Massari Editore: Storia e memoria
Dal leninismo allo stalinismo. Scritti storico-politici di Dante Corneli. Volume Vol. 3
Dante Corneli
Libro: Libro in brossura
editore: Massari Editore
anno edizione: 2019
pagine: 288
"Questo volume e i due che lo accompagnano contengono i testi scritti da Dante Corneli dopo il suo ritorno dalla Russia e dal Gulag. Essi furono autoprodotti e stampati in tipografie della zona di Tivoli, per essere messi in vendita presso edicole locali di giornali e tramite invii postali. Gli originali da noi utilizzati (tranne i quattro volumetti fornitici dalla Biblioteca comunale di Vicovaro tramite la Biblioteca comunale di Bolsena - a entrambe le quali vanno i nostri più vivi ringraziamenti) furono donati personalmente da Dante ad Antonella Marazzi e a Roberto Massari negli anni '70, all'epoca della loro frequentazione a Roma e a Tivoli. II lettore dovrà tener presente che Dante ebbe origini operaie, che non poté proseguire gli studi, che la sua formazione avvenne in gran parte nelle scuole di partito e che trascorse la maggior parte della propria vita in Russia (dentro e fuori il Gulag): un vero e proprio autodidatta bilingue. Ciò si riflette nel ricorso a determinate formule linguistiche, nella discontinuità dei criteri grammaticali, nell'uso improprio di maiuscole e minuscole, nella traslitterazione approssimativa di nomi e termini russi (che invece divenne rigorosamente scientifica negli ultimi volumetti, ad opera evidentemente di altra persona). Tra noi redattori dei tre volumi in cui è raccolta l'opera storico-politica di Corneli (Andrea Furlan, Antonella Marazzi e Roberto Massari) abbiamo discusso su come procedere. Alla fine è prevalsa la decisione di lasciare il testo il più possibile intatto, limitando le correzioni ai più evidenti errori grammaticali, tipografici a di punteggiatura, e mantenendo in gran parte inalterato l'uso incoerente di virgolette e corsivi, di maiuscole e minuscole. In particolare sono stati lasciati come nell'originale (tranne per gli errori troppo evidenti) i nomi di persone, riviste, luoghi, vocaboli russi (questi usati spesso in versione dialettale). Ci è sembrato, infatti, che avrebbe avuto un sapore artificiale e anacronistico dar loro la forma esatta corrente o, per i nomi russi, ricorrere alla traslitterazione scientifica. Questa, invece, è stata da noi utilizzata nell'Indice dei nomi. Abbiamo fatto eccezione solo per la grafia del nome Trotsky che, come i nostri lettori sanno, dovrebbe essere scritto sempre in questo modo sia per criteri editoriali sia perché egli stesso chiese che così fosse. Le note senza altra indicazione sono dell'Autore e non sono state modificate."
All'ombra della guerra mondiale. Violenze degli ustascia in Croazia contro serbi, ebrei e rom (1941-1945)
Alexander Korb
Libro: Libro in brossura
editore: Massari Editore
anno edizione: 2018
pagine: 287
Un lavoro di storiografia molto professionale, dedicato all’Olocausto compiuto dal regime filonazista degli ustascia croati contro i serbi di religione ortodossa, oltre che contro le «consuete» vittime del nazismo: ebrei, zingari, oppositori politici. In quanto tale, esso un particolare interesse per chi si occupa di Shoah, antisemitismo e totalitarismo in generale. Ma rientra anche direttamente tra gli studi sulla Seconda guerra mondiale, nella sua variante balcanica in particolare. Inutile dire che le vicende più recenti della ex Jugoslavia affondano le loro radici in quel dramma vissuto a cavallo dell’occupazione nazista, con la nascita dello Stato indipendente di Croazia, le stragi, il lager di Jasenovac, la Resistenza, il regime di Tito. Ricordo anche che il Vaticano di Pio XII diede pieno sostegno al regime di Ante Pavelić e degli ustascia. Papa Giovanni Paolo II decise addirittura di beatificare nel 1998 il cardinale Stepinac che di quel tentativo di genocidio aveva avuto piena responsabilità morale e politica. Il libro è tradotto dal tedesco (prima edizione all’estero) ed è corredato da un enorme apparato di note (tutte a piè di pagina), oltre a repertori sulle fonti, gli archivi e i periodici. La bibliografia è monumentale e specialistica allo stesso tempo. E come al solito non manca l’indice dei nomi.
Gramsci e il «Biennio rosso». I consigli di fabbrica a Torino
Remo Mazzacurati
Libro: Libro in brossura
editore: Massari Editore
anno edizione: 2017
pagine: 581
«La fine della guerra ha aperto in tutto il mondo un periodo nuovo, profondamente diverso dai precedenti. In questo periodo i contrasti tra le due opposte classi sociali, tra chi comanda e chi dovrebbe ubbidire, tra chi è padrone dei mezzi di vivere e di produrre e chi per vivere deve vendersi a un padrone, tra chi è proprietario e chi è salariato, tra chi è ricco e chi è povero, sono diventati sempre più profondi. Vi è stato, anzi, un tempo, subito dopo la fine della guerra, in cui sembrava che i dominatori del mondo, cioè la classe dei proprietari, dei padroni, dei ricchi, stesse per venire travolta, come da una gigantesca ondata, dalla rivolta dei poveri, degli sfruttati, dei salariati, nei quali la guerra aveva sparso un malcontento enorme, ai quali, anzi, la guerra stessa aveva insegnato la ribellione. E la vittoria degli sfruttati sugli sfruttatori parve, in quel momento, possibile, soprattutto perché, sempre in conseguenza della guerra, correva il pericolo di andare distrutta tutta l'organizzazione economica che gli sfruttatori avevano creata e sulla quale si fondava il loro dominio. Quale in queste condizioni il dovere dei lavoratori, dei ribelli decisi a combattere per distruggere la società attuale e crearne un'altra, nella quale vi sia per tutti maggiore giustizia e più grande libertà? E evidente. I lavoratori dovevano lottare, approfittando delle condizioni eccezionali, per affrettare la caduta del regime attuale, dovevano lottare con violenza sempre più grande per strappare il potere ai loro nemici, e dovevano sempre più allontanarsi da questi loro nemici, e stringersi attorno ai propri organismi come un esercito alla vigilia dell'urto e della vittoria suprema. Ebbene, mentre le masse capivano assai bene che questa era la necessità del momento e con entusiasmo davano la loro adesione alle organizzazioni [sindacali] e al Partito [socialista], perché volevano essere guidate alla lotta, gli uomini che stavano a capo delle une e dell'altro non ne volevano sapere.» (A. Gramsci, «Il perché della scissione», in La Compagna, 13 maggio 1922)
I muri ancora ricordano. Epigrafi, monumenti e memorie della guerra e della Resistenza a Roma (1943-1945)
Giuseppe Mogavero
Libro: Libro in brossura
editore: Massari Editore
anno edizione: 2016
pagine: 383
"Giuseppe Mogavero ha aggiornato e integrato la sua rassegna di immagini e schede storiche informative sulle epigrafi resistenziali esistenti sui muri e negli spazi urbani di Roma. La prima edizione del suo libro, nonostante la tiratura elevata, è infatti da tempo esaurita. A diffonderla contribuirono l'ANPI di Roma (che ne aveva promosso la realizzazione) e il Museo storico della Liberazione (che ne rilevò l'importanza per i suoi scopi educativi e di promozione culturale). Nei poco più di dieci anni trascorsi dalla prima edizione, l'autore è stato un solerte e impegnato 'viaggiatore della memoria' in vari luoghi della città, dove lo avevano richiesto scuole, biblioteche, centri sociali, associazioni, comitati, centri anziani e financo parrocchie: luoghi in cui le sue pagine avevano sollecitato le ricerche e la valorizzazione di persone ed eventi variamente ricordati in rioni, quartieri, suburbi fin quasi al limite della campagna. A volte gli alunni di alcune scuole ne hanno tratto occasione per una mostra o per una messa in scena; altre volte è stata un'associazione che ha promosso itinerari nel territorio; in altre occasioni, infine, si sono costituiti appositi comitati per ripulire e restaurare lapidi abbandonate o danneggiate, ma talora addirittura rimosse o distrutte."
Storia del trotskismo in America latina
Osvaldo Coggiola
Libro: Libro in brossura
editore: Massari Editore
anno edizione: 2016
pagine: 287
"Questo libro è stato scritto tre decenni fa e pubblicato originariamente in portoghese e spagnolo (in Brasile e Argentina). Abbraccia poco più di mezzo secolo di storia, dalle origini dei primi gruppi trotskisti in America latina alla prima metà degli anni '80. Al momento della sua pubblicazione, sul tema non esistevano praticamente studi accademici o di qualsiasi altra natura. La principale eccezione era 'Trotskyism in Latin America' [1973], del prof. Robert J. Alexander (della Hoover Institution, nell'Università di Stanford, Usa), e un articolo di Pierre Broué nei Cahiers Léon Trotsky (che erano pubblicati in Francia sotto la direzione dello stesso Broué). Abbastanza poco, come si vede. La prima opera è essenzialmente un catalogo diviso per paesi e con varie imprecisioni (benché l'autore disponesse dei notevoli fondi documentali della Hoover Institution). Alexander, inoltre, non ha mai nascosto il suo anticomunismo militante. L'articolo di Broué, dal canto suo, riguardava solo il primo decennio di attività del movimento trotskista nel continente (1930-1940). Abbiamo redatto i testi che compongono questo nostro libro durante il periodo dell'ultima dittatura militare argentina (1976-1984), che ci ha costretti all'esilio in Francia e poi in Brasile (dove attualmente sono ordinario di Storia contemporanea nell'Università di São Paulo)." (Osvaldo Coggiola)
Un ebanista alle Fosse Ardeatine. Otello di Peppe d'Alcide (1890-1944)
Giuseppe Mogavero
Libro: Libro in brossura
editore: Massari Editore
anno edizione: 2015
pagine: 143
"Il desiderio dell'editore Massari di ricostruire una pagina della storia della sua famiglia e la mia personale profonda amicizia con lui, associata all'interesse storiografico per la vicenda esistenziale di questo caduto ardeatino, hanno consentito di produrre questo lavoro: un lavoro un po' particolare nel suo genere. Le biografie dei martiri delle Ardeatine o di altri caduti sotto i colpi del nazifascismo si riferiscono per lo più alla loro attività di oppositori politici, all'eventuale partecipazione alla lotta resistenziale dopo l'8 settembre 1943, all'arresto e la detenzione sino alla morte (in questo caso, il 24 marzo 1944)." (Dall'introduzione dell'autore)
Carnets (1936-1947)
Victor Serge
Libro: Libro in brossura
editore: Massari Editore
anno edizione: 2014
pagine: 383
"L'opera più nota di Victor Serge - le Memorie di un rivoluzionario (pubblicate in edizione critica e integrale presso questa casa editrice) termina con il suo arrivo in Messico, dove risiederà dal 1941 fino alla morte nel 1947. La nuova edizione dei Carnets riguarda proprio quest'ultimo periodo. Diario di bordo in presa diretta sulla realtà, questi taccuini fornivano al loro autore la materia prima della sua creazione letteraria e della sua riflessione politica, cui si ispirava per scrivere lettere, articoli, saggi, memorie, novelle, romanzi e poesie... Impossibile godersi la lettura dei Carnets senza avere almeno un'idea del contesto nel quale sono stati scritti. L'autore vi fa costantemente riferimento, spesso in modo implicito... I Carnets sono il laboratorio in cui si vede formare l'universo del "sé" dell'autore, in rapporto permanente con il "noi" che lo circonda: la scena tragica delle rivoluzioni tradite, ma in continuazione rinascenti. Anche le contraddizioni che insorgono tra la fragilità della soggettività e le necessità dell'azione collettiva ne costituiscono il tema centrale. Serge parla continuamente di sé, non delle proprie difficoltà personali, ma per indicare la prospettiva del narratore: il suo posto sulla scacchiera mondiale. Pagina dopo pagina, i Carnets danno prova di una fedeltà ostinata, di un'obbedienza totale e di un attaccamento appassionato al progetto rivoluzionario..." (Dall'introduzione di C. Albertani e J.-G. Rens)
Wobblies. Il sindacalismo rivoluzionario negli Stati Uniti
Patrick Renshaw
Libro: Libro in brossura
editore: Massari Editore
anno edizione: 2013
pagine: 384
Nuova edizione, rivista e ampliata, dell'ormai classico libro di Patrick Renshaw sul sindacato americano Industrial workers of the World.
Memorie di un rivoluzionario
Victor Serge
Libro: Libro in brossura
editore: Massari Editore
anno edizione: 2011
pagine: 336
Il tempo ha confermato in sovrappiù quanto realistiche fossero le paure di Serge sulle conseguenze della degenerazione totalitaria del bolscevismo in stalinismo. Attraverso il racconto della propria vita, questo grande scrittore ricostruisce le fasi storiche dell'impegno volto a riunire, "al di sopra di tutte le tendenze, tutti i gruppi socialisti del mondo", proponendo loro come sola regola comune la solidarietà, il rispetto reciproco e la libera discussione: idee che Serge aveva tentato vanamente di mettere in pratica nella Russia dei soviet, nella Spagna del 1936-37, nel Messico del dopoguerra. Occorrerà ancora del tempo perché il messaggio della sua utopia rossa - del suo umanismo rivoluzionario - possa diventare, per la prima volta nella storia, patrimonio di grandi e combattivi movimenti di massa. Fino ad allora finché la parte più consapevole dell'umanità non avrà compreso la vera natura del totalitarismo burocratico - si consiglia fraternamente di apprezzare almeno le qualità storico-letterarie di questa grande opera. Apparato critico di Jean Rière.
Dopo il quinto sole. Il Messico e le sue rivoluzioni: indipendenza, riforma, 1910
P. Francesco Zarcone
Libro: Copertina morbida
editore: Massari Editore
anno edizione: 2008
pagine: 413
Argomenti trattati: la dominazione ispanica, l'indipendenza, i disastri del Messico criollo, conservatori contro liberali: dalla Reforma alla guerra civile; dalla vittoria di Juárez a Profirio Diaz, la terza rivoluzione, la fase postrivoluzionaria, la sconfitta del generale Francisco José Múgica. Il lavoro di Pier Francesco Zarcone, studioso di storia dei movimenti rivoluzionari e libertari di lingua spagnola e portoghese, si basa su ricerche dirette di archivio e su un'ampia documentazione.
Fourier. Il visionario e il suo mondo
Jonathan Beecher
Libro: Libro in brossura
editore: Massari Editore
anno edizione: 2008
pagine: 384
Utopista per eccellenza, Fourier è un uomo dai molteplici aspetti. Come psicologo, elaborò un teoria delle passioni amorose che sconvolse i suoi contemporanei e che non fu pubblicata fino al 1967, un secolo dopo la sua morte. Come critico della società, immaginò una comunità modello della quale s'ingegnò di elaborare ogni dettaglio, arrivando a pianificare anche il colore delle uniformi o i mobili per l'infanzia. Come visionario, infine, previde un'epoca in cui le arance sarebbero maturate a Varsavia e l'acqua del mare si sarebbe potuta trasformare in limonata... Ma se la "follia" di Fourier non fosse altro che un'ulteriore faccia del suo ottimismo radicale? Convinto che gli uomini sono capaci di cambiare la società e che i nostri soli limiti sono quelli dei nostri desideri, egli elaborò una spiegazione completa dell'universo. Fourier è stato presentato volta a volta come un precursore di Marx, di Freud o del surrealismo, senza mai analizzare a fondo la genesi delle sue idee. Ebbene, in questa biografia, Jonathan Beecher dimostra che il nucleo della dottrina di Fourier si è forgiato come reazione alla Rivoluzione francese, come desiderio di ricostituire un ordine nel mondo scosso dalle fondamenta. E fu così che prese forma, al di là delle ingenuità e degli eccessi. Un sistema coerente, la cui modernità non finirà mai di stupirci.
Spoon River 1968. Antologia corale di voci dai giornali di base
Antonio Benci, Maurizio Lampronti
Libro: Libro in brossura
editore: Massari Editore
anno edizione: 2008
pagine: 127
È un libro anche fotografico, con la riproduzione di testate di giornali molto o poco noti del '68, con note e commenti sulle caratteristiche dei giornali citati. Si va da riviste storiche notissime (come "La Sinistra" o "Quindici") fino ad alcuni numeri unici che hanno dato la loro testimonianza e sono poi scomparsi.