Chicco Testa)
Eurabia. Come l'Europa è diventata anticristiana, antioccidentale, antiamericana, antisemita
Bat Ye'or
Libro: Libro in brossura
editore: Lindau
anno edizione: 2024
pagine: 432
Da mezzo secolo l’Europa «pianifica» con i paesi della Lega Araba la fusione delle due sponde del Mediterraneo in un nuovo, mostruoso agglomerato che Bat Ye’or ha suggestivamente denominato «Eurabia» (un’espressione subito fatta propria da Oriana Fallaci). Questo progetto, perseguito con coerenza attraverso il cosiddetto «Dialogo Euro-Arabo», ha portato alla graduale, ma inesorabile trasformazione del continente europeo in un ibrido asservito alle esigenze politiche e agli standard culturali del mondo arabo. Tutto ha avuto inizio con la crisi petrolifera del 1973 e con l’ambizioso progetto, soprattutto francese, di costruire un asse geopolitico e ideologico alternativo a quello americano e atlantico. In un arco di tempo relativamente breve l’Europa ha sacrificato la sua indipendenza politica, oltre che i suoi valori culturali e spirituali, in cambio di garanzie (in gran parte illusorie) contro il terrorismo e di qualche vantaggio economico. Sulla base di una documentazione ampia e minuziosa, l’autrice ricostruisce le attività e gli strumenti che hanno prodotto questa folle deriva, dagli anni del pieno funzionamento del Dialogo Euro-Arabo alle perverse scelte sul piano della politica estera (adozione di un’ideologia antisemita e antisionista, demonizzazione di Israele e degli USA, sdoganamento del terrorismo islamico e di Arafat). E naturalmente ne individua i molti responsabili politici, culturali e religiosi. Il bilancio è drammatico. Questa politica ha condotto (e conduce) alla mancata integrazione degli immigrati musulmani, al proliferare di cellule terroriste islamiche in tutto il continente, al ripudio da parte dell’Europa delle sue radici ebraico-cristiane e al conseguente stravolgimento della sua identità culturale, religiosa ed etica. Per altro, come scrive Bat Ye’or nella nuova introduzione, «per il momento non si vede alcun vero sforzo di riforma da parte delle autorità ufficiali musulmane. L’Occidente ha i mezzi non militari per esigere chiarimenti, ma avrà il coraggio di farlo?».
Il libro nero di Hamas. L'antisemitsmo islamico e il miraggio dei due Stati
Carlo Panella
Libro: Libro in brossura
editore: Lindau
anno edizione: 2024
pagine: 376
«L’ultimo giorno non verrà fino a quando i musulmani non combatteranno contro gli ebrei, e i musulmani non li uccideranno...». Articolo 7 dello Statuto di Hamas. Stupri di massa di centinaia di donne ebree sventrate e mutilate, più di mille assassinati, fra cui vecchi e bambini massacrati col machete, seimila feriti. Questo è il bilancio del pogrom di Hamas in Israele avvenuto il 7 ottobre 2023. Il più grande ed efferato sterminio di ebrei dopo la Shoah, con oltre 200 ostaggi catturati, compresi donne e bambini di uno e due anni. Capire Hamas, sviscerarne l’odio contro gli ebrei, è indispensabile per contrastare l’antisemitismo che impazza anche in Occidente. Hamas non vuole uno Stato palestinese accanto a quello ebraico. Vuole un Califfato islamico. Non vuole pace. Vuole distruggere Israele perché è lo Stato degli ebrei, perché odia gli ebrei. Hamas è una mafia che governa Gaza col terrore e ruba miliardi dagli aiuti internazionali destinati ai palestinesi, che usa come scudi umani, salvo poi fingere di piangerne la morte; che opprime le donne e incarcera e condanna a morte i gay; che indottrina i bambini per farli diventare kamikaze contro gli ebrei. Hamas non nasce in reazione a Israele, ma è frutto di una tradizione islamica millenaria che incolpa gli ebrei di complottare contro la comunità musulmana e li vuole sottomessi. L’antisemitsmo islamico, da secoli prima della nascita di Israele, nutre l’odio musulmano per l’ebreo e oggi impedisce la pace tra israeliani e palestinesi. I musulmani che respingono l’odio e tendono la mano a tutte le fedi, che sono in maggioranza, stentano a prendere le distanze da Hamas. Per Hamas invece simpatizzano apertamente milioni di immigrati musulmani in Europa che intensificano gli atti di antisemitismo. Questo è il dramma dell’oggi.
I nuovi barbari. In Occidente è vietato pensare (e parlare)?
Giulio Meotti
Libro: Libro in brossura
editore: Lindau
anno edizione: 2023
pagine: 128
Secondo la vulgata pseudoprogressista l’immigrazione è sempre un bene e le frontiere esistono soltanto per essere valicate, l’Occidente deve espiare la sua stessa esistenza, il genere è separato dal sesso ed esiste in infinite varianti, la famiglia naturale è male, il cristianesimo è un relitto da cancellare, la vita umana non inizia mai e finisce quando lo decidiamo noi, il transumanesimo è l’orizzonte dell’uomo contemporaneo... Si potrebbe continuare a lungo con questo campionario di affermazioni grottesche, e a lungo si potrebbe riderne, se le conseguenze non fossero libri proibiti, censurati e al macero; parole e idee vietate; intellettuali processati e accademici allontanati… Perché la «diversità» è sì la nuova bandiera, ma non vale se a essere diverse sono le opinioni. Come si può continuare nella difesa di una civiltà di cui non ci permettiamo di vedere la straordinaria e mostruosa trasformazione? Una civiltà che, per uno strano paradosso, volendo emancipare l’individuo lo ha reso schiavo? Qualche anno fa si è a lungo parlato di «scontro di civiltà»? Ma oggi forse non esistono neppure più civiltà che potrebbero scontrarsi, tutte sono scomparse a favore di una «cultura» standardizzata, i cui vari elementi sono difficilmente distinguibili se non per lievi e innocue differenze di colorazione. Quello a cui stiamo assistendo è piuttosto lo shock della non-civiltà. In questo nuovo regime, libertà illimitata e dispotismo illimitato non sono più in opposizione. Si sono fusi.
Fascismo infinito. L'ossessione per il pericolo nero che ci impedisce di vedere il nuovo regime
Francesco Borgonovo
Libro: Libro in brossura
editore: Lindau
anno edizione: 2022
pagine: 184
Il fascismo non esiste. Eppure sembra non finire mai. È l’ombra scura che si manifesta alla vigilia di ogni scadenza elettorale, è il tema prediletto della polemica giornalistica, da anni infesta le trasmissioni televisive e le pagine dei giornali. Dal fascismo occorre prendere le distanze, ma allo stesso tempo bisogna parlarne, discuterne e indagarne i più minuti dettagli, fino allo sfinimento. Il fascismo non esiste, ma non finisce di perseguitare, come una vecchia amante respinta che tempesta di telefonate e si apposta sotto casa nella notte. Di ogni politico si esamina il riflesso sulle vetrine, per rintracciarvi il profilo del Duce. Di ogni dichiarazione si misura il tasso di compatibilità con i temi del Ventennio. Selve di braccia tese affollano l’immaginario di decine, centinaia, forse migliaia di intellettuali, opinionisti e attivisti. Il fascismo non esiste, ma lo sentiamo morderci i talloni. È un feticismo che a sinistra si coltiva con perversione, e che a destra si tenta maldestramente di evitare, inevitabilmente senza successo. Soprattutto, il fascismo è un’arma. Ormai un po’ arrugginita e nemmeno molto efficace, ma in mancanza di meglio torna sempre utile, a prescindere dalla stagione, dal contesto, dall’urgenza della realtà. Prefazione di Pietrangelo Buttafuoco.
Per sempre Giò. Un gol oltre l'autismo
Viviana Locatelli
Libro: Libro in brossura
editore: Lindau
anno edizione: 2022
pagine: 138
Giorgio era un ragazzo di Milano che per tutta la sua breve vita ha fatto i conti con l’autismo, lottando contro assurdi stereotipi, un mondo esterno fatto di regole e numeri spesso incomprensibili, diagnosi impietose, medici e burocrati che non ammettevano discussioni. Giorgio era grande, grosso e forte, e aveva uno spiccato senso dell’umorismo. Era dolce, leale, disponibile e sempre sorridente. Ma non amava perdere al gioco. Era deciso, motivato, curioso. E soprattutto era un tifoso sfegatato dell’Inter, la sua passione più grande, quasi incontrollabile. Giorgio purtroppo non c’è più, se n’è andato il 9 novembre 2020, a soli 26 anni, in seguito alle complicazioni del Covid. La mamma Viviana racconta la sua storia mettendo ordine in ventisei anni di ricordi, fotografie, pensieri e parole. Una storia dura e difficile, segnata dalla disabilità, ma anche in alcuni passaggi divertente. Per i tanti, giovani e adulti, che non vivono in prima persona queste situazioni e ne hanno solo una vaga idea è l’occasione per conoscere la bellezza di persone che sono «speciali» e magari diventarne amici, senza farsi bloccare da paure o pudori. Forse questo è l’obiettivo più grande del libro e dell’ininterrotto impegno di Viviana a tenere vivo il ricordo di suo figlio anche fra chi non l’ha conosciuto: fare in modo che, in numero sempre crescente, ragazze e ragazzi si avvicinino ai loro coetanei pieni di luce come Giò.