Ovidio costituisce un caso emblematico della fecondità ermeneutica della storia letteraria intesa come storia della ricezione. Di tale assunto metodologico si può dire che una verifica è fornita dai saggi contenuti in questo volume. Essi individuano e sottopongono ad indagine, in un arco di tempo compreso tra l'età di Augusto e l'inizio del XVIII secolo, una serie di attestazioni esemplari del perpetuarsi, seppure in forme diverse col variare delle epoche e delle opzioni culturali, della vitalità di Ovidio, di un poeta che, forse come nessun altro nell'antichità classica, ha sperimentato il bisogno di mettere in comune con i suoi lettori i frutti della sua conoscenza dell'umano, come per un'esigenza di fraternità.
Aetates ovidianae. Lettori di Ovidio dall'antichità al Rinascimento
| Titolo | Aetates ovidianae. Lettori di Ovidio dall'antichità al Rinascimento |
| Curatori | I. Gallo, L. Nicastri |
| Collana | Univ. Salerno |
| Editore | Edizioni Scientifiche Italiane |
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| Pagine | 388 |
| Pubblicazione | 01/1995 |
| ISBN | 9788871049489 |

