Con il titolo di "Merveilles de Rigomer" (di cui si dà qui una scelta antologica) è conosciuto in epoca moderna un romanzo della seconda metà del XIII secolo, uno degli ultimi di materia arturiana. In esso si susseguono le aventures dei cavalieri Lancelot e Gauvain in cerca del castello irlandese di Rigomer, sottomesso a un malefico incantesimo. Tali avventure, e la composizione strutturale e stilistica del romanzo, sono esemplate nei romanzi arturiani precedenti e coevi, che si proiettano su "Merveilles" attraverso una fitta serie di corrispondenze intertestuali, ma che da "Merveilles" sono come annunciate e riflesse. Il romanzo può così essere considerato come un compendio della "Grande Tradizione" arturiana, che si sta avvicinando al proprio esaurimento con opere che, pur carenti per valenza socio-storica e per vigore letterario a fronte dei romanzi del XII-primo XIII secolo, non mancano di finezza né di fascino. In effetti, "Merveilles" aggiunge a un indubbio mestiere alcuni pregi molto personali, in specie una scrittura sottilmente ironica e divertita, innescata dal ripensamento delle convenzioni romanzesche fattesi più che stabili e segnate dall'uso."
Le meraviglie di Rigomer-Les merveilles de Rigomer. Tradizione manoscritta e tradizione narrativa
Titolo | Le meraviglie di Rigomer-Les merveilles de Rigomer. Tradizione manoscritta e tradizione narrativa |
Curatore | M. Lecco |
Collana | Studi e ricerche, 116 |
Editore | Edizioni dell'Orso |
Formato |
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Pagine | 208 |
Pubblicazione | 01/2013 |
ISBN | 9788862744676 |