Petite Plaisance: Mare dentro
Movimento. Navigazioni filosofiche tra le parole greche di «movimento»
Lucia Palpacelli
Libro: Libro in brossura
editore: Petite Plaisance
anno edizione: 2025
pagine: 192
Il quarto volume delle navigazioni filosofiche inaugurate dalla Scuola di Macerata ci conduce sulle rotte del movimento. Nel mare aperto delle parole, si individuano due grandi porti, articolati, al loro interno, in molteplici insenature; il movimento è infatti connesso con il divenire, tanto da potersi intendere come una legge del mondo sensibile, ma è anche fortemente legato alla vita e a ciò che, nel pensiero antico, è il principio stesso della vita, l’anima. La traversata prende avvio dalle parole principali, e più generali, per dire movimento: metabole e kinesis, parole-conchiglia che hanno il mare intero dentro, parole di una ricchezza inesauribile che ci guidano in questa navigazione tra natura e vita alla scoperta di una parola che ci circonda e ci definisce, di una parola che gli Antichi hanno declinato in tanti modi aprendo prospettive che anche oggi parlano a noi e, in qualche modo, parlano di noi.
Anima. Navigazioni filosofiche tra le parole greche di anima
Mino Ianne
Libro: Libro in brossura
editore: Petite Plaisance
anno edizione: 2025
pagine: 176
Siamo alla terza “navigazione filosofica” lungo alcune delle parole greche divenute decisive nella storia intellettuale dell’occidente, che appartengono, perciò, al nostro sentire comune come un “mare dentro”, a cui la “Scuola di Macerata”, con ottima intuizione, ha voluto dare nuova forza espressiva. Questa volta facciamo rotta lungo le parole dell’Anima, creazione concettuale e linguistica originale ed esclusiva dei Greci, divenuta parte essenziale del sentire comune fino ai nostri giorni, grazie anche alla rielaborazione proposta dal pensiero cristiano; non a caso la nostra forma mentis, grazie a Platone e a partire da Platone, è strutturalmente dualista, cioè noi pensiamo noi stessi in termini di anima e corpo, spirituale e materiale, psichico e fisico. Dobbiamo continuare a imparare da un popolo filosofico come quello dell’antica Grecia una profondità e problematicità di pensiero e di linguaggio che la nostra contemporaneità sembra aver smarrito; capiamo così che, sin dall’età arcaica, questo popolo si è posto domande che non sono indifferenti anche per la nostra sensibilità.
Straniero. Navigazioni filosofiche tra le parole greche di straniero
Federica Piangerelli
Libro: Libro in brossura
editore: Petite Plaisance
anno edizione: 2024
pagine: 264
La “seconda navigazione filosofica”, “varata” dalla «Scuola di Macerata», propone un viaggio lungo i molteplici crinali della parola “straniero”. Assumendo come “baricentro identitario” la cultura greca di età arcaica e classica, questa traversata indaga i molti significati e le varie ricadute etiche, politiche e ideologiche dei vocaboli utilizzati per indicare lo straniero, studiandoli nel loro intreccio con le grandi vicende storiche, dalle Guerre Persiane alle riforme democratiche nell’Atene di Pericle. Due le tappe principali di questa esplorazione: la prima si focalizza sulle diverse declinazioni del barbaro, cioè dello “straniero non greco”; la seconda, invece, si concentra sulle parole che gravitano intorno allo straniero, cioè allo “straniero greco”, soggetto perturbante per eccellenza, perché indica, allo stesso tempo, l’ospite, l’amico e il nemico. Questo percorso semantico e concettuale mostra tutta l’attualità e l’urgenza di tornare a riflettere sulle parole e a riscoprirne l’importanza come primo passo per promuovere una efficace trasformazione del mondo in cui viviamo, sempre più pervaso da un pericoloso “inabissamento del valore della parola”.
Desiderio. Navigazioni filosofiche tra le parole greche di desiderio
Arianna Fermani
Libro: Libro in brossura
editore: Petite Plaisance
anno edizione: 2024
pagine: 144
Con questa “prima navigazione filosofica” lungo le parole greche del desiderio la «Scuola di Macerata» dà avvio ad un progetto che ha voluto “varare” ritenendo che lavorare sulle parole e porsi all’ascolto delle loro voci e dei loro echi infiniti non sia solo un impegno bello, ma si configuri anche come un’impresa profondamente utile e urgente. Infatti, senza passare attraverso una profonda “ecologia” del linguaggio, non potrà mai esserci nessuna vera trasformazione del mondo in cui viviamo. Dopo una prima sosta lungo le caratteristiche generali del desiderio come “spinta verso il meglio” e come naturale tendenza verso il piacevole, questo primo viaggio si snoda lungo i diversi nomi greci del desiderio: il desiderio come tensione e come aspirazione (ὄρεξις); il desiderio come volontà e come voglia (βούλησις); il desiderio come ciò che toglie il senno e il respiro (ἐπιθυμία); il desiderio come spinta e come impeto (ὁρμή); il desiderio come assillo e come spina nelle carni (οἶστρος); il desiderio erotico (ἔρως), tra delirio umano e follia divina; il desiderio appassionato ad occhi aperti (ἵμερος) e, infine, il desiderio ad occhi chiusi e lo struggimento per ciò che è lontano (πόθος).