Newton Compton Editori: Grandi tascabili economici. I mammut
I magnifici 7 capolavori della letteratura irlandese: I viaggi di Gulliver-Viaggio sentimentale-Carmilla-Dracula-Il ritratto di Dorian Grey..
Autori vari
Libro: Copertina rigida
editore: Newton Compton Editori
anno edizione: 2013
pagine: 1279
La verde e tormentata terra d'Irlanda è la patria di alcuni tra gli scrittori più importanti di tutta la letteratura. Come Jonathan Swift che, attraverso la favolosa descrizione delle immaginarie popolazioni di Lilliput, Brobdingnag, Laputa e Huyhnhnmlandia, nei favolosi "Viaggi di Gulliver" ritrae con ironia sferzante le assurdità e i difetti dell'Europa settecentesca. Di Sterne si dice addirittura che abbia scardinato le regole valide fino ad allora per la costruzione del romanzo; nel suo "Viaggio sentimentale", Yorick, pseudonimo di Sterne, più che paesaggi e popolazioni, descrive le sensazioni che gli nascono via via nell'animo. Con Le Fanu entriamo in quel filone ottocentesco europeo che si concentrò sugli aspetti più oscuri e inquietanti dell'esperienza umana e che produsse capolavori del terrore come "Carmilla", storia di vampiri al femminile, o come il celebre "Dracula" di Stoker. Oscar Wilde ci racconta di un altro mostro, "Dorian Gray", dalla interminabile e sospetta giovinezza. Il mondo di Yeats invece non ha niente di oscuro o pauroso, se escludiamo le sirene e i fantasmi che popolano le fiabe della sua terra. Ci parla di elfi, di gnomi, di foreste e spiagge incantate, di filastrocche e ballate nelle sue "fiabe irlandesi". Spogliando il racconto breve degli ultimi orpelli romantici grazie al suo realismo minuzioso ed essenziale, Joyce, con le quindici storie che compongono "Gente di Dublino", gli conferì statura artistica e ne fece il genere letterario più moderno.
I magnifici 7 capolavori della letteratura italiana: Ultime lettere di Jacopo Ortis-I promessi sposi-I malavoglia-Il piacere-Piccolo mondo antico..
Autori vari
Libro: Copertina rigida
editore: Newton Compton Editori
anno edizione: 2013
pagine: 1719
In questo volume ripercorriamo in compagnia dei nostri più grandi scrittori due secoli fondamentali per la letteratura italiana. Ugo Foscolo ci trascina nel suo mondo tumultuoso di passioni e tormenti con "Le Ultime lettere di Jacopo Ortis": impostato come un romanzo epistolare lirico, con i suoi contenuti e con il suo stile, ha dato inizio alla prosa italiana moderna. Dopo Foscolo è Alessandro Manzoni a narrarci la storia di Renzo e Lucia, don Abbondio e padre Cristoforo, della monaca di Monza e dell'Innominato nei "Promessi sposi". Ci inoltriamo poi nella modernità al seguito di Giovanni Verga, che con dolore e commozione diventa cronista delle tragedie dei vinti. Un romanzo come I Malavoglia - notò Capuana - non si può riassumere: la storia di questa famiglia di pescatori di Aci Trezza, paesino in provincia di Catania, è ormai considerata una sorta di manifesto del verismo italiano e un classico della nostra letteratura. Di un altro mondo, di tutt'altra atmosfera ci parla Gabriele D'Annunzio che con "II piacere" scrisse il suo capolavoro e, come molti ritengono, il primo romanzo moderno. Ancora risvolti intimistici, ma questa volta intrecciati strettamente al contesto storico, incontriamo nel capolavoro di Antonio Fogazzaro "Piccolo mondo antico", che ci trasporta nella brumosa Italia settentrionale in pieno fervore risorgimentale. "Il fu Mattia Pascal" di Pirandello e "La coscienza di Zeno" di Italo Svevo.
I magnifici 7 capolavori della letteratura inglese: Tempi difficili-Lo strano caso del Dr. Jekyll e Mr. Hyde-Cuore di tenebra..
Autori vari
Libro: Copertina rigida
editore: Newton Compton Editori
anno edizione: 2013
pagine: 1136
Sono qui raccolte sette opere della letteratura inglese che, oltre a essere veri capolavori, sono ormai così famose, anche per essere divenute film di successo, da essere conosciute da un pubblico vasto ed eterogeneo. In "Tempi difficili", sullo sfondo ideologico dell'epoca (utilitarismo, pragmatismo, liberalismo), Dickens svolge il conflitto tra il cinismo e la rigidità degli aristocratici e dei nuovi industriali e l'umanità vitale ed emarginata della libera gente del circo. Al variegato e vivace mondo di Dickens fa da contrappunto la densa e minacciosa atmosfera noir de "Lo strano caso del Dr. Jekyll e Mr. Hyde", che, oltre a essere una esplicita metafora della eterna lotta tra il bene e il male, è soprattutto un attacco che Stevenson ha voluto sferrare contro la repressiva e puritana letteratura inglese del periodo vittoriano. Dalle tenebrose nebbie londinesi si passa poi all'esplorazione delle oscurità dell'animo umano, descritte metaforicamente da Conrad in "Cuore di tenebra" attraverso un viaggio nel cuore più profondo dell'Africa. Di tutt'altro genere il viaggio che Jerome fa compiere, con maestria e varietà di invenzioni umoristiche, ai suoi "Tre uomini in barca". Sherlock Holmes, qui alle prese con un incubo dal sapore gotico nel "Mastino dei Baskerville". "Kim" il racconto dello strenuo tentativo di riconciliare due culture quanto mai opposte. "L'amante di Lady Chatterley", che fu messo al bando in Inghilterra per il grande scandalo suscitato.
I magnifici 7 capolavori della letteratura per ragazzi: Robinson Crusoe-Il giro del mondo in 80 giorni-Le avventure di Tom Sawyer-Cuore..
Autori vari
Libro: Copertina rigida
editore: Newton Compton Editori
anno edizione: 2013
pagine: 1180
Hanno fatto sognare generazioni di ragazzi. Robinson Crusoe, l'eroe tenace che affronta l'ignoto con lucidità e fiducia. Non si contano poi le trasposizioni cinematografiche de "II giro del mondo in 80 giorni", capolavoro immortale di Verne, che non perde mai interesse, anche se oggi il giro del mondo si fa in molto meno tempo. Cambiamo continente e stile: arriva Tom Sawyer, il simpaticissimo ragazzino ribelle, creatura di Mark Twain, che abbandona l'infanzia lottando contro i fuorilegge del West. Dalle praterie americane torniamo in Italia, in una scuola di fine Ottocento, dove crescono e si scontrano ragazzi buoni e cattivi: ma esistono poi ragazzi cattivi? De Amicis ci risponderà, nel suo libro "Cuore". Con veri cattivi invece dovrà vedersela Jim Hawkins, protagonista dell'"Isola del tesoro", il capolavoro di Stevenson: e saranno i pirati del comandante Long John Silver. C'è un pirata tremendo anche nella bellissima favola di Barrie: è Capitan Uncino, lo conosciamo tutti, il mortale nemico di Peter Pan e della sua allegrissima banda che abita la splendida Isola che non c'è. Eccoci a casa, in Italia, dove troviamo Emilio Salgari e i suoi incredibili pirati nelle "Tigri di Mompracem".
Le magnifiche 7 signore della letteratura inglese
Autori vari
Libro: Copertina rigida
editore: Newton Compton Editori
anno edizione: 2013
pagine: 1235
Sette magnifiche signore, sette magnifici romanzi al femminile che percorrono più di un secolo di storia della letteratura inglese. A cominciare da "Orgoglio e pregiudizio", le vicende della famiglia Bennet e delle loro cinque figlie da maritare, così magistralmente raccontate da Jane Austen in uno spaccato ironico e intelligente dei vizi e delle virtù della borghesia inglese della sua epoca. Per passare al celebre "Frankenstein" di Mary Shelley, prova eccellente di narrativa gotica dove il "mostro" è la perfetta sintesi delle nostre paure. E poi i capolavori delle tre sorelle Bronte - Charlotte, Emily e Anne - che con i romanzi "Jane Eyre", "Cime tempestose" e "Agnes Grey" riassumono e comprendono le caratteristiche del periodo vittoriano: i privilegi di una rigida classe nobiliare prepotente e viziata e figure di eroi ed eroine alla ricerca del grande amore. Al romanticismo imperante cercò di ribellarsi Mary Anne Evans, più conosciuta come George Eliot che, nell'incalzante ed enigmatico "Il velo dissolto", romanzo breve che sembra una novella gotica, vuole fare luce sulla parte più oscura e irrazionale dell'essenza e dell'esperienza umana. Virginia Woolf, ultima delle autrici in ordine cronologico, con il suo capolavoro "Gita al faro" ci offre un' esempio di letteratura del XX secolo: le grandi passioni lasciano il passo all'intimismo e al flusso di coscienza.
I magnifici 7 capolavori della letteratura russa: La figlia del capitano-I racconti degli arabeschi-Il naso-Il cappotto-Un nido di nobili-Le notti bianche-Anna Karenina-Cuore di cane-I racconti della Kolyma
AA.VV.
Libro: Copertina rigida
editore: Newton Compton Editori
anno edizione: 2013
pagine: 1235
Sette giganti, interpreti e testimoni della storia del loro grande paese. "La figlia del capitano" di Puskin. "I racconti degli arabeschi", "Il naso", e "Il cappotto" di Gogol'. Con Turgenev e il suo "Nido di nobili" entriamo in quel periodo della storia russa in cui cominciavano a germogliare i semi di grandi stravolgimenti sociali e filosofici. "Le notti bianche" di Dostoevskij si situa nel periodo definito "romantico" dello scrittore, uno dei più grandi di tutti i tempi; il suo eroe è qui il sognatore, nella cui piatta esistenza piomba per un breve attimo la giovane Nasten'ka, simbolo del pulsare delle emozioni. Anche "Anna Karenina", l'eroina dell'omonimo romanzo di Tolstoj, è alla ricerca delle emozioni potenti che rendono la vita degna di essere vissuta, e che lei ha perduto nella piattezza quotidiana di un matrimonio senza amore né passione.
I magnifici 7 capolavori della letteratura tedesca: I dolori del giovane Werther-Gli elisir del diavolo-Il processo-La marcia di Radetzky..
Autori vari
Libro: Copertina rigida
editore: Newton Compton Editori
anno edizione: 2013
pagine: 958
In questo volume sono raccolti sette gioielli della letteratura tedesca. Sette opere in cui la creatività letteraria ha toccato i suoi vertici. Si parte con Goethe e "I dolori del giovane Werther", romanzo epistolare simbolo dello Sturm und Drang, che anticipa temi propri del romanticismo tedesco, in cui si entra appieno, con "Gli elisir del diavolo" di Hoffmann, matura rappresentazione della catastrofe che minaccia l'individuo se abbandona le certezze illuministe. Si prosegue con "II processo di Kafka", storia dai tratti surreali in cui un impiegato, Josef K., viene accusato, arrestato e processato per motivi che nessuno vuole rivelargli. Nel suo capolavoro La "Marcia di Radetzky", Roth dà vita a un affresco di rara forza narrativa, in cui le vicende storiche dell'Impero austro-ungarico si intrecciano a quelle umane di una famiglia fedele sostenitrice dell'imperatore. Sempre all'interno della crisi della società mitteleuropea si iscrive "I turbamenti del giovane Tòrless" di Musil, storia dei tormenti e delle scoperte che accompagnano il superamento dell'adolescenza di uno studente e dei suoi compagni di collegio. Concludono il volume "Novella degli scacchi", capolavoro dell'austriaco Stefan Zweig, le cui opere furono bruciate nei roghi nazisti, e "Doppio sogno" di Schnitzler, quasi una favola in bilico tra sogno e realtà, resa celebre dal film di Kubrick Eyes Wide Shut.
I magnifici 7 capolavori della letteratura americana: Il richiamo della foresta-Moby Dick-Gordon Pym-Giro di vite-Il grande Gatsby..
Autori vari
Libro: Copertina rigida
editore: Newton Compton Editori
anno edizione: 2013
pagine: 1238
Questo volume raccoglie sette perle della letteratura americana, sette voci che hanno contribuito a delineare e definire la peculiare identità di una tradizione giovane, ma estremamente ricca e sfaccettata. Sono romanzi che narrano di avventure nella natura selvaggia e celebrano l'epica della libertà, come "II richiamo della foresta", capolavoro di Jack London; o tragiche epopee per mare, come quella che Herman Melville fa vivere al Capitano Achab nel corso della sua sfida a Moby Dick, la balena bianca, colosso marino che è anche rappresentazione dell'inconoscibile. Racconti con elementi gotici e inquietanti, come Le avventure di "Gordon Pym", unico romanzo scritto da Edgar Allan Poe, ricco di significati simbolici e sfuggenti, o "Giro di vite" di Henry James, in cui un'atmosfera cupa e minacciosa, piena di oscuri presagi, incombe su paesaggi e persone. Ma sono anche storie che ci parlano della cultura e della società americane, mettendone spesso in evidenza i limiti e le contraddizioni, come "La lettera scarlatta", in cui, attraverso le vicende dell'adultera Ester Prynne, Nathaniel Hawthorne condanna l'implacabilità puritana della città di Boston; o "L'età dell'innocenza", mirabile affresco della borghesia newyorchese di fine Ottocento, contro il cui ottuso moralismo si scaglia Edith Wharton; e "II grande Gatsby", "classico moderno" di Francis Scott Fitzgerald ambientato nei frenetici anni Venti.
I magnifici 7 capolavori della letteratura francese: La Certosa di Parma-Eugénie Grandet-Notre Dame de Paris-Madame Bovary-La signora delle camelie-Thérèse Raquin-Bel-Ami
Autori vari
Libro: Copertina rigida
editore: Newton Compton Editori
anno edizione: 2013
pagine: 1527
Sono raccolti in questo volume sette capolavori della letteratura francese. "La Certosa di Parma", affresco storico e insieme romanzo d'avventure. Con "Eugénie Grandet" Balzac allinea alcuni tra i suoi più potenti e riusciti "ritratti", l'ingenua Eugénie, il vecchio Grandet sordido e tirannico, il bel cugino Charles, arrivista senza scrupoli, in una spietata analisi della borghesia di provincia, avida e speculatrice. Non fa indagini sociali il grande Victor Hugo nel suo "Notre-Dame de Paris", ma racconta la struggente storia d'amore del "gobbo di Notre-Dame" ed Esmeralda, la bellissima zingara di cui tutti si innamorano, protagonisti del suo romanzo corale insieme alla folla brulicante di Parigi e alla misteriosa, labirintica macchina della cattedrale. Torniamo invece alla denuncia dell'ipocrisia della borghesia provinciale con "Madame Bovary", che rese a Flaubert, insieme al successo, una incriminazione per oltraggio alla morale pubblica e alla religione. La sua Emma è diventata il simbolo di un tentativo fallito di riscatto dalla miseria della condizione femminile dell'epoca. Di una particolare condizione femminile ci parla il figlio del gigante Dumas ne "La signora delle camelie". Non c'è romanticismo invece nel capolavoro di Zola, "Thérèse Raquin" che è la lucidissima analisi di un delitto quasi perfetto commesso da due amanti. Questa carrellata di capolavori si conclude con un testo di straordinaria capacità descrittiva "Bel-Ami" di Maupassant.
I magnifici 7 capolavori della letteratura erotica: Thérèse philosophe-La filosofia nel boudoir-Suor monika-Gamiani-Le undicimila verghe..
Autori vari
Libro: Copertina rigida
editore: Newton Compton Editori
anno edizione: 2013
pagine: 1045
Sette fra i più celebri romanzi condannati per secoli a giacere dimenticati negli "inferni" delle biblioteche, sette libri "maledetti" e sovversivi appartenenti a quel filone sotterraneo (ma assolutamente non "minore") che conobbe i suoi momenti aurei soprattutto nella Francia da Luigi XIV a Luigi XVI, nell'Inghilterra vittoriana e nella Germania del XIX secolo; libri in cui il corpo diviene libero e provocatorio protagonista, facendosi beffe di ogni ipocrisia, sfidando a viso aperto il potere e il bigottismo, svelando -spesso con caustica ironia - l'altra faccia della medaglia, il lato oscuro e rimosso della società. Dai fremiti di Diderot con "Thérèse Philosophe" al celeberrimo "Fanny Hill" di John Cleland, dalle efferatezze della "Filosofia nel boudoir" di Sade agli "eccessi" diffamatori di Musset (che scrisse "Gamiani" contro George Sand), dalle piccanti confessioni di un Anonimo vittoriano alle grottesche, deliranti scurrilità delle "Undicimila verghe" di Apollinare, il lettore riscoprirà pagine che ancora oggi sorprendono per la loro forza e la loro totale irriverenza. "Suor Monika" di E.T.A. Hoffman.
Il libro dell'inquietudine-Poesie. Testo portoghese a fronte
Fernando Pessoa
Libro: Libro rilegato
editore: Newton Compton Editori
anno edizione: 2013
pagine: XXI-696
"Il libro dell'inquietudine" di Fernando Pessoa raccoglie in maniera disordinata e "aperta" le centinaia di riflessioni del più celebre eteronimo dell'autore, Bernardo Soares. Tragico, ironico, profondo e irrequieto, figura tragica e imprescindibile del nostro Novecento, Soares il fragile, l'acuto, il silenzioso, che abita la vita nei suoi toni più grigi, la osserva, la comprende, la subisce, eppure l'ama con una passione a cui non si può sottrarre. Ricerca un equilibrio perduto che, suo malgrado, non troverà. A questo capolavoro della letteratura mondiale - ed entrando in dialogo poetico con esso - viene ora affiancata, con testo portoghese a fronte, un'ampia antologia (172 componimenti) della poesia orto-eteronima più significativa di Fernando Pessoa, gran parte della quale inedita in Italia. Ritroviamo qui tutti i temi, le ansie, le riflessioni appassionate che guidano la penna di Bernardo Soares, ma che trovano nel dire poetico dell'intellettuale portoghese un inimitabile intreccio di voci, che proviene dal fondo della coscienza di un unico individuo e si sviluppa compiutamente in quel "dramma in gente", ricercato e inscenato dall'autore, che giunge fino a noi, ammaliandoci e inquietandoci profondamente. Introduzioni di Orietta Abbati e Piero Ceccucci. Postfazione di Piero Ceccucci.
I grandi romanzi e i racconti
Joseph Conrad
Libro: Copertina rigida
editore: Newton Compton Editori
anno edizione: 2013
pagine: 1720
Il nome di Conrad è indissolubilmente legato al mare. In numerosi romanzi e racconti lo scrittore ha trasferito, rievocandole e trasfigurandole con il soffio del mito, le sue avventure di marinaio scelto e poi di capitano sulle rotte orientali, da cui ha saputo distillare l'essenza intima e nascosta delle azioni umane. Il mare è un protagonista concreto, il mare che accoglie navi e battelli di ogni tipo, isole, porti e taverne popolati di esseri umani che si incontrano e si scontrano, soffrono e sperano rivelando se stessi. Ma il mare è anche uno spazio metaforico che si agita di conflitti e crisi profonde che spezzano, distruggono o fanno rinascere, e che denunciano il sospetto, dolente e lacerante per l'epoca, che l'etica e la civiltà dell'Occidente siano forse meno limpide di quanto i pregiudizi inducono a pensare. Ecco la grandezza di Conrad: riesce a dare ai fantasmi dell'anima umana la concretezza delle onde dell'oceano, l'afferrabilità della tempesta che si scatena improvvisa dopo la bonaccia, il profumo della brezza. La sua maestria di narratore del mare e dell'animo umano si esprime incredibilmente con un linguaggio che altri grandi scrittori inglesi gli invidiavano, a lui, polacco di nascita e di lingua: "La verità della faccenda è che la mia facoltà di scrivere in inglese è naturale quanto ogni altra attitudine ingenita che io abbia mai avuto. Nutro la strana e irresistibile sensazione ch'essa sia sempre stata una parte inerente di me stesso". Introduzione di Filippo La Porta.