Il lemma “arti marziali” può evocare luoghi esotici, tecniche di combattimento più o meno raffinate di provenienza cinese, coreana, thailandese o giapponese, insegnamenti elargiti da vecchi maestri che dispensano massime di saggezza. All'estremo opposto veicola immagini, talvolta brutali, di volti insanguinati e atleti muscolosi che si affrontano senza esclusione di colpi. In realtà parlare di arti marziali o di discipline di combattimento oggi coinvolge una pluralità di dimensioni e di ambiti, più numerosi e variegati rispetto alla visione oleografica di alcuni decenni fa. Una filosofia delle arti marziali andrà quindi intesa in un duplice senso: è una riflessione che pone come suo oggetto tali forme di pratica, cioè che viene condotta su di esse e le analizza; ed è al contempo una riflessione che lascia emergere il pensiero intrinseco veicolato dalle discipline stesse, come se fossero le arti marziali a essere dotate di una propria filosofia implicita.
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Filosofia delle arti marziali. Percorsi tra forme e discipline del combattimento
Titolo | Filosofia delle arti marziali. Percorsi tra forme e discipline del combattimento |
Curatore | Marcello Ghilardi |
Argomento | Scienze umane Filosofia |
Collana | Il caffè dei filosofi, 128 |
Editore | Mimesis |
Formato |
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Pagine | 216 |
Pubblicazione | 03/2020 |
ISBN | 9788857564289 |
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