Utenti, media, professionisti e studiosi della comunicazione parlano sempre più insistentemente di "viralità", con riferimento alle pratiche online e, in particolare, ai social network. Tale folk category è priva di valore euristico, poiché si limita a descrivere ciò che accade ai testi che le vengono ascritti, senza dirci nulla sulla loro natura e sul loro funzionamento: "infettano" i discorsi sociali, si diffondono rapidamente e trasversalmente, "a macchia d'olio", in maniera incontrollabile. Il volume, punto di arrivo di un percorso delineatosi a partire da svariati anni e si spera, punto di partenza per un avanzamento degli Internet studies in seno agli studi semiotici, e viceversa, si pone come obiettivo di dare risposta a queste e altre domande su quello che pare profilarsi come il principale meta-macroregime discorsivo della comunicazione contemporanea. La nozione di viralità viene messa a fuoco per poterla mettere in discussione e superarla, tratteggiando le linee guida di una "epidemiologia del senso": uno studio rigoroso dei sistemi di significazione che sovrintendono alla creazione, trasformazione e propagazione dei contenuti "di cui parliamo tutti" sulla Rete.
Lexia. Rivista di semiotica. Volume Vol. 25-26
| Titolo | Lexia. Rivista di semiotica. Volume Vol. 25-26 |
| Volume | Vol. 25-26 - Viralità-Virality |
| Curatori | Gabriele Marino, Mattia Thibault |
| Argomento | Opere di consultazione Studi interdisciplinari |
| Editore | Aracne |
| Formato |
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| Lingua | inglese |
| Pagine | 556 |
| Pubblicazione | 12/2016 |
| ISBN | 9788825503159 |

