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Neri Pozza: I narratori delle tavole

Un semplice caso di infedeltà. Le inchieste di Maisie Dobbs

Un semplice caso di infedeltà. Le inchieste di Maisie Dobbs

Jacqueline Winspear

Libro: Libro in brossura

editore: Neri Pozza

anno edizione: 2021

pagine: 320

Nel 1910 la tredicenne Maisie Dobbs prende servizio come cameriera in una elegante dimora di Belgravia, casa Compton. La moglie di Lord Julian Compton, Lady Rowan, una fervente suffragetta, non tarda a rendersi conto che la schiva ragazzina possiede una mente eccezionale, un’intelligenza così brillante da meritare più dell’angusto destino che il lavoro domestico potrebbe riservarle. Nulla di meglio, dunque, che indirizzarla presso l’amico Maurice Blanche, uno degli investigatori preferiti dall’élite europea del tempo. Un utile apprendistato prima di tentare di accedere al prestigioso Girton College di Cambridge. Lo scoppio della guerra, però, muta radicalmente le cose. Maisie si forma come infermiera e parte per la Francia, dove l’orrore non lascia scampo a niente e nessuno, nemmeno a lei. Rientrata in Inghilterra, nel 1929 la giovane donna decide di rilevare l’attività di Blanche e mettersi in proprio come investigatrice privata. Il suo primo caso, tuttavia, appare di poca rilevanza: il commerciante Christopher Davenham le chiede di indagare sulla presunta infedeltà della moglie Celia, una donna che sembra aver fatto della menzogna un’arte. Dopo tutto il tirocinio, tutti gli studi e i successi con Maurice Blanche, quel semplice caso di adulterio pare a Maisie un affronto. Ma la giovane investigatrice non si tira indietro. Non è forse vero che le cose straordinarie si camuffano sempre da cose qualsiasi? Maurice le ha insegnato a non dare nulla per scontato, e così ecco che, pedinando Celia Davenham, Maisie si ritrova nell’ultimo luogo in cui avrebbe pensato di trovarsi: il cimitero di Nether Green, dinnanzi a una lapide con inciso un nome e null’altro. Primo di una serie di avvincenti gialli ambientati negli anni Venti e Trenta, "Un semplice caso di infedeltà" presenta al lettore l’investigatrice privata Maisie Dobbs: geniale e intuitiva come Sherlock Holmes, decisa e determinata come Lisbeth Salander.
18,00

Côte d'Azur. 1920-1960: gli anni d’oro della Riviera francese

Côte d'Azur. 1920-1960: gli anni d’oro della Riviera francese

Mary S. Lovell

Libro: Libro in brossura

editore: Neri Pozza

anno edizione: 2021

pagine: 544

Meta invernale prediletta, negli ultimi decenni del XIX secolo, delle famiglie reali e aristocratiche inglesi e russe, negli anni Venti del secolo scorso la Côte d’Azur divenne il luogo per eccellenza della villeggiatura estiva del Jet Set internazionale. Nel 1926 i ricchi newyorkesi Gerald e Sara Murphy, che ispirarono i personaggi di Dick e Nicole Diver in Tenera è la notte di Francis Scott Fitzgerald, la elessero a loro luogo di residenza attirando, nel giro di pochi anni, un gruppo eclettico di pittori, scrittori e altri artisti, tra i quali Pablo Picasso, Paul Robeson, Cole Porter, Dorothy Parker, Jean Cocteau, Scott e Zelda Fitzgerald. Attorno al circolo dei Murphy gravitavano altri personaggi, come l’americana Maxine Elliott: attrice, forse amante di un re d’Inghilterra e certamente abilissima investitrice. A lei va infatti il merito di aver concepito lo Château de l’Horizon, una deliziosa villa bianca in stile art déco sulla Riviera francese, che non tardò a diventare la residenza estiva delle più illustri personalità dell’epoca: Churchill vi trovò rifugio per riprendersi dalle delusioni del forzato esilio dalla politica britannica, e così fecero anche il duca e la duchessa di Windsor, anch’essi maltrattati dall’opinione pubblica. Disegnato da un giovane americano, Barry Dierks, che sarebbe diventato uno degli architetti più famosi sulla Riviera, per tre decenni lo Château de l’Horizon avrebbe rappresentato il santuario di uno stile di vita sensuale, lussuoso, eccentrico. Questo libro racconta la storia di questa celebre dimora modernista, ma parla anche del primo, ammaliante periodo in Riviera, quando l’accettazione da parte dei circoli più esclusivi esigeva una ricchezza che i comuni mortali neanche sognavano, l’appartenenza a famiglie nobili o le maniere giuste per intrattenere e divertire il prossimo.
22,00

Le tombe di Whitechapel

Le tombe di Whitechapel

Claire Evans

Libro: Copertina morbida

editore: Neri Pozza

anno edizione: 2021

pagine: 368

Londra vittoriana, 1882. Londra, 1882. Conosciuto come «il paladino degli innocenti», l'avvocato Cage Lackmann non ha mai perso una causa, nemmeno quando si è trattato di difendere i peggiori tagliagole. L'arte teatrale, del resto, così come l'inganno e la simulazione, ce le ha nel sangue: sua madre, Honor Dossett, è una consumata attrice. Ora, però, la carriera di Cage Lackmann rischia di essere travolta da uno scandalo che scuote la buona società londinese. Cinque anni prima, Cage ha difeso con successo Moses Pickering, accusato di uno di quegli omicidi spettacolari che sono la delizia dei quotidiani: il figlio quindicenne dell'abbiente famiglia Crewler, presso cui Pickering alloggiava, era stato trovato vestito da donna, violentato e strangolato. In realtà, l'accusa non aveva in mano niente contro il gentile e sofisticato Moses Pickering. Certo, Moses si trovava in quella casa la sera in cui il ragazzo era stato ucciso, ma erano presenti anche il fratello maggiore della vittima e l'intera servitù. A far cadere il sospetto su di lui erano stati solo e unicamente i suoi modi effeminati. Il caso vuole, però, che a un tiro di sasso dalla casa di Cage, in una delle strade più pericolose di Whitechapel, cinque anni dopo il caso Crewler, venga rinvenuto il corpo di un altro ragazzo vestito da donna e strangolato. Gli indizi sembrano condurre nuovamente a Pickering, svanito nel nulla proprio il giorno dell'omicidio. Incalzato dall'ispettore Jack Cross, più che mai intenzionato a smascherarlo come il peggior bugiardo che abbia mai calcato le aule di un tribunale, l'infallibile avvocato deve trovare Pickering al più presto e provare a salvarlo per la seconda volta con una delle sue magie. Tra false piste, intuizioni geniali e un'indagine dal ritmo serrato, l'autrice della "Quattordicesima lettera" ritorna con un thriller che trasporta il lettore nelle incantevoli, oscure atmosfere della Londra vittoriana.
18,00

Una stanza fatta di foglie

Una stanza fatta di foglie

Kate Grenville

Libro: Libro in brossura

editore: Neri Pozza

anno edizione: 2021

pagine: 352

Durante la ristrutturazione di una residenza storica di Sydney, viene rinvenuta una scatola di latta sigillata e incastrata dietro una trave del sottotetto. La scatola, gremita di vecchi fogli quasi illeggibili, contiene le memorie di Elizabeth Macarthur, moglie di John Macarthur, passato alla storia come primo colono e padre dell’industria laniera australiana. Il ritrovamento è eccezionale, perché svela ciò che nessun documento della storiografia ufficiale osa raccontare: la vita di una donna straordinaria, capace di amministrare un’azienda agricola enorme, allevando pecore da lana pregiata e gestendo, con grande temperamento, una manodopera composta da galeotti abbrutiti. Gelosamente conservate, sottratte alla furia di un mondo in cui il ruolo della donna si perdeva in un desolante nulla, le memorie diventano la finestra attraverso cui è possibile affacciarsi su un’esistenza non comune. Elizabeth nasce nel 1766, figlia di un agricoltore del piccolo villaggio di Bridgerule, nel Devon. Ancora bambina, viene accolta nella casa del pastore, dove cresce in modo analogo a quello della quasi contemporanea Jane Austen. È qui che incontra e sposa il sottufficiale John Macarthur, un uomo irrequieto, sgradevole, roso dall’ambizione. Un anno dopo i due sposi, con il figlio in fasce, salpano verso la colonia penale del Nuovo Galles del Sud, appena istituita: poco più di due granelli d’Inghilterra in mezzo a incalcolabili miglia che non lo sono affatto. Un destino, per la giovane donna, approntato dalle regole sociali del tempo che non tengono in alcun conto la sua volontà. Tuttavia, nei vasti paesaggi di quel continente sconosciuto, nel regno delle foglie, delle rocce e del vento, Elizabeth scoprirà un coraggio che non avrebbe mai immaginato di possedere, cedendo a quel mistero insondabile che è il desiderio.
18,00

Piccoli piaceri

Piccoli piaceri

Clare Chambers

Libro: Copertina morbida

editore: Neri Pozza

anno edizione: 2021

pagine: 320

Londra, 1957. La guerra e le sue privazioni sono passate solo da un decennio e i danni delle bombe sono ancora visibili nel paesaggio londinese. Sulle pagine del North Kent Echo, un piccolo giornale locale, appare un giorno un trafiletto che parla dei progressi negli studi sulla partenogenesi: gli esperimenti compiuti su ricci di mare, rane e conigli fanno ipotizzare che la si possa applicare anche all'uomo. Probabilmente i lettori del North Kent Echo non l'avrebbero nemmeno notato, se non fosse stato per il sensazionale titolo: «I maschi non servono più per la riproduzione!». A seguito dell'articoletto, la redazione viene invasa da una valanga di lettere indignate. Tra di esse ve ne è però una alquanto singolare. A scriverla è una certa Gretchen Tilbury, residente a Sidcup, che dichiara di aver dato alla luce una bimba quando era ancora vergine. L'affermazione suonerebbe priva di qualunque fondamento, se non fosse che, nel lasso di tempo in cui asserisce di aver concepito la figlia per partenogenesi, Gretchen Tilbury era ricoverata presso la clinica St Cecilia di Broadstairs, dove ha trascorso mesi a letto, a causa di una grave forma di artrite reumatoide, dividendo la corsia con altre tre giovani donne, assistite da suore e infermiere. A fare luce sul controverso caso viene inviata Jean Swinney, responsabile delle rubriche di economia domestica e unica donna presente nella redazione del North Kent Echo. Trentanove anni e alle spalle un'esistenza fatta di aspettative deluse, Jean ha imparato da tempo a sopravvivere grazie ai piccoli piaceri quotidiani che la vita concede, quando non è troppo avara. Mentre indaga per scoprire se si tratta di un miracolo o di una frode, Jean stringe, con i Tilbury, un legame destinato a cambiare profondamente la sua esistenza tranquilla e abitudinaria. Ma quale sarà il prezzo da pagare per conoscere la verità?
18,00

Neve d'ottobre

Neve d'ottobre

Angela Nanetti

Libro: Copertina morbida

editore: Neri Pozza

anno edizione: 2021

pagine: 225

Quanti segreti nasconde il rimorso? Quali segni indelebili lascia l'antico episodio di un padre che alza le mani sul figlio, di uno schiaffo che provoca una caduta? Giulio è inquieto, insofferente alle regole, un sognatore timido, spaventato. Ama le sue montagne del Trentino dove cerca una libertà che nessuno gli ha insegnato. E la sua vita sarà sempre lontana da qualcosa: da un padre potente, severo e ambiguo, da una madre debole, da un fratello indifferente. Attraversa la seconda guerra mondiale in modo spavaldo e inconsapevole, osservandola da lontano. Finisce in un orribile collegio dove gli studenti vengono molestati, ma riesce a fuggire. Torna tra le sue montagne e cerca l'amore, ma senza saperlo riconoscere, e tantomeno capire. Vorrebbe un equilibrio ma non sa tenerlo con sé. Intanto arriva l'Italia del boom industriale, del futuro per tutti, ma Giulio è sempre là, tra il maso e la montagna, sempre altrove, sempre a cercarsi un tempo in cui nascondersi. Angela Nanetti, con una scrittura cesellata e asciutta, disegna una mappa della solitudine, i confini di un uomo di poche parole e di silenzi sofferti. Un personaggio così intenso da sentirselo addosso, pagina dopo pagina. La storia di un'esistenza che è rinuncia, rassegnazione, stupore. "Neve d'ottobre" è un perfetto esempio di come la letteratura possa farsi vita più della vita stessa, fino alle pagine finali, quando tutto è scritto e nessuno è più capace di assolversi. Resta soltanto quel rimorso lontano, che unisce vittime e carnefici, a testimoniare il peso del destino, che non riscatta nessuno, a cominciare dagli innocenti. «Ma un abbraccio, quando? Non ne avevo memoria e forse non c'era mai stato. Forse non accadeva tra fratelli, o tra fratelli come noi, che avevamo smesso di esserlo troppo presto».
18,00

Gli ultimi giorni della notte

Gli ultimi giorni della notte

Graham Moore

Libro: Libro in brossura

editore: Neri Pozza

anno edizione: 2021

pagine: 432

New York, 1888. Le poche lampade a gas che illuminano la strada hanno vita breve, poiché tra un po’ non ci sarà più alcuna differenza tra il mezzogiorno e la mezzanotte: la luce elettrica è il futuro, e l’uomo in grado di governarla non solo farà una fortuna inimmaginabile, ma otterrà il controllo su Wall Street, Washington, i giornali, le compagnie telegrafiche e milioni di apparecchi elettrici. Al giovane avvocato Paul Cravath, appena uscito dalla Columbia Law School, viene affidato un caso che sembra impossibile da vincere: il suo cliente, George Westinghouse, l’inventore più abile in circolazione, è stato citato in giudizio da Thomas Edison, l’uomo dei miracoli, dei fulmini in barattoli di vetro, delle voci che corrono su cavi di rame, per una domanda da un miliardo di dollari: chi ha inventato la lampadina elettrica? Alla base della contesa c’è il brevetto numero 223.898, soprannominato il «Brevetto della Lampadina», accordato a Thomas Edison nel 1880. Brevetto che George Westinghouse è accusato di aver violato. I due inventori sono incredibilmente simili nella loro ostinazione, entrambi sicuri del proprio talento e sprezzanti verso quello dell’altro, e il compito che attende Paul non è di facile soluzione. Edison è inoltre un avversario astuto e pericoloso, con grandi risorse a sua disposizione: spie private, giornali e l’appoggio di J.P. Morgan, il re di Wall Street. Che la carta vincente, per Paul, sia quella di rintracciare l’introvabile Nikola Tesla, il talentuoso ingegnere che con Edison ha avuto un terribile litigio, prima di essere cacciato dalla Edison General Electric Company? Storia della spietata competizione tra i due più grandi inventori dell’era industriale, Thomas Edison e George Westinghouse, "Gli ultimi giorni della notte" è un romanzo sulla natura del genio, sul costo dell’ambizione e su una battaglia epica per cambiare le sorti del mondo.
19,00

Il maestro e l'infanta

Il maestro e l'infanta

Alberto Riva

Libro

editore: Neri Pozza

anno edizione: 2021

pagine: 272

Nell'estate del 1720 un giovane compositore parte dall'Italia per arrivare a Lisbona, alla corte di re João V. Comincia così l'avventura umana e musicale di Domenico Scarlatti, figlio del grande Alessandro. Uomo mite e tormentato, per nulla sicuro del suo talento, capace di stare un passo indietro a tutto, anche a sè stesso. Il suo compito a corte è insegnare musica alla figlia del re, Maria Bárbara di Braganza, che andrà poi in sposa a Fernando di Borbone diventando regina di Spagna. Il rapporto tra Domenico Scarlatti e questa donna durerà per tutta la vita. E sarà la vera linfa, il vero snodo del talento del compositore napoletano. Le sue celebri Sonate, eseguite dai più grandi pianisti del Novecento, nascono come esercizi per le mani di Maria Bárbara. Il romanzo narra di questo sodalizio, di questo scambio tra maestro e allieva che si concluderà solo con la morte di Domenico Scarlatti. Un sodalizio in nome della musica che è anche il racconto di un'epoca di guerre, rivalità tra famiglie reali europee, complotti, poteri contrapposti. Come fosse un affresco del Tiepolo, Alberto Riva fa entrare il lettore in una storia intensa e nitidissima. E ci regala, attraverso una scrittura misurata e attenta, una trama figurativa che alterna realismo e suggestioni d'oltremare. Lineare, eppure ricco di dettagli, Il maestro e l'infanta è un libro raro nella letteratura italiana di questi anni. Un omaggio alla musica e alla sua forza segreta. Una rappresentazione dei sentimenti attraverso intermittenze e non detti, sfumature, accelerazioni, pause. Un'epoca raccontata in un contrappunto inedito che ne svela furori e insensatezze, e ne celebra soprattutto il carattere sorprendentemente malinconico.
18,00

Un perfetto gentiluomo

Un perfetto gentiluomo

Natasha Solomons

Libro: Copertina morbida

editore: Neri Pozza

anno edizione: 2021

pagine: 320

Jack Rosenblum ha un sogno. Da quando lui e sua moglie Sadie, ebrei tedeschi in fuga dalla Germania nazista, sono sbarcati a Harwich, nell'agosto del 1937, non c'è nulla che desideri di più che diventare un perfetto cittadino britannico. Un metro e sessantuno di pura tenacia, Jack non è come gli altri rifugiati, che nella maggioranza dei casi si accontentano di formare i loro shtetl all'interno della grande città. Sebbene sia d'accordo con i suoi vicini nel pensare che il ruolo dell'ebreo sia quello di non farsi notare, è stanco di essere diverso. E poi, a differenza di Sadie, incapace di adattarsi alla nuova vita, gli inglesi e le loro eccentricità gli piacciono e vuole a tutti i costi essere uno di loro. Per farlo, si affida con cieca fiducia all'opuscolo che gli è stato consegnato al suo arrivo in Inghilterra, "Informazioni utili e consigli amichevoli per il profugo", a cui, giorno dopo giorno, aggiunge di suo pugno tutto ciò che apprende. Ora, dopo anni di studio e scrupolosa osservanza delle regole, Jack ha soddisfatto quasi tutti i requisiti della lista: indossa l'abito giusto, possiede l'automobile adatta a un gentiluomo inglese e la casa in una zona verdeggiante della città. Il suo cappello proviene da Lock di St James's Street, e lui non manca di dare sempre l'angolazione giusta alla tesa. Pranza tre volte alla settimana nei migliori ristoranti cittadini e porta sua moglie al Covent Garden e alla Wigmore Hall. Resta un solo punto sulla lista, una cosa di fondamentale importanza: un gentleman inglese deve essere membro di un golf club. L'iscrizione a un golf club sembra, però, un'impresa altamente proibitiva, come la ricostruzione di Gerusalemme o la preparazione di un perfetto panino alla carne salata. Nessun golf club inglese pare, infatti, disposto ad accettare un profugo ebreo tra i suoi membri. Jack Rosenblum, tuttavia, è tenace fino all'ostinazione, e non sarà un rifiuto a mettere fine al suo sogno. Romanzo con cui l'autrice de "I Goldbaum" fece il suo esordio sulla scena letteraria mondiale, "Un perfetto gentiluomo" narra, con le armi dello humour e dell'ironia, delle peripezie di un "gentleman" ebreo nel cuore della vecchia Inghilterra.
18,00

Il processo Mitford. I delitti Mitford

Il processo Mitford. I delitti Mitford

Jessica Fellowes

Libro

editore: Neri Pozza

anno edizione: 2020

pagine: 320

Inghilterra, 1932. Una fede d'oro brilla alla mano sinistra di Louisa Cannon, il segno tangibile che la dama di compagnia di casa Mitford, è finalmente convolata a nozze con Guy Sullivan, sergente del Dipartimento d'investigazione criminale di Londra. Louisa non sta nella pelle, dopo anni al servizio dei Mitford, può finalmente congedarsi dall'illustre famiglia e, visto che Guy le ha pagato un corso di stenografia, trovare magari lavoro negli uffici del Tribunale. Così, quando Nancy, l'audace e socievole primogenital dei Mitford, le propone di accompagnare in una crociera di tre settimane Lady Redesdale, Diana, Unity e Decca, Louisa non esita a declinare con fermezza l'invito. Lo scopo di Nancy è chiaro: allontanare Diana dal suo amante, Sir Oswald Mosley, il fondatore dell'Unione britannica dei fascisti, l'impenitente donnaiolo che la scrittrice di casa Mitford ha battezzato Sir Orco. Tuttavia, quando uno sconosciuto col mento lungo e la carnagione giallastra si presenta al cospetto di Louisa e, a nome del governo britannico, le rivolge lo stesso invito, la ex dama di compagnia di casa Mitford non può fare altro che ascoltare e assentire. Il governo ha bisogno che lei parta per la crociera e sorvegli Diana Guinness e sua sorella minore, la signorina Unity Mitford, entrambe iscritte all'Unione britannica dei fascisti, annotando ogni loro incontro, ogni movimento insolito. Ne va della salvezza della Gran Bretagna. A bordo della Princess Alice, una delle navi più recenti della Empire Line, Louisa cerca di tenere fede al suo impegno per la salvezza del paese. Tra partite di bridge e passeggiate sul ponte osserva con cura ogni minimo gesto delle due sorelle. Il viaggio prende tuttavia una piega amara e inaspettata quando un passeggero, Joseph Fowler, viene trovato brutalmente assassinato nella sua cabina. Tornati a Londra, il caso è affidato all'avvocato Tom Mitford e Louisa, suo malgrado, si ritroverà coinvolta nell'indagine... Quarto capitolo della fortunata serie dei Delitti Mitford, Il processo Mitford vede nuovamente protagoniste le leggendarie sorelle Mitford nell'Inghilterra degli anni Trenta, anni di furori ideologici, tradimenti, passioni proibite e giochi pericolosi.
18,00

Nulla è nero

Nulla è nero

Claire Berest

Libro: Copertina morbida

editore: Neri Pozza

anno edizione: 2020

pagine: 224

Tutto è allegria, tutto è politica. Tutto abbatte i pudori e i tabù alle serate mondane di Tina Modotti. Frida l'ha conosciuta quando, liberatasi del busto ortopedico in cui, dopo l'Incidente, era racchiusa come una crisalide, ha cominciato a bazzicare la sede del PCM, il partito comunista messicano. Con il suo naso italiano, il suo petto scultoreo, il ritmo ciarliero del suo eloquio staccato, Tina ha aperto subito una breccia nel suo cuore. A una serata particolarmente festosa della fotografa italiana, dove si beve, si sbraita, si canta, e si ride più del solito, Frida vede per la prima volta Diego Rivera, el gran pintor del Messico, l'artista che, con Orozco e Siqueiros, ha portato la pittura fuori dai salotti borghesi, ha ritrovato la vocazione del colore e della smisuratezza, ha dipinto meravigliosi affreschi in cui uomini e donne si ergono, fieri, a tre metri di altezza. È un pachiderma o, meglio, una piovra dai tentacoli ammalianti, un uomo elefantesco dall'agilità contro natura, un ammasso di carne rosea che suscita, tuttavia, un sapore immediato e irresistibile di proibito. È, soprattutto, una figura irresistibile per Frida, che non esita, nei giorni successivi, a presentarsi al suo cospetto da sola, senza soggezione. Lei, la meticcia di Coyoacán che ha vent'anni di meno, la colonna spezzata, le gambe arrugginite, al cospetto del grande pittore. La passione esplode immediata. Frida non ha timore a concedersi a quell'uomo, un gigantesco totem che ha dieci vite di vantaggio su di lei. Gli racconta della sua esistenza, del tragico Incidente dello schianto dell'autobus e del suo corpo. Gli mostra le sue opere. Diego comprende subito che una forza inusitata anima quella piccola meticcia di Coyoacán, un'ostinazione a vivere e ad amare al di là di ogni capriccio del destino. "Nulla è nero" è un romanzo che narra la storia d'amore tra due figure iconiche del Novecento. È dunque il racconto di una tumultuosa, turbolenta passione e, insieme, di un secolo di furori, speranze, ideali e disillusioni. Un secolo in cui l'intensità della vita valeva più della vita stessa.
18,00

Il diavolo e l'acqua scura

Il diavolo e l'acqua scura

Stuart Turton

Libro: Libro in brossura

editore: Neri Pozza

anno edizione: 2020

pagine: 528

Batavia, Indie orientali olandesi, 1634. La Saardam, col suo carico di pepe, spezie, sete e trecento anime tra passeggeri e membri dell'equipaggio, è pronta a salpare alla volta di Amsterdam. Una traversata non priva di insidie, tra malattie, tempeste e pirati in agguato in oceani ancora largamente inesplorati. Le vele ripiegate, il galeone accoglie nel suo ventre il corteo dei passeggeri aperto da Jan Haan, il governatore generale di Batavia. In sella a uno stallone bianco, seguito da un'accozzaglia di cortigiani e adulatori e da quattro moschettieri che reggono una pesante cassa dal contenuto misterioso, Haan procede impettito. Ad Amsterdam riceverà l'ambito premio per i suoi servigi: sarà uno degli enigmatici Diciassette del consiglio direttivo della Compagnia. Poco dietro avanza il palanchino che ospita Sara Wessel, sua moglie, una nobildonna dai capelli rossi decorati di gemme preziose e un segreto ben custodito nel cuore, e Lia, sua figlia, una ragazzina insolitamente pallida. Seguono dignitari e passeggeri di riguardo, ciambellani, capitani della guardia e viscontesse e, alla fine, a chiudere il corteo, un uomo coi ricci scuri appiccicati alla fronte e un altro con la testa rasata e il naso schiacciato. Sono Samuel Pipps, celebre detective appena trasferito al porto dalle segrete del forte, dov'era recluso con l'accusa di aver commesso un crimine meritevole di processo in patria, e il tenente Arent Hayes, sua fedele guardia del corpo. Le operazioni di imbarco proseguirebbero secondo un consolidato copione se un oscuro evento non funestasse la partenza. In piedi su una pila di casse, un lebbroso vestito di stracci grigi, prima di prendere stranamente fuoco, annuncia che «il signore dell'oscurità» ha decretato che ogni essere vivente a bordo della Saardam sarà colpito da inesorabile rovina e che la nave non arriverà mai alla sua meta. Non è il solo segno funesto. Non appena il galeone prende il largo, sulle vele compare uno strano simbolo: un occhio con una coda.
19,00

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