Pacini Giuridica: Quaderni di Judicium
L'arbitrato nella crisi familiare. Una proposta applicativa
Elena Zucconi Galli Fonseca
Libro: Libro in brossura
editore: Pacini Giuridica
anno edizione: 2021
pagine: 112
Lo studio affronta il tema dell’arbitrato come strumento di soluzione della crisi familiare (principalmente divorzio e separazione coniugale), che in Italia vive ancora allo stato embrionale, a differenza di altri ordinamenti che lo sperimentano ormai da lungo tempo. Nonostante l’assenza di una disciplina positiva, è opinione dell’autrice che l’istituto possa trovare applicazione de iure condito: da qui l’idea di tentare un’“analisi di fattibilità”, a cui possa seguire la predisposizione di un regolamento arbitrale in grado di assicurare ai coniugi una tutela efficace e ad un tempo attuativa dell’interesse pubblico che permea questa materia. Al fondo sta una domanda: l’arbitrato è in grado di offrire un valore aggiunto rispetto agli strumenti di tutela che sono già a disposizione della coppia in crisi? L’autrice prova a rispondere alla fine del lavoro, dopo aver esaminato dapprima la questione dell’arbitrabilità della crisi, e, di poi, la tecnica processuale più idonea a realizzare gli interessi in gioco, in costante confronto con le esperienze straniere.
Il dolo del giudice quale motivo di revocazione della sentenza civile
Ignazio Zingales
Libro: Libro in brossura
editore: Pacini Giuridica
anno edizione: 2020
pagine: 128
Il "dolo del giudice" costituisce elemento perturbatore del processo che espone la pronunzia adottata al rischio di revocazione ex art. 395, n. 6, cod. proc. civ. Tale modello di tutela - attivabile nei confronti della sentenza "partigiana" solo successivamente alla formazione di un giudicato contenente l'accertamento di detto dolo - è stato recentemente oggetto di rivisitazione da parte della dottrina e della giurisprudenza. In questo quadro (caratterizzato da rinnovato interesse), nel volume si sono prevalentemente affrontate tre delicate questioni. La prima riguardante l'enucleazione degli elementi costitutivi del dolo del giudice. La seconda concernente l'individuazione delle sedi in cui tale elemento psicologico può essere utilmente accertato ai fini della revocazione della sentenza. L'ultima, infine, attinente al nesso di causalità tra la condotta dolosa del giudice e la sentenza, e quindi al tipo di giudizio (di certezza o di ragionevole probabilità) che deve sostenere tale possibile sequenza causale.
Rito camerale ed «ingiusto» processo
Giulio Nicola Nardo
Libro: Libro in brossura
editore: Pacini Giuridica
anno edizione: 2020
pagine: 96
Lo studio del rito camerale si inserisce, nel più ampio dibattito riguardante il rapporto tra effettività della tutela giurisdizionale dei diritti ed efficienza della giurisdizione. L'analisi del rito camerale – anche con riferimento alle procedure concorsuali – orienta il proprio orizzonte verso la ricerca del rito ideale, nel tentativo di individuare il modello di processo maggiormente idoneo ed adeguato, seppur non perfetto, posto che il principio di proporzionalità non richiede che la misura scelta sia la migliore, ma che aumenti la probabilità di raggiungimento del risultato, nel rispetto dei principi costituzionali della legalità del giusto processo di cui all'art. 111 Cost., questione delicatissima che ha alimentato, da sempre, un ampio dibattito in dottrina e giurisprudenza di merito e legittimità, con l'intervento sempre incisivo della Corte costituzionale.

