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Marsilio: Cataloghi

Tomás Saraceno. Aria. Catalogo della mostra (Firenze, 22 febbraio-19 luglio 2020)

Tomás Saraceno. Aria. Catalogo della mostra (Firenze, 22 febbraio-19 luglio 2020)

Libro: Libro in brossura

editore: Marsilio

anno edizione: 2020

pagine: 200

Artista di punta della scena contemporanea, Tomás Saraceno, argentino classe 1973, oggi vive e lavora a Berlino. Quella di Saraceno è un'arte poliedrica, creativa e visionaria. L'artista realizza le sue "installazioni aeree" combinando l'interesse verso l'architettura, la scienza, l'ecologia e la sociologia. L'interattività è una caratteristica fondamentale delle sue opere, che acquisiscono senso anche attraverso la relazione col pubblico, il quale diviene coautore stesso dell'opera, trasformandola attraverso i movimenti del proprio corpo. Sono famose le sue installazioni con ragni vivi che tessono le loro tele come protagonisti principali, nuove metafore di una convivenza civile, pacifica e laboriosa; opere che sorprendono sempre per la profondità dei concetti a cui alludono attraverso un approccio ludico e interattivo. Il volume documenta e approfondisce il percorso umano e professionale di Saraceno, attraverso immagini iconiche delle sue opere e allestimenti, bozzetti, appunti, studi. Per raccontare la ricerca originale e sperimentale di Saraceno è stato inoltre elaborato un glossario che isola le parole chiave della sua pratica artistica. Di queste ci dà una breve, personale, definizione l'artista stesso, aiutandoci a entrare nel suo mondo, a capire i suoi valori e i suoi metodi creativi.
40,00

Tomás Saraceno. Aria. Catalogo della mostra (Firenze, 22 febbraio-19 luglio 2020). Ediz. inglese

Tomás Saraceno. Aria. Catalogo della mostra (Firenze, 22 febbraio-19 luglio 2020). Ediz. inglese

Libro: Libro in brossura

editore: Marsilio

anno edizione: 2020

pagine: 160

Artista di punta della scena contemporanea, Tomás Saraceno, argentino classe 1973, oggi vive e lavora a Berlino. Quella di Saraceno è un'arte poliedrica, creativa e visionaria. L'artista realizza le sue "installazioni aeree" combinando l'interesse verso l'architettura, la scienza, l'ecologia e la sociologia. L'interattività è una caratteristica fondamentale delle sue opere, che acquisiscono senso anche attraverso la relazione col pubblico, il quale diviene coautore stesso dell'opera, trasformandola attraverso i movimenti del proprio corpo. Sono famose le sue installazioni con ragni vivi che tessono le loro tele come protagonisti principali, nuove metafore di una convivenza civile, pacifica e laboriosa; opere che sorprendono sempre per la profondità dei concetti a cui alludono attraverso un approccio ludico e interattivo. Il volume documenta e approfondisce il percorso umano e professionale di Saraceno, attraverso immagini iconiche delle sue opere e allestimenti, bozzetti, appunti, studi. Per raccontare la ricerca originale e sperimentale di Saraceno è stato inoltre elaborato un glossario che isola le parole chiave della sua pratica artistica. Di queste ci dà una breve, personale, definizione l'artista stesso, aiutandoci a entrare nel suo mondo, a capire i suoi valori e i suoi metodi creativi.
40,00

Memos. A proposito della moda in questo millennio. Catalogo della mostra (Milano, 21 febbraio-4 maggio 2020)

Memos. A proposito della moda in questo millennio. Catalogo della mostra (Milano, 21 febbraio-4 maggio 2020)

Libro: Copertina morbida

editore: Marsilio

anno edizione: 2020

pagine: 192

"Memos. A proposito della moda in questo millennio" vuole innescare una serie di riflessioni sulla moda contemporanea, sulle sue qualità e sui suoi attributi, attivandole a partire da quelle "Lezioni americane" che Italo Calvino avrebbe dovuto tenere nell'autunno del 1985 all'Università di Harvard, nell'ambito delle Charles Eliot Norton Poetry Lectures. Calvino morì improvvisamente nel settembre dello stesso anno, ma la moglie Esther decise di pubblicare le tracce scritte. Il titolo dato dallo scrittore era "Six memos for the next millennium". Così "Memos", parola incisiva e ampia, è titolo dell'esposizione. La rilettura di Calvino suscita oggi una domanda fondamentale: può la moda, in quanto industria culturale, sistema di comunicazione, territorio ricco, ibrido e problematico, essere considerata pratica produttivamente poetica, quindi naturalmente letteraria? "Memos" si propone così di costruire un «discorso sul metodo», ovvero una riflessione sulla curatela delle mostre di moda e sulla sua capacità di gestire i diversi prodotti della moda stessa: non solo gli oggetti, ma anche le immagini e le parole. Nel volume che accompagna la mostra al Museo Poldi Pezzoli di Milano Maria Luisa Frisa riflette sulla pratica del fashion curating e concepisce il progetto come un dialogo tra diverse sensibilità: con Judith Clark per l'exhibition making e con Stefano Tonchi per il progetto visuale, che raccoglie le immagini scattate da Coppi Barbieri. Teatro di questo esercizio è appunto il Poldi Pezzoli, la casa-museo nata nella seconda metà dell'Ottocento per ospitare la collezione del suo fondatore, Gian Giacomo Poldi Pezzoli. Ma il museo è stato anche il luogo di una serie di mostre di moda - Gabriele Monti indaga nel suo saggio in catalogo la fondamentale "1922-1943: Vent'anni di moda italiana", a cura di Grazietta Butazzi (1980) - che hanno guardato precisamente alla moda come a un campo di indagine storica, critica e curatoriale.
35,00

Memos. A proposito della moda in questo millennio. Catalogo della mostra (Milano, 21 febbraio-4 maggio 2020). Ediz. inglese

Memos. A proposito della moda in questo millennio. Catalogo della mostra (Milano, 21 febbraio-4 maggio 2020). Ediz. inglese

Libro: Copertina morbida

editore: Marsilio

anno edizione: 2020

pagine: 192

"Memos. A proposito della moda in questo millennio" vuole innescare una serie di riflessioni sulla moda contemporanea, sulle sue qualità e sui suoi attributi, attivandole a partire da quelle "Lezioni americane" che Italo Calvino avrebbe dovuto tenere nell'autunno del 1985 all'Università di Harvard, nell'ambito delle Charles Eliot Norton Poetry Lectures. Calvino morì improvvisamente nel settembre dello stesso anno, ma la moglie Esther decise di pubblicare le tracce scritte. Il titolo dato dallo scrittore era "Six memos for the next millennium". Così "Memos", parola incisiva e ampia, è titolo dell'esposizione. La rilettura di Calvino suscita oggi una domanda fondamentale: può la moda, in quanto industria culturale, sistema di comunicazione, territorio ricco, ibrido e problematico, essere considerata pratica produttivamente poetica, quindi naturalmente letteraria? "Memos" si propone così di costruire un «discorso sul metodo», ovvero una riflessione sulla curatela delle mostre di moda e sulla sua capacità di gestire i diversi prodotti della moda stessa: non solo gli oggetti, ma anche le immagini e le parole. Nel volume che accompagna la mostra al Museo Poldi Pezzoli di Milano Maria Luisa Frisa riflette sulla pratica del fashion curating e concepisce il progetto come un dialogo tra diverse sensibilità: con Judith Clark per l'exhibition making e con Stefano Tonchi per il progetto visuale, che raccoglie le immagini scattate da Coppi Barbieri. Teatro di questo esercizio è appunto il Poldi Pezzoli, la casa-museo nata nella seconda metà dell'Ottocento per ospitare la collezione del suo fondatore, Gian Giacomo Poldi Pezzoli. Ma il museo è stato anche il luogo di una serie di mostre di moda - Gabriele Monti indaga nel suo saggio in catalogo la fondamentale "1922-1943: Vent'anni di moda italiana", a cura di Grazietta Butazzi (1980) - che hanno guardato precisamente alla moda come a un campo di indagine storica, critica e curatoriale.
35,00

Il racconto della montagna nella pittura tra Ottocento e Novecento. Catalogo della mostra (Conegliano, 6 marzo-5 luglio 2020)

Il racconto della montagna nella pittura tra Ottocento e Novecento. Catalogo della mostra (Conegliano, 6 marzo-5 luglio 2020)

Libro: Copertina morbida

editore: Marsilio

anno edizione: 2020

pagine: 112

Da sempre caricata delle più disparate valenze simboliche e caratteristiche magiche, come sede degli dei, trono di Giove, rifugio e nascondiglio, luogo remoto e inaccessibile, la montagna diviene oggetto di una fascinazione italiana e europea soprattutto tra Ottocento e Novecento. Guglielmo Ciardi si attribuisce il titolo di quasi inventore della pittura di montagna. Insieme alle sue tele, il volume racconta la montagna attraverso opere di pittori e artisti-esploratori che hanno rappresentato le Dolomiti venete e friulane. Opere di Compton, Flumiani, Pellis, Salviati, Sartorelli, Tagliabue sono presentate insieme ai manifesti della Collezioni Salce e a curiosità e approfondimenti storico-sociali. Tra i focus inediti, si analizzano una delle prime alpiniste donne delle Dolomiti, la trevigiana Irene Pigatti, la figura di Giuseppe Mazzotti e i taccuini illustrati di Napoleone Cozzi. Dalla scoperta delle Dolomiti alla montagna romantica e la pittura dal vero, Giandomenico Romanelli e Franca Lugato ci raccontano i secoli durante i quali esplodono l'amore e l'attenzione per il tema.
22,00

Antonio Bernardi. L'uomo, l'artista, il collezionista. Catalogo della mostra (Conegliano, 8 febbraio-1 marzo 2020)

Antonio Bernardi. L'uomo, l'artista, il collezionista. Catalogo della mostra (Conegliano, 8 febbraio-1 marzo 2020)

Libro: Copertina morbida

editore: Marsilio

anno edizione: 2020

pagine: 96

Antonio Bernardi (Revine Lago, 1932 - Vittorio Veneto, 2017), pittore figurativo, lavora nell'ambito dell'estetica tradizionale e il suo universo artistico spazia dalla pittura alla scultura. Il volume, pubblicato in occasione della mostra personale "Antonio Bernardi. L'uomo, l'artista, il collezionista" di Conegliano, a tre anni dalla sua scomparsa, è un tributo al lavoro dell'artista che include contributi del figlio Angelo Bernardi Dalla Barba, Marzio Breda e Girolamo Da Dalto. I curatori Lorena Gava e Roberto Piccin analizzano l'iter artistico di Bernardi attraverso un racconto illustrato delle opere pittoriche, le sculture in terracotta, le opere di arte sacra che decorano la Cappella della Redenzione di Tarzo (TV) e le opere di altri artisti presenti nella collezione personale dell'artista.
20,00

A short novel on men's fashion. Thirty years at pitti Immagine Uomo

A short novel on men's fashion. Thirty years at pitti Immagine Uomo

Libro: Libro rilegato

editore: Marsilio

anno edizione: 2020

pagine: 240

Questo volume racconta, per mano di giornalisti e protagonisti, come il menswear sia cambiato negli ultimi quarant'anni, non solo nelle silhouette, ma anche nel modo di presentarsi in passerella e persino di rappresentarsi nei musei. A partire dagli anni Ottanta la moda maschile attua una mutazione fondamentale: agli uomini viene riconosciuto lo stesso diritto delle donne al piacere dell'aspetto e dell'ornamento. È finita l'epoca in cui la moglie sceglieva l'abbigliamento del marito. La moda riservata agli uomini, riunita nei saloni dedicati ai professionisti, presentata in occasione delle settimane della moda, distribuita in negozi specializzati, riceve la consacrazione ufficiale e il riconoscimento della sua creatività. Dal 1972 Pitti Uomo è il protagonista per eccellenza di queste evoluzioni: prestando attenzione alle minime variazioni come ai grandi rivolgimenti, il salone oggi più influente ha accolto e tuttora accoglie il meglio della creazione. "Romanzo breve di moda maschile" illustra questo entusiasmante cammino della moda maschile attraverso abiti dei più grandi stilisti e designer internazionali (da Armani a Fred Perry, da Church's a Marni, da Aspesi a Brunello Cuccinelli), dipinti della Galleria d'arte moderna e costumi storici.
47,00

Peggy Guggenheim. L'ultima dogaressa. Catalogo della mostra (Venezia, 21 settembre 2019-27 gennaio 2020)

Peggy Guggenheim. L'ultima dogaressa. Catalogo della mostra (Venezia, 21 settembre 2019-27 gennaio 2020)

Libro: Libro rilegato

editore: Marsilio

anno edizione: 2020

pagine: 225

Un volume nuovo che guarda alla carriera di Peggy Guggenheim, collezionista e mecenate delle arti, in ogni suo aspetto. Partendo dalle prime esperienze come gallerista a Londra, dove il suo intervento è fondamentale per introdurre l’arte moderna nella capitale britannica, si attraversa la Manica per arrivare a Parigi nei mesi che porteranno alla seconda guerra mondiale, quando Guggenheim è decisa a “comperare un quadro al giorno” e il suo collezionismo è all’apice. Arrivata poco tempo dopo a New York, inaugura una galleria-museo rivoluzionaria, Art of This Century, che pone le basi per i giovani artisti dell’Espressionismo astratto americano. "L’ultima dogaressa" dedica particolare attenzione ai trent’anni che Guggenheim trascorre poi a Venezia, dove acquista un palazzo sul Canal Grande che diventa la dimora definitiva della sua collezione e che apre al pubblico. Questo volume illustrato è un compendio visivo del collezionismo e del mecenatismo di Peggy Guggenheim, con immagini anche inedite e riproduzioni di opere meno conosciute, che offrono una visione d’insieme della collezione. Studiosi internazionali ne prendono scrupolosamente in esame le attività visionarie in dodici saggi frutto di nuove e approfondite ricerche e in tre interviste. "L’ultima dogaressa" è un libro sulle vicende coinvolgenti e poliedriche di Peggy Guggenheim, una fonte di informazioni sul formarsi di una collezione tra le più amate e significative d’arte moderna del XX secolo.
52,00

Peggy Guggenheim. L'ultima dogaressa. Catalogo della mostra (Venezia, 21 settembre 2019-27 gennaio 2020). Ediz. inglese

Peggy Guggenheim. L'ultima dogaressa. Catalogo della mostra (Venezia, 21 settembre 2019-27 gennaio 2020). Ediz. inglese

Libro: Copertina rigida

editore: Marsilio

anno edizione: 2020

pagine: 225

Un volume che guarda alla carriera di Peggy Guggenheim, collezionista e mecenate delle arti, in ogni suo aspetto. Partendo dalle prime esperienze come gallerista a Londra, dove il suo intervento è fondamentale per introdurre l'arte moderna nella capitale britannica, si attraversa la Manica per arrivare a Parigi nei mesi che porteranno alla seconda guerra mondiale, quando Guggenheim è decisa a "comperare un quadro al giorno" e il suo collezionismo è all'apice. Arrivata poco tempo dopo a New York, inaugura una galleria-museo rivoluzionaria, Art of This Century, che pone le basi per i giovani artisti dell'Espressionismo astratto americano. "L'ultima dogaressa" dedica particolare attenzione ai trent'anni che Guggenheim trascorre poi a Venezia, dove acquista un palazzo sul Canal Grande che diventa la dimora definitiva della sua collezione e che apre al pubblico. Questo volume illustrato è un compendio visivo del collezionismo e del mecenatismo di Peggy Guggenheim, con immagini anche inedite e riproduzioni di opere meno conosciute, che offrono una visione d'insieme della collezione. Studiosi internazionali ne prendono scrupolosamente in esame le attività visionarie in dodici saggi frutto di nuove e approfondite ricerche e in tre interviste. "L'ultima dogaressa" è un libro sulle vicende coinvolgenti e poliedriche di Peggy Guggenheim, una fonte di informazioni sul formarsi di una collezione tra le più amate e significative d'arte moderna del XX secolo.
52,00

Andrea Mantegna. Rivivere l'antico, costruire il moderno. Catalogo della mostra (Torino, 12 dicembre 2019-4 maggio 2020)

Andrea Mantegna. Rivivere l'antico, costruire il moderno. Catalogo della mostra (Torino, 12 dicembre 2019-4 maggio 2020)

Libro: Copertina morbida

editore: Marsilio

anno edizione: 2020

pagine: 319

Gli ultimi decenni hanno visto importanti pubblicazioni, soprattutto cataloghi di mostre, dedicate ad Andrea Mantegna (1431-1506), protagonista della cultura figurativa rinascimentale: le importanti rassegne di Londra e New York del 1992, quella memorabile di Parigi del 2008, curata da Giovanni Agosti, le esposizioni tenutesi in contemporanea a Padova, Verona e Mantova, organizzate nell'ambito delle celebrazioni per i cinquecento anni dalla sua morte nel 2006 hanno portato all'attenzione del pubblico novità in merito al suo insegnamento e alla sua eredità, oltre a un'ampia selezione di opere autografe e di artisti fortemente legati al maestro... La mostra di Torino e il catalogo che l'accompagna presentano l'intero percorso artistico di Mantegna, dai prodigiosi esordi giovanili al riconosciuto ruolo di artista di corte e sono articolati in sezioni che evidenziano momenti particolari della sua carriera e significativi aspetti dei suoi interessi e della sua personalità artistica. Nel catalogo viene proposta una lettura della figura di un artista che definì la sua arte potente e originale sulla base della profonda e diretta conoscenza delle opere padovane di Donatello, della familiarità con i lavori di Jacopo Bellini e dei suoi figli, delle novità fiorentine e fiamminghe, nonché dello studio della scultura antica e dell'attenta osservazione del mondo circostante. Un'attenzione particolare è dedicata al suo ruolo di artista di corte a Mantova e alle modalità con cui egli definì la fitta rete di relazioni e amicizie con scrittori e studiosi che lo resero un riconosciuto e importante interlocutore nel panorama culturale, capace di dare forma visiva a ciò che gli Umanisti potevano esprimere solo a parole.
44,00

Emilio Vedova. Catalogo della mostra (Milano, 6 dicembre 2019-9 febbraio 2020)

Emilio Vedova. Catalogo della mostra (Milano, 6 dicembre 2019-9 febbraio 2020)

Libro: Libro rilegato

editore: Marsilio

anno edizione: 2019

pagine: 400

Dedicato al centenario della nascita di Emilio Vedova e al decennale dell'apertura al pubblico degli spazi espositivi e delle attività della Fondazione, il volume è introdotto da un testo su questi temi di Alfredo Bianchini, presidente della Fondazione Emilio e Annabianca Vedova, cui seguono il saggio storico-critico di Germano Celant, curatore artistico e scientifico della Fondazione stessa, e un testo di Massimo Alvisi, fondatore dello studio di architettura Alvisi Kirimoto+Partners. Il percorso dell'artista è presentato a partire dagli esordi, intorno al 1935, con la produzione di disegni di architetture veneziane, dove la grafica e il segno portano a un paesaggio graffiante ed energico, anticipatorio di un fare senza forma che, nel 1962, condurrà Emilio Vedova a spezzare anche la superficie del quadro con la serie dei Plurimi. La disamina propone i primi dipinti ancora figurativi alla ricerca di un dialogo con Tintoretto e il Barocco, per arrivare a documentare, negli anni quaranta, il periodo geometrico, in reazione al caos della tragedia della seconda guerra mondiale. Negli anni cinquanta il linguaggio di Vedova rompe con la rigidità formale dell'astrazione e arriva a realizzare tele dal segno pittorico aperto, libero e drammatico, connesso alla sua gestualità. Dopo i Plurimi degli anni sessanta, la drammaticità vissuta si traduce, negli anni settanta, in un irrigidimento delle strutture con i Plurimi/Binari, opere cui si contrappongono i ...Cosiddetti Carnevali... '77/'83, connessi all'aspetto dionisiaco e anti-rituale dell'arte. Dopo le collaborazioni con Luigi Nono, per Intolleranza 1960 e per Prometeo. Tragedia dell'ascolto, 1984, e le grandi installazioni luminose di Spazio/Plurimo/Luce per l'Expo di Montreal del 1967, negli anni ottanta si apre per Vedova lo scatenamento delle immagini nello spazio. Infatti, dopo una serie di grandi dipinti, dal materismo cromatico assoluto, Vedova passa alla costruzione dei Dischi. L'esigenza di occupare la totalità del luogo lo porta poi a pensare a un gesto iconoclasta contro la rarità dell'opera: ...in continuum, compenetrazioni - traslati '87/'88. La narrazione è arricchita da un ampio apparato iconografico: innanzitutto le opere, le fotografie personali e i testi dell'artista; corredati, tramite documenti e immagini, da riferimenti al contesto storico e artistico.
60,00

Giacomo Quarenghi. I disegni dell'Accademia Carrara di Bergamo

Giacomo Quarenghi. I disegni dell'Accademia Carrara di Bergamo

Libro: Copertina morbida

editore: Marsilio

anno edizione: 2019

pagine: 223

Perché pubblicare oggi il catalogo scientifico dei più di duecento disegni di Giacomo Quarenghi (Capiatone di Rota d'Imagna, Bergamo, 1744 - San Pietroburgo 1817) conservati dall'Accademia Carrara di Bergamo da centocinquant'anni? Perché Quarenghi è personalità tra le più importanti espresse dalla cultura della città e dei suoi territori, di statura internazionale per aver operato fuori d'Italia con continuità ed eccezionale qualità di risultati, in un periodo in cui la scena europea imprimeva un decisivo cambio di passo, nel segno della modernizzazione, perseguita con autorevolezza. Il privilegio di aver lavorato per la corte russa, in grande sintonia con Caterina II, per proseguire con Paolo I, figlio della colta e geniale imperatrice, e poi con il nipote Alessandro I, ne fanno una delle figure di spicco dell'architettura in Europa tra Settecento e Ottocento. L'impresa della catalogazione scientifica dei disegni del capace architetto bergamasco custoditi dalla Carrara nasce da un'idea di Piervaleriano Angelini, presidente dell'Osservatorio Quarenghi e acuto studioso dell'architetto ed è a cura dello stesso Angelini, di Irene Giustina, di M. Cristina Rodeschini, con la collaborazione di Maria Chiara Pesenti.
39,00

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