Rubbettino: Lo scrigno dell'autonomia. Anci Sicilia
Dal separatismo all'autonomia regionale. Storia dell'idea indipendentista siciliana nel XX secolo
Fabrizio Fonte
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2011
pagine: 121
Il fenomeno più grave, all'indomani della fine della Seconda guerra mondiale, con cui il governo italiano dovette confrontarsi, nella difficilissima fase dell'affermazione della propria autorità e della creazione delle premesse per il nuovo assetto istituzionale del Paese, fu costituito dalla nascita del movimento per l'Indipendenza della Sicilia. L'insoddisfazione, a seguito della formazione del nuovo Stato nazionale, aveva lasciato, infatti, sedimenti non superficiali nell'opinione pubblica siciliana, che riaffiorarono animatamente con il crollo del fascismo. In quel frangente sembrò dunque, presentarsi un'occasione storica per la definitiva affermazione dell'idea indipendentista siciliana. Sulla complessità politica di quel periodo, che portò alla conquista dell'Autonomia regionale, oggi si ritorna a riflettere alla luce delle rivendicazioni secessioniste dei nostri giorni, che riprendono, a posizioni geografiche invertite, le vicende siciliane del secondo dopoguerra.
Politica, le idee contano ancora? L'esperienza di un Comune siciliano dalla seconda alla terza Repubblica
Giuseppe Matarazzo, Orazio Mezzio
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2008
pagine: 60
"Quello che avete fra le mani, non è un libro, ma un gratta e vinci. Una scommessa. Per non dire una follia. Siamo follemente convinti che le idee contano, ancora oggi, e che si può fare Politica pensando al Bene Comune. Dalle piccole realtà di montagna alle grandi città". Partendo dall'esperienza della piccola storia in un comune siciliano, in tempi di crisi della politica, ma non solo, gli autori, un sindaco e un giornalista, propongono una riflessione ad alta voce. Il piccolo comune che vive simbioticamente i grandi eventi, i cambiamenti politici, burocratici e socio-economici. In un confronto quotidiano che comincia dalle reazioni e dalle speranze dell'Italia post-tangentopoli, per finire alle disillusioni della nuova Italia. Come dire, dalla seconda alla terza Repubblica. La testimonianza proposta è il frutto di dodici anni di impegno amministrativo, dal 1995 al 2007. Un impegno condiviso che continua. Una riflessione che non si ferma neanche a distanza. Ed è proprio dallo scambio epistolare (via e-mail) fra gli autori, che nascono queste pagine.
Il potere estero delle Regioni. Continuità e discontinuità delle ricostruzioni teoriche e della prassi applicativa nella transizione dal modello originiario...
Ornella Spataro
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2008
pagine: 268
La legge di revisione del 2001 ha per la prima volta introdotto disposizioni costituzionali espressamente volte a disciplinare le attività regionali dotate di rilevanza esterna. Ciò ha determinato la reviviscenza di un dibattito che sembrava, invero, avere trovato soluzioni definitive in sede giurisprudenziale e dottrinaria: nel difetto di una regolamentazione apposita, erano state, infatti, le sollecitazioni degli studiosi e le aperture progressive della Corte costituzionale a definire la possibilità delle Regioni di concludere negozi con soggetti esteri. Fin dal varo della legge costituzionale n. 3 del 2001 il tema del cosiddetto "potere estero" delle Regioni ha polarizzato l'attenzione dei commentatori, con ciò evidenziandosi, da subito, come uno dei punti topici della riforma dell'ordinamento regionale: snodo nevralgico dei rapporti con lo Stato, esso si inquadra in un nuovo e diverso modo di intendere le relazioni tra i soggetti (plurimi) che compongono il sistema giuridico e, se adeguatamente valorizzato, può dotare di nuova sostanza il processo di avvicinamento del regionalismo italiano verso i modelli e le esperienze tipicamente federali. Il volume di Omelia Spataro coglie pienamente questa prospettiva e, dopo l'analisi delle nuove disposizioni costituzionali e delle questioni, plurime e complesse, che esse pongono, procede tra l'altro ad una verifica della prassi effettuale delle relazioni estere messe in atto dalle Regioni.
La pianificazione strategica del sistema territoriale degli «erei»
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2008
pagine: 254
È uno studio che raccoglie i caratteri emergenti dall'analisi socio-economica del contesto oggetto d'esame, costituito dai Comuni di Castel di Iudica, Catenanuova, Centuripe, Raddusa, Ramacca e Regalbuto, che si snodano al confine interprovinciale tra Enna e Catania. L'individuazione di relazioni strutturali forti e persistenti costringe a una lettura che reinterpreta queste aree secondo una nuova dimensione di centralità diffusa, in cui si manifesta essenziale ed effettiva l'applicazione del principio europeo di sussidiarietà. I punti decisivi per lo sviluppo sono esaminati e passati in rassegna attraverso le criticità, gli aspetti qualificanti, le vocazioni, le inclinazioni naturali, le nuove dinamiche di interazione conseguenti alla modernizzazione dell'economia, alle innovazioni tecnologiche e alle nuove tecnologie di comunicazione. Arricchito da contributi di esperti e con la supervisione di un gruppo tecnico-scientifico d'eccellenza, questo studio non si ferma ad una avalutativa descrizione tecnica. La leadership esercitata da Mario Mazzaglia, Decano dell'Assemblea Parlamentare Siciliana, più volte assessore al Governo regionale, la passione politica e il respiro potente di chi ha sempre sostenuto le ragioni del territorio in funzione dell'emancipazione e dello sviluppo, incrociano i temi dell'autonomia e della sussidiarietà.
Il processo di partecipazione alle decisioni europee e il recepimento della normativa comunitaria
Pietro M. Paolucci
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2006
pagine: 219
Il deficit democratico, al quale la Comunità è in qualche misura geneticamente condannata - almeno sino a quando la costruzione dell'Unione Europea non imboccherà la strada di una organizzazione istituzionale ed amministrativa di tipo federale - costituisce, per le strategie di integrazione comunitaria, un autentico tallone d'Achille. È del tutto comprensibile che le istituzioni comunitarie, nel quadro delle competenze ad esse attribuite dai Trattati - e spesso anche al di fuori di esse - ricerchino ogni possibile occasione per colmare tale lacuna. In tale ottica, l'affermazione della trasparenza come valore essenziale del processo decisionale, inserito nel testo del Trattato di Amsterdam, aggiunge un nuovo elemento alla democrazia ed alla sussidiarietà quali valori costituzionali della costruzione europea. Lo sforzo dell'autore è proprio quello di chiarire processi e meccanismi dei processi decisionali comunitari, dal momento che nell'ambito dell'Unione Europea i vari governi si condizionano e influenzano a vicenda, non solo attraverso la misurazione dei risultati ottenuti nella implementazione nazionale delle direttive, ma anche nella definizione delle politiche dell'integrazione. Risulta in qualche modo decisivo che la democrazia e le forme di partecipazione anche mediata dei cittadini ai processi decisionali comunitari siano assicurate a ciascuno dei livelli di governo che compongono il c.d. spazio amministrativo europeo.
L'autonomia siciliana nel decennio 1947-57. I governi Alessi, Restivo, La Loggia
Dino Grammatico
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2006
pagine: 121
Dino Grammatico, che per sette legislature è stato deputato al Parlamento siciliano e ha anche partecipato al Governo della Regione quale Assessore all'Agricoltura nel 1958, presenta in questa ricostruzione del primo decennio di vita autonomistica (1947-57) la stagione felice dei governi degli Alessi, dei Restivo e dei La Loggia, i quali furono capaci non solo di impostare l'ordinamento autonomistico e di avviare il rilancio dell'isola, ma anche di difenderlo dall'attacco di ritorno dello Stato nazionale che, assestatosi saldamente al potere, aveva ripreso ad agire sulla base di logiche di accentramento che, purtroppo, avrebbero avuto presto il soprawento, anche grazie allo scadimento della tensione e della qualità della politica. L'intendimento del lavoro naturalmente è quello di fare da sprone perché, dinanzi al preoccupante stato di crisi della Regione siciliana descritto nella prefazione, il nuovo Parlamento, insediatosi da qualche settimana, realizzi scommettendo sulle istituzioni locali - quelle riforme federaliste che abbiano a riportare l'Autonomia sul binario dello sviluppo economico, sociale e civile.
Il nuovo modello costituzionale di finanza locale. Atti del Convegno (Caltagirone, 12 aprile 2003)
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2005
pagine: 168
Con la riforma del Titolo V della parte Il della Costituzione, operata con la legge Cost. 3/2001, l'autonomia finanziaria che in base al vecchio articolo 119 Cost. era prerogativa delle sole Regioni è stata riconosciuta anche a Comuni, Province e Città metropolitane. È questa una delle principali innovazioni introdotte dal "processo di federalizzazione" in atto, il cui significato non è limitabile alle Istituzioni locali ma investe tutto l'ordinamento della Repubblica. Per rendere effettivo questo nuovo disegno costituzionale, però, è assolutamente prioritaria l'attuazione del riformato art. 119 Cost. che detta i principi ed i criteri direttivi del sistema tributario e della finanza territoriale, in particolare, di quella locale.
La riforma del rapporto regione-istituzioni locali. Gli strumenti di raccordo alla luce dei nuovi indirizzi costituzionali
Andrea Piraino, Francesco Teresi
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2004
pagine: 197
Uno dei punti topici, ancorché sottovalutato, del processo di federalizzazione in atto nel nostro Paese è rappresentato dalla necessità di ridefinire il rapporto tra Regioni ed Istituzioni locali. Lo conferma la vicenda, sviluppatasi in questi ultimi anni, dell'istituzione in quasi tutte le Regioni della Conferenza Regione-Autonomie locali che ha rappresentato il primo serio tentativo di svolta da un modello conflittuale ad un modello improntato al principio della "leale collaborazione". Il volume di Piraino e Teresi coglie pienamente questa prospettiva e la analizza nel suo divenire raccogliendo anche tutta la normativa regionale in materia di sedi di raccordo Regione-Autonomie locali.