Mimesis: Ermesiana
Poetica dello spazio educativo. La radura immaginale per abitare la Terra
Marina Barioglio
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2018
pagine: 145
Lo spazio è una delle dimensioni entro cui si organizza la vita umana e attraverso cui il nostro dimorare sulla terra può essere interpretato: ora come polemico e dominatore ora come sensibile e responsabile. Differenti forme di posizionamento che ritroviamo nell’architettura, nell’urbanistica, nei luoghi della cura e dell’educazione, come dispositivi e disposizioni complesse delle relazioni sociali, culturali e personali. Con l’aiuto di poeti, artisti e di alcuni pensatori sensibili (Durand, Bachelard, Hillman), il volume si propone di offrire un contributo alla già ricca riflessione pedagogica sul tema, da una parte approfondendo la dimesione mitico-simbolica degli spazi educativi e, dall’altra, invitando il lettore a soffermarsi nella “radura immaginale”, uno spazio reale e simbolico aperto dalla Pedagogia Immaginale (Mottana) come luogo per un’esperienza formativa capace di risvegliare la nostra sensibilità e invitarci a soggiornare nel mondo in modo più rispettoso e partecipativo, ad abitarlo poeticamente, come suggeriva Hölderlin.
L'immaginario della scuola
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2009
pagine: 226
La scuola è stata crivellata, a giusto titolo, da quasi tutti i saperi, perché incredibilmente complicata, esposta a infinite preoccupazioni, luogo di incrocio di vite, pratiche, saperi, strutture. A scuola si continua a tornare, con la memoria, con la scienza, con le ferite patite e inferte, con la presunzione di sapere. Anche questo libro torna a studiare la scuola, cercando di penetrare la nebulosa di immagini che le ruota intorno, con il proposito di intrecciare e rendere visibile l'ordine simbolico del discorso e delle figurazioni che su di essa si danno e intorno ad essa si stringono. La scuola come un volto, un organismo vivente, dotato di una presenza, di modi, di stili leggibili anzitutto nella materialità dei suoi segni e delle sue forme, ma anche nel reticolo degli sguardi che la invischiano o che ne traggono spunto per celebrare uno snodo rilevante del vivere, un esperimento umano in cui affiora la fisionomia di un mondo e delle sue promesse. Gli sguardi del cinema, dell'arte e persino delle produzioni autarchiche dei suoi abitatori che, proiettandosi su di essa, istituiscono di fatto un infra-mondo simbolico che permea e percola in quello, solo apparentemente più concreto e "letterale", dei gesti, delle relazioni, dei fatti.
L'arte che non muore. L'mmaginale contemporaneo
Paolo Mottana
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2009
pagine: 81
L'arte che non muore intende discutere la condizione dell'arte contemporanea provando a leggerne il profilo da una prospettiva di tipo immaginale che, rifiutando di accreditare l'ipotesi conclamata della sua morte e della sua liquidazione commerciale, cerca di individuarne i caratteri precipui e l'irriducibile e fondamentale "sopravvivenza". Contro l'idea fondamentalmente teleologica che l'arte, come la storia o la filosofia, possa terminare, l'interpretazione immaginale assicura il riconoscimento della fisionomia strutturalmente anacronistica del fenomeno artistico e della sua insopprimibile e continua risorgenza. Inoltre il libro mira ad approfondire lo sguardo immaginale intorno alle opere simboliche anche in quanto è indirizzato a promuovere una modalità di esperienza di esse capace di esaltarne la vitalità, la forza trasformatrice e la peculiare forma di conoscenza che ne scaturisce.
L'irrazionale
Françoise Bonardel
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2007
pagine: 129
Ció che emerge dalla esplorazione di questo libro, sullo sfondo della descrizione dell'ascesa di un modello di razionalità potentissimo ma anche estremamente arrogante, è in un certo senso il volto femminile, scuro, magmatico della conoscenza, quello che l'irrazionale ci rivolge e da cui, proprio nel tempo delle devastazioni sempre più accanite che una ragione senz'anima produce nell'esperienza dell'uomo e del mondo, occorre farsi nutrire e sostenere. Una necessità di riscoperta non ingenua, ma avvertita e puntigliosa, filosoficamente sorvegliata, del volto dei saperi catalogati talora frettolosamente come irrazionali, del loro messaggio profondo, della loro tessitura complessa e stratificata, dalle religioni alle fonti magiche e sapienziali, fino alla riflessione esigente e problematica di filosofi come Schopenhauer, Nietzsche e Kierkegaard, Bergson e Heidegger, è quella che, con una sicurezza mai presuntuosa, semmai con la tortuosità di un'interrogazione ripetuta e incalzante, l'autrice ci invita a fare.
La vita delle immagini
Jean-Jacques Wunenburger
Libro: Copertina morbida
editore: Mimesis
anno edizione: 2008
pagine: 285
Jean-Jacques Wunenburger si conferma con questo volume come il più autorevole esponente contemporaneo dell'impegno filosofico ed antropologico che ha cercato di restituire importanza, spessore, ruolo conoscitivo e potenza trasformativa al mondo delle immagini. Il filosofo francese propone qui un lavoro sfaccettato ma sostanzialmente unitario in cui la fenomenologia dell'immaginario appare solcata in varie direzioni per attestarsi comunque intorno ad un nucleo di gravitazione fondamentale: il riconoscimento di valore e di potere cognitivo al tanto disprezzato cosmo delle immagini. L'autore inquadra teoricamente ed esemplifica ampiamente la vitalità dell'universo immaginativo in una panoramica ricchissima, approfondita e sempre orientata alla pluralità delle interpretazioni. Wunenburger appare inoltre animato dalla preoccupazione costante, che non si può non sottoscrivere, di salvare l'immaginario simbolico dalle sue derive iperrazionalizzate e dai suoi degradi disancorati e disorientati nella "cafarnao" dei paesaggi virtuali e commerciali tanto diffusi nell'oggi.