Mattioli 1885: Strumenti per il lavoro storico
Parma nell'età liberale 1860-1925
Fiorenzo Sicuri
Libro: Libro in brossura
editore: Mattioli 1885
anno edizione: 2015
pagine: 285
Il libro raccoglie saggi che interessano la storia di Parma fra il 1860 e il 1925 e trattano pertanto la storia della provincia durante l'epoca dell'Italia liberale, prima dell'avvento del regime fascista: si tratta di una storia soprattutto politica, sebbene qui e là non manchino riferimenti, più o meno rilevanti, alla storia sociale, economica o culturale. Sebbene il volume sia una sintesi di oltre sessant'anni di storia, è tuttavia fondato su ricerche nuove e circostanziate, con un consistente approfondimento sulle fonti archiviste e a stampa. Convinto che anche per la storia locale sia possibile una trattazione rigorosa, l'autore ha inteso superare i tradizionali luoghi comuni della storiografia locale (lo sciopero agrario del 1908, le barricate antifasciste del 1922...), oltrepassandone i compartimenti stagni, e allargando l'indagine per costruire un più complessivo ritratto della provincia parmense, di cui la storia nazionale è l'imprescindibile sfondo. Come in altri suoi studi sulla storia di Parma, anche questo conferma le caratteristiche dell'autore come scrittore di storia: una storiografia piena di fatti e ricca di notizie, che lascia poco spazio alle interpretazioni ideologiche e si mostra aliena dalle ricostruzioni preconcette, sfoltendo anche i piccoli miti locali, non raramente infondati.
Frammenti del passato. Il culto dei caduti. Monumenti parmensi ai caduti della Grande Guerra nelle cartoline d'epoca
Fiorenzo Sicuri
Libro: Copertina morbida
editore: Mattioli 1885
anno edizione: 2015
pagine: 71
Monumenti parmensi ai caduti della grande guerra nelle cartoline d'epoca.
Fernando Manzotti. Storico dell'Italia risorgimentale e contemporanea
Libro: Copertina morbida
editore: Mattioli 1885
anno edizione: 2015
pagine: 187
Sono qui raccolti gli atti del convegno "Fernando Manzotti e la storia dell'Italia Unita" organizzato da Istoreco e Società correggese di studi storici in occasione del centocinquantesimo dell'Unità per un approfondimento della personalità di questo storico, stroncato a quarantasette anni (Correggio 1923 - Reggio Emilia 1970) al culmine dell'attività e delle ricerche sui problemi di costruzione del nuovo Stato. Nel contempo anche un dovuto omaggio di ideale ricomposizione dell'amplissimo mosaico della sua produzione storica disseminata fra libri, saggi, articoli. Il volume, focalizza nella prima parte le tematiche principali della sua storiografia e nella seconda i percorsi biografici attraverso svariati interventi, quindi testimonianze, documentazioni, ricordi, di illustri colleghi, studiosi, discepoli, amici. Libero docente in storia del Risorgimento e successivamente incaricato di storia moderna e contemporanea all'Università di Bologna e in storia dei partiti alla facoltà di scienze politiche "Cesare Alfieri" di Firenze. Dopo gli esordi nell'ambito della storia locale, ha in seguito riorientato i suoi interessi, sulla scia delle indicazioni dell'amico Giovanni Spadolini, al campo della storia risorgimentale e contemporanea. In particolare nella contemporaneistica si è segnalato con ricerche anticipatrici nei due filoni della storia del movimento socialista e del movimento cattolico nella prospettiva fondamentale dei loro rapporti con lo stato nazionale.
La tradizione liberale degli ebrei nel Risorgimento. Tra Cavour e Mazzini con Garibaldi nell'età di Vittorio Emanuele II
Libro: Copertina morbida
editore: Mattioli 1885
anno edizione: 2015
pagine: 139
Il filo conduttore della raccolta di documenti e scritti sulla rilevante partecipazione degli Ebrei al moto unitario dell'Indipendenza nazionale è rivolto ad illustrare il carattere via via più consapevole del formarsi di una opinione comune delle comunità israelite nella dispersa varietà degli stati italici. Costretti nella tirannia di legislazioni difformi, tutte intese a far sempre più carico di obbligazioni onerose sulle comunità ebraiche e sui singoli membri, ed a negoziare la benché minima licenza di soggiorno, di libera circolazione nei giorni proibiti, di assunzione di mano d'opera "gentile", di patenti di arti, mestieri, professioni - ove consentito -, parve una rivoluzione la parola di Napoleone e dei suoi ministri che li chiamava a Parlamento nel Gran Sinedrio di Parigi. Ancor più parve miracolo l'apertura di Carlo Alberto prima in Piemonte e, quindi, dello stesso Pio IX, al quale si rivolsero inni di lode e ringraziamento. Il repentino mutamento politico e legislativo Vaticano, l'irrigidirsi delle polizie dei vecchi Stati con le poche eccezioni del Piemonte e del Parmense, accesero ancor più la volontà degli Ebrei e delle loro Comunità di testimoniare politicamente una scelta che da genericamente nazionale ed italiana, si confermò sempre più unitaria, monarchica, liberale. Il Risorgimento ebraico fu tutt'uno col Risorgimento italiano. Gli Ebrei furono con Mazzini agli esordi della Giovane Italia, con Garibaldi nell'accantonare ogni pregiudiziale che non fosse la diade Italia...
Un reggiano alla corte del Negus. I viaggi africani del capitano Vincenzo Ferrari, 1831-1910
Giovanni Fontanesi
Libro: Copertina morbida
editore: Mattioli 1885
anno edizione: 2015
pagine: 501
Vincenzo Ferrari (Reggio Emilia 1831-1910) appartiene ad una ricca famiglia ed è il quarto di sette fratelli che partecipano tutti, da volontari, alle guerre risorgimentali. Un morto, tre feriti, tre medaglie d'argento e una di bronzo al valor militare sono il tangibile esempio del loro contributo alla causa patriottica. Vincenzo, si arruola nel 1859, combatte a S. Martino rimanendo ferito, partecipa alla campagna contro il brigantaggio nelle province meridionali, poi a quella del 1866 e viene infine congedato nel 1870 col grado di capitano. Fra il 1878 e il 1888 effettua tre viaggi nel Corno d'Africa ed è partecipe e protagonista di altrettanti momenti fondamentali del primo colonialismo italiano. Nel 1878 si aggrega alla spedizione commerciale inviata in Etiopia presso il negus Giovanni IV per sondare le possibilità di commercio con le popolazioni locali. Nel 1885 è incaricato dal Ministero degli affari esteri di una missione diplomatica presso il negus Giovanni IV d'Etiopia per illustrare i motivi dell'occupazione militare di Massaua da parte di truppe italiane e per rassicurarlo sulle amichevoli intenzioni dell'Italia nei riguardi dell'impero etiopico. Nel 1888 forma una società (con Naborre Campanini, il pittore Gateano Chierici, Giovanni Bandieri, Angelo Spallanzani e il modenese Luigi Frignani) che presenta per prima al governo un progetto di colonizzazione agricola di un vasto territorio a nord di Cheren.
Verdi, la musica e il sacro. Atti del Convegno (Busseto, 27-29 settembre 2013)
Libro: Copertina morbida
editore: Mattioli 1885
anno edizione: 2014
pagine: 128
Relazioni di: Claudio Stucchi: Docente, Maestro di cappella della Chiesa di S. Pietro di Cassano d'Adda, Vice Presidente dell'Associazione Italiana Santa Cecilia. Valentino Donella: Compositore, Maestro di cappella della Basilica di S. Maria Maggiore di Bergamo, Saggista, Direttore del Bollettino Ceciliano di Roma. Marco Capra: Docente dell'Università degli studi di Parma per gli insegnamenti di Storia della musica moderna e contemporanea, Storia del teatro musicale, Storia e sistemi della comunicazione musicale. Direttore del Centro Internazionale di Ricerca sui Periodici Musicali. Responsabile scientifico dell'Istituzione Casa della Musica del Comune di Parma.
Personaggi illustri e malattie genetiche. Memorie di persone famose che sono riuscite a sopperire ai propri limiti fisici
AA.VV.
Libro: Copertina morbida
editore: Mattioli 1885
anno edizione: 2014
pagine: 91
Oggi la genetica permette una diagnosi precoce di eventuali malattie e gravi difetti fisici di cui il bambino potrebbe soffrire o, in caso contrario, escluderli dando alla famiglia la possibilità di prepararsi consapevolmente alla nascita della nuova vita. Ma il punto fondamentale rimane quello di dare un concreto sostegno ai genitori, evitando di creare inutili allarmismi che, unitamente al comprensibile spaesamento che invade chi viene colpito dalla diagnosi di malattia genetica, creano una paura irrazionale che spinge troppo facilmente a scelte drastiche. Lungi dal voler giudicare le azioni dettate dalla libera scelta di ciascun individuo, l'intento del presente libro è offrire una corretta informazione scientifica con mezzi e parole semplici, adatte a raggiungere il pubblico più ampio possibile. Il testo presenta alcune tra le più comuni malattie genetiche ed i grandi personaggi che ne hanno sofferto non per sminuirne il dramma esistenziale, le sofferenze e le limitazioni a cui sono andati incontro, ma per dimostrare come la solidarietà, il sostegno da parte della famiglia e della società, nonché le terapie giuste possano effettivamente rappresentare uno strumento per sopperire ai limiti imposti dalla malattia.
Gli anni del Littorio. Il regime fascista a Parma dalle leggi eccezionali alla guerra d'Etiopia 1925-1936
Fiorenzo Sicuri
Libro: Copertina morbida
editore: Mattioli 1885
anno edizione: 2014
pagine: 339
Il saggio, che affronta un periodo di storia parmense scarsamente studiato, descrive l'inizio del regime, negli anni fra il 1925 e il 1929: l'impressionante e brutale violenza verso le opposizioni antifasciste nel 1925, per stroncarne definitivamente la presenza nella provincia; l'occupazione del potere locale, da parte del fascismo; gli aggressivi conflitti interni al fascismo locale, fra moderati e intransigenti; i plebisciti del 1929 e del 1934. L'analisi fornisce una rassegna locale delle strutture del partito e del regime, diffondendosi anche sugli organismi di massa collegati al PNF; esamina i rapporti fra poteri dello stato e PNF, fra prefetti e segretari federali; si dedica all'azione di governo del fascismo stesso, che incise profondamente sulle strutture economiche, sociali e culturali e sulle istituzioni della provincia, e svolse un'opera di modernizzazione, con un forte sviluppo dei lavori pubblici e delle politiche sociali e assistenziali. Una parte del saggio valuta l'antifascismo parmense, soprattutto nel versante comunista (il partito comunista fu la formazione politica che fornì il maggior apporto all'antifascismo attivo), ma è esaminato anche l'antifascismo socialista, cattolico, democratico e liberale oltre che l'antifascismo spontaneo e popolare. Una particolare attenzione è dedicata ai rapporti fra la chiesa locale, e il fascismo...
Giuseppe Verdi benefattore e politico
Libro: Copertina morbida
editore: Mattioli 1885
anno edizione: 2014
pagine: 77
Questo volume raccoglie le lettere di natura politica e sociale di Giuseppe Verdi da esse si trae la propensione umanitaria del maestro, la sua inclinazione discretissima alla beneficenza, la sua sensibilità sociale e il suo profondo astio per il mondo politico inconcludente. L'astio è amplificato dalla sua frequentazione dei palazzi del potere prima come deputato al primo Parlamento unitario e poi come Senatore del Regno, carica mai voluta e mai realmente esercitata. Prefazione di Vera Negri Zamagni.
Da Salsomaggiore a Salisburgo. Una lettera al barone De Mohl, direttore delle saline di Halle, 25 giugno 1799
Pietro De Lama
Libro: Copertina morbida
editore: Mattioli 1885
anno edizione: 2014
pagine: 47
Pietro De Lama, figlio di una dama di compagnia della Principessa Maria Amalia, moglie di Ferdinando di Borbone, a diciotto anni è già assistente del curatore delle collezioni antiquarie del Ducato, Padre Paciaudi. Accanto agli interessi numismatici ed antiquari che lo porteranno nel 1799 ad essere il titolare del Museo Archeologico di Parma, coltiva interessi naturalistici, paleontologici, linguistici che lo fanno traduttore dei più famosi monumenti scritti latini dell'Alta Italia: le tavole in rame di Velleja. Prima del 1799 compie lunghi viaggi per l'Italia e l'Europa, in Austria e Prussia, nel tempo in cui le armate francesi scorazzano per l'Europa. Studia l'economia di quei paesi, le scoperte scientifiche, i processi tecnici di miglioramento delle produzioni agricole ed industriali. Visita con particolare attenzione le antiche saline di Salisburgo che lo confermano nell'idea di interessarsi di quelle di Salsomaggiore. Tornato in Italia scrive il 25 giugno 1799 al Direttore di quelle saline di Salisburgo, Barone de Mohl, chiedendo suggerimenti per il miglioramento della produzione di quelle di Salsomaggiore. Allega alla lettera i disegni tecnici del funzionamento delle saline, compresa la famosa ruota, simbolo della dannazione ai lavori forzati previsti dal codice penale del Ducato, che di lì a poco, nel 1804, vedrà l'ultima sentenza di condanna per essere poi abolito con la nuova legislazione penale francese.
Poesie politiche in dialetto reggiano
Giovanni Ramusani
Libro: Copertina morbida
editore: Mattioli 1885
anno edizione: 2014
pagine: 163
Un canzoniere politico dedicato alla vita municipale non è consueto. Uno Spoon River emiliano che si riverbera nel Crostolo. Una città che rivive nei suoi difetti morali, fisici, nelle sue polemiche, vizi e virtù, di difficile equilibrio sulla bilancia, tutta carica dei primi. Umori grevi, linguaggio quotidiano fatto di cose, bozzetti non certo di manierismo letterario, che scavano ambizioni, frustrazioni, livori. Se vogliamo un estremo per verificare una scala del politicamente scorretto, ecco le composizioni politiche di Giovanni Ramusani, ce ne forniscono il metro di misura. Reazionario? conservatore? liberale? malvone? codino? Non si può impagliare Ramusani in una definizione, da cui lo stesso fugge anche quando se l'attribuisce. I suoi valori sono tutti definitivi, ha certezze, rispetto per la famiglia, gli amici, la città, il lavoro delle campagne, il suo lavoro, che apre la via ad una dinastia di grandi bonificatori. Geniale, onesto, operoso lo ricorda Giuseppe Grasselli: un galantuomo. Sandro Spreafico lo colloca nelle regioni alte della politica, quasi uomo di confine a Reggio tra il vecchio temporalismo ed il nuovo conciliatorismo ecclesiastico, non casuale, ma provvidenziale per traghettare nell'ostile mondo liberale sotto i panni d'un vernacolismo intrigante i valori della tradizione cattolica.
Cronaca di Guastalla 1837-1875 trascritta da Aldo Mossina
Antonio Besacchi
Libro: Copertina morbida
editore: Mattioli 1885
anno edizione: 2014
pagine: 207
Dal 1837 al 1875 Guastalla vive un periodo ricco di avvenimenti politici importanti che vede il passaggio dall'assetto politico nato dal Congresso di Vienna all'annessione al Regno di Sardegna, col passaggio prima al Ducato di Parma e Piacenza, poi al Ducato Estense di Modena e Reggio Emilia. Don Antonio Besacchi, attento osservatore di persone e fatti, è un prezioso e fedele testimonio delle aspettative della popolazione guastallese sorte ad ogni cambiamento di regime e puntualmente andate deluse. Egli riesce a cogliere, nella sua Cronaca, lucidamente pregi e difetti dei vari regnanti e a scindere le loro caratteristiche personali, talvolta positive, da quelle dei loro governi. Quando, a partire dal 1860, la Santa Sede e lo Stato italiano (e di conseguenza il clero e i cattolici italiani) entrano in conflitto per la politica anticuriale di quest'ultimo, don Besacchi non esita a schierarsi a fianco del Papa e non risparmia feroci critiche al Re Vittorio Emanuele II e ai suoi ministri.

