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Rizzoli: Classici arte

Sebastiano Ricci

Sebastiano Ricci

ARTE

Libro

editore: Rizzoli

15,49

Manet

Manet

Libro: Copertina morbida

editore: Rizzoli

anno edizione: 2005

pagine: 189

"Édouard Manet figura nella nostra memoria tra gli impressionisti ed è lungamente stato considerato tale dalla storiografia artistica. In realtà il pittore, pur legato da amicizia a diversi esponenti del gruppo, non fu mai un impressionista. Il suo ruolo rispetto a loro, precisato da una serie di studi e mostre, era già stato delineato con chiarezza da Renoir: "Manet era per noi tanto importante quanto Cimabue o Giotto per gli italiani del Rinascimento". Una guida ideale e una fonte d'ispirazione, dunque, un maestro che aveva stravolto il panorama artistico dell'epoca, ma il cui stile non coincideva con quello delle nuove generazioni." (dal saggio di Federica Armiraglio)
9,90

Piero della Francesca

Piero della Francesca

Libro: Copertina morbida

editore: Rizzoli

anno edizione: 2005

pagine: 173

"Nella storia dell'arte esistono uomini che con la propria arte battezzano un'epoca, la informano con la propria sensibilità, la leggono con la propria intelligenza e la ricreano nell'invenzione di un nuovo mondo e di un nuovo uomo. Questa invenzione può essere chiamata stile, ma in certi casi è più opportuno chiamarla rivoluzione. Piero della Francesca è uno di questi uomini." (dal saggio di Pietro Allegretti)
9,90

Caravaggio

Caravaggio

Libro: Copertina morbida

editore: Rizzoli

anno edizione: 2005

pagine: 189

"Come poté un ragazzo lombardo, apprendista pittore, arrivato a Roma all'età di circa diciotto anni, costruirsi, crescere, straripare dalle zone basse di piazza Navona, oltre Tevere, oltralpe, oltre il suo secolo e i secoli successivi, arrivare fino a noi quale uno dei più alti moniti, imporsi quale bandiera del moderno alle scelte più disparate, alle fazioni più contrastanti? Sono domande senza risposta, o la cui sola risposta possibile è che la verità di una grande passione creativa si misura dalla sua durata, dalla sua capacità di riproporsi come fonte d'acqua viva alle ideologie, alle nuove convinzioni, ai nuovi gusti: mostrare una faccia nuova, mai vista prima." (dalla Presentazione di Renato Guttuso)
9,90

Renoir

Renoir

Libro: Copertina morbida

editore: Rizzoli

anno edizione: 2005

pagine: 189

"Mentre si succedevano le teorie, le dottrine, le estetiche, le metafisiche e le fisiologie dell'arte, l'opera di Renoir si è sviluppata anno per anno, mese per mese, giorno per giorno con la semplicità di un fiore che sboccia, di un frutto che matura", scrive il critico Octave Mirbeau in occasione di un'esposizione personale del pittore alla galleria parigina Bernheim. "Renoir, continua il critico, ha vissuto e dipinge. Ha fatto il proprio mestiere: e in ciò sta forse tutto il suo genio. Per ciò l'intera sua vita e la sua opera sono una lezione di fedeltà."
9,90

Cézanne

Cézanne

Libro: Copertina morbida

editore: Rizzoli

anno edizione: 2005

pagine: 189

Cézanne ha detto la verità, più verità di quanto era capace di comprendere: una verità da sgomento che approderà come tutti i vangeli nelle istituzioni e nelle chiese. Tutte le chiese pittoriche del nostro secolo, tutte le istituzioni eversive o concilianti, si sono dette venire da lui, di lui celebrando le parole con le quali sino alla morte aveva cercato d'intendere il suo "non potere andare più addentro", come scriveva Leopardi, il suo ostinato "realizzare", per dare al colore, ai piani del colore, alle "sensazioni colorate", quel che toglieva all'arbitrio e all'autorità della luce.
9,90

Veronese

Veronese

Libro: Copertina morbida

editore: Rizzoli

anno edizione: 2005

pagine: 189

"La vera linfa della critica è nelle osservazioni dei dilettanti di genio. Nella critica sul Veronese continuano a circolare, diventate irriconoscibili e tradotte in forma scientifica, le osservazioni annotate da Goethe nel suo Viaggio in Italia, in data 8 ottobre 1786. Acutissimo nell'intendere tutto ciò che gli piace, sbrigativo nell'eliminare tutto ciò che è estraneo, Goethe espone un'idea sulla pittura veneziana che ha ricavato dal confronto tra le opere dei pittori e il luogo dove sono nati. Vorrebbe essere un'idea generale sulla pittura veneziana, ma è stata suggerita dalla visione di un'opera del Veronese, La famiglia di Dario davanti ad Alessandro. Goethe poi estende i caratteri propri del Veronese a quella che chiama 'una scuola'." (G. Piovene)
9,90

Gauguin

Gauguin

Libro: Libro in brossura

editore: Rizzoli

anno edizione: 2005

pagine: 189

Gauguin fu un mostro. Non possiamo farlo rientrare in nessuna delle categorie morali, intellettuali o sociali, che bastano a definire la maggior parte delle individualità. Per la folla giudicare significa etichettare. Puoi essere stimato-commerciante, integro-magistrato, pittore-di-talento, povero-e-onesto, ragazza-ben-educata. E anche "artista" e perfino "grande artista": ma questo è già meno permesso, ed è imperdonabile essere qualcosa di diverso da tutto questo. Mancherebbe, per essere classificato, il cliché richiesto. Gauguin fu quindi un mostro, e lo fu totalmente, imperiosamente.
9,90

Tiziano

Tiziano

Libro: Copertina morbida

editore: Rizzoli

anno edizione: 2005

pagine: 189

"Tiziano e il nostro punto di vista sulla sua opera e la sua straordinaria vicenda. Nostro punto di vista, il luogo del secolo ventesimo che andiamo attraversando. Il luogo: il brano di un secolo sbranato come mai altro secolo fu; sbranato al punto da ritrovare lacerati i tessuti connettivi di quegli organismi che, nati nel quinto secolo avanti Cristo, avevano imposto un corso alla storia dell'uomo, fino a ieri. Se il quinto secolo vide Lao-Tzû gettare il seme del Tâo, il nostro secolo, assiste nei suoi primi decenni alla fine del taoismo, anzi al suo oblio. La storia colloca il nostro punto di vista su Tiziano in un luogo del tempo lacerato da sismi profondi, illuminato dal tramonto apparente dei soli metafisici preesistenti." (Corrado Cagli)
9,90

Mantegna

Mantegna

Libro: Libro in brossura

editore: Rizzoli

anno edizione: 2005

pagine: 189

"Centotrentasette pittori, è stato scritto, si formarono nella bottega di Francesco Squarcione, padovano. Prima di essere pittore s'era ingegnato in molte cose, anche nel ricamare e nel cucire da sarto. Ma la sua fama non è tanto affidata alle opere pittoriche, quanto ad un'idea molto pratica; e fu di aprire in Padova una scuola per giovani supposti valenti ai quali egli insegnava a muovere il pennello e a macinare colori: alcuni erano tenuti come discepoli, altri, troppo poveri per pagarsi la scuola, adottati come figli; e così fu adottato, nel 1441, un ragazzetto fra i dieci e gli undici anni figlio del falegname Biagio inurbato dal paesino di Isola di Carturo tra Vicenza e Padova. Si chiamava Andrea Mantegna, era uno fra i più poveri." (M. Bellonci)
9,90

Raffaello

Raffaello

Libro: Libro in brossura

editore: Rizzoli

anno edizione: 2004

pagine: 189

"Quanto largo e benigno si dimostri talora il cielo nell'accumulare in una persona sola l'infinite ricchezze de' suoi tesori e tutte quelle grazie e' più rari doni che in lungo spazio di tempo suoi comparire fra molti individui, chiaramente poté vedersi nel non meno eccellente che grazioso Raffael Sanzio". Con queste parole nel 1568 Giorgio Vasari dà inizio alla biografia di Raffaello nelle "Vite de' più eccellenti pittori, scultori ed architettori". Il giudizio dell'artista e storiografo aretino testimonia di una fortuna non solo presso la critica ma anche presso il pubblico che ha accompagnato Raffaello e la sua produzione pittorica dal tempo della sua prima attività e fino ai giorni nostri, apprezzandone le grandi doti di artista.
9,90

Giotto

Giotto

Libro: Copertina morbida

editore: Rizzoli

anno edizione: 2004

pagine: 189

"La realtà per un uomo e un artista medievale, era pur sempre, e primamente, una realtà religiosa. La pittura di Giotto è fondata sulla realtà, e pare persino fondare essa stessa il reale là dove invece lo altera in archetipo o addirittura in "fioretto" e in allegoria: ma è l'unità, a fare la realtà. La poetica medievale ha avuto, appunto, il suo culmine nel "Cantico delle creature" che è un inno tridimensionale incarnato su Dio, l'Uomo, la Natura, quasi un rapporto paritetico, certo mai interrotto; o se gerarchia c'è, tra Dio e l'Uomo e la Natura, non è mai a svantaggio della coralità e meno che meno a danno dell'Unità. Il rapporto religioso è sempre rapporto unitario. La pitttura di Giotto è unitaria perché religiosa, e viceversa."
9,90

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