Qanat Production: Contaminazioni
Pagine stravaganti di pedagogia umana. Teorie, metodi, prospettive
Libro
editore: Qanat Production
anno edizione: 2018
pagine: 304
Socrate: "Me ne venivo dall’Accademia dritto al Liceo lungo la strada esterna che passa sotto le mura. Giunto all’altezza della postierla ove c’è la fontana di Canopo m’imbattei in Ippotale figlio di Ieronimo e in Ctesippo del demo di Paiano con un gruppo di fanciulli che stavano in crocchio con loro. E appena Ippotale mi scorse, come io gli venivo incontro: – O Socrate!, disse, dove vai? Da dove vieni? – Dall’Accademia, risposi, e vado al Liceo. – Via, vieni da noi, esclamò, cambia strada. Lo merita proprio! – E dov’è che andate?, risposi. E con chi? – Là, mi disse, indicandomi di faccia al nuovo recinto ed una porta aperta. È là che passiamo la giornata. Ci andiamo noi e molti altri bei fanciulli. – E che c’è là? E qual è il passatempo? – Una palestra, rispose, aperta da poco. Vi passiamo gran tempo in chiacchiere, alle quali ci piacerebbe che ci prendessi parte. – Bravi!, dissi io. Chi è il maestro?"
Alle radici dell'intercultura. La filoxenia e la ricerca dell'altro nell'Odissea
Dario Costantino
Libro
editore: Qanat Production
anno edizione: 2018
«Intanto, nella capanna, Odisseo e il porcaio glorioso cenavano; e con loro cenavano gli altri pastori. Ma quando la voglia di cibo e di vino cacciarono, Odisseo prese a dire fra loro, per provare il porcaio, se l’ospitava di cuore e se l’avrebbe invitato a restare là nelle stalle o spinto in città» (Libro XV, vv. 301-306)
Linguaggio e conoscenza in Platone. Il «Cratilo» tra filosofia ed educazione
Josef Derbolav
Libro
editore: Qanat Production
anno edizione: 2018
pagine: 264
«Arrivato alle lettere dell’alfabeto, Theuth disse: “Questa conoscenza, o re, renderà gli egiziani più sapienti e capaci di ricordare, perché è stata inventata come farmaco per la sapienza e la memoria”. Ma il re rispose: “O Theuth, sommo esperto di tecniche, altro è la capacità di concepire una tecnica, altro è giudicare il danno e il vantaggio che essa arreca a chi la adopererà. Quello che tu, in qualità di padre delle lettere dell’alfabeto, ora dici per affetto nei loro confronti, è il contrario di ciò che esse sono in grado di fare. Perché indurranno l’oblio nelle anime di quanti le avranno apprese, per mancanza di esercizio della memoria; infatti, affidandosi alla scrittura, essi richiameranno alla mente non più attingendo all’interno di loro stessi, ma da segni esterni. E così hai trovato un farmaco non per la memoria, ma per richiamare alla memoria. E procuri agli allievi non la sapienza vera, ma la sua apparenza, perché, avendo orecchiato molto grazie a te, ma essendo privi di insegnamento, sembreranno onniscienti e saranno per lo più ignoranti e insopportabili da frequentare, perché apparentemente sapienti ma non veramente dotti”». Postfazione di Leone Agnello.